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Dadda's pov

Oggi non so proprio cosa fare, mi sto annoiando come poche volte e non abbiamo nessun video da registrare

Riccardo è fuori tutti il giorno con Jasmine e sto prendendo in considerazione l'idea di andare a fare una camminata in montagna giusto per avere qualcosa da fare quando mi suona il telefono

-Oi?-
-Dadda mi annoio- ha la voce bassa come se fosse assonnato, e sono sicuro che se non fossi seduto le mie ginocchia avrebbero ceduto al suono della sua voce

-E cosa posso fare per aiutarti?- ridacchio gentilmente
-Non lo so, teletrasportati qua da me così ci annoiamo insieme- resto qualche istante in silenzio.

Che cosa faccio? Voglio stare con lui più di ogni altra cosa, ma se poi vado e faccio una figura di merda o lo guardo troppo?

Arrivo ad un compromesso, vado perché è il mio migliore amico e perché voglio vederlo, ma se mai dirò qualcosa di sconveniente o che mi possa tradire mi fingo morto.

-Va bene arrivo, tu non addormentarti però che poi rimango chiuso fuori- mi alzo sorridendo e vado velocemente a mettermi le scarpe

-Ci proverò- immagino che voglia riagganciare, ma il mio telefono resta connesso alla chiamata
-Oppure potresti non lo so, tenermi compagnia finché non sei qua?- farfuglia, facendomi bloccare mentre sto prendendo le chiavi della macchina e le mie guance iniziano a scaldarsi

Intende veramente ciò che ha detto?
-È più facile non addormentarsi con qualcuno che ti parla no?- lo sento aggiungere subito dopo, ma questo non aiuta a far diminuire il mio rossore

-Suppongo di sì- mormoro, collegando le cuffie al telefono mentre esco di casa
Per il tragitto gli dico tutte le cose strane che vedo per intrattenerlo e obbligandolo a rispondermi

Ad ogni domanda o affermazione la sua voce diventa sempre più flebile, finché non lo obbligo direttamente a rispondermi al citofono urlandogli nel telefono di alzarsi e venirmi ad aprire.

Salgo velocemente le scale e in un attimo sono alla sua porta, che è socchiusa
-Ben svegliato eh, meno male che volevi restare sveglio- dico entrando dalla porta e chiudendola dietro di me

È seduto sul divano con una mano sugli occhi mentre cerca di svegliarsi del tutto
Non appena mi vede inizia a sorridere, e non posso negare di aver sentito il cuore scaldarsi alla sua vista

Si alza e viene verso di me tendendo le braccia
-Ciao Dadda- ricambio l'abbraccio che mi dà, restando un po' stupito ma non troppo dai suoi movimenti spontanei

Sono io quella che ha una cotta e prende tutto troppo personalmente, lui è solo felice di vedere il suo migliore amico e si comporta normalmente.

Non voglio allontanarmi, ma sono costretto a farlo quando sento entrambi i nostri telefoni squillare
-Ma che.. tu ne sapevi qualcosa?- chiedo a Simone, mostrandogli l'invito per andare a vedere la partita degli europei all'evento della coca-cola

-Me ne avevano accennato qualche settimana fa ma non pensavo lo facessero veramente- guarda stranito il telefono prima di tornare a guardare me
-Vorra dire che anche domani staremo insieme, meglio così- mi sorride.

È strano. Di solito è così affettuoso quando è ubriaco, quando è sobrio è più riservato anche se comunque affettuoso
-Simo va tutto bene? Non è che- mi interrompo quando vedo un bicchiere con del liquido trasparente dentro vicino al lavandino

Mi ci avvicino e lo annuso: è decisamente vodka.
-Cosa?- mi chiede, avvicinandosi a me e mettendo il telefono sul tavolo

-Bevi questo- prendo un altro bicchiere e lo riempio d'acqua, mettendoglielo in mano
-Ma-
-Niente ma, bevi- mi guarda male ma fa come gli dico anche se un po' riluttante

Lo obbligo a mangiare qualcosa  prima di spedirlo a sedersi sul divano, dove mi aspetta con le braccia conserte guardandomi
Preparo un piccolo vassoio di snack da tenere accanto a noi così da assicurarmi che non resti a stomaco vuoto

Perché ha bevuto ora?
È ancora mattina, che cosa sta passando per bere così presto?
E soprattutto, perché non me l'ha detto?

-Quanto ci metti ad arrivare, guarda che il tuo scopo qua è non farmi annoiare- mi chiama dal divano ridendo

-Arrivo eccomi, guardiamo un film o vuoi parlare?- mi siedo accanto a lui e prendo il telecomando in mano, sapendo già la sua risposta

-Film, ma a basso volume così possiamo parlare- mi sorride genuinamente e mi sciolgo alla vista.
Quest'uomo sarebbe capace di farmi fare qualsiasi cosa con solo uno sguardo.

Mi rassegno al mio destino e metto un film dello studio Ghibli, e come avevo previsto passiamo più tempo a parlare che a seguire veramente il film

Quando arriviamo circa alla metà, Simone inizia ad essere sempre meno partecipe della conversazione, fino ad arrivare a rispondere solo a monosillabi

-Cretino che sei a bere di mattina, ma cosa ti passa per la testa- gli chiedo quando si addormenta tranquillo accanto a me; borbotta qualcosa ma non riesco a capirla.

Mi guardo il film da solo ma dopo qualche momento di tranquillità Simone inizia a rigirarsi nel sonno, finendo ad appoggiarsi alla mia spalla con la testa e a tenere una mano salda sul mio braccio

Non mi muovo neanche di un centimetro e cerco di restare concentrato sul film, ma dopo poco inizio a sentirmi assonnato anche io, probabilmente Simone mi ha contagiato.

Mi sforzo a restare sveglio, ma dopo un po' mi rassegno e appoggio delicatamente la testa sulla sua e chiudo gli occhi

So che non dovrei farlo, lui è mezzo ubriaco e farei meglio a rimanere sveglio, ma la sensazione della sua mano sul mio braccio è così confortante che non riesco a impedirmi di addormentarmi.

Non sogno niente di strano, ma Simone era sempre presente nei posti che ho sognato
Forse qualche volta ho sognato di tenerlo per mano, perché quando mi sveglio tenendo gli occhi chiusi la sensazione della sua mano nella mia è ancora lì

L'odore di Simone mi circonda, e mi accorgo di non essere più seduto come prima ma di essere semi sdraiato con la testa che appoggia su qualcosa di morbido.

Apro gli occhi di scatto e mi guardo meglio attorno: sono con la testa appoggiata al petto di Simone e la sua sopra la mia, e veramente ho la mano intrecciata con la sua

Mi faccio prendere dal panico e mi alzo a sedere di scatto mettendomi le mani dietro la schiena
Che cazzo ho fatto?

Lo guardo terrorizzato che possa svegliarsi, ma sistema la testa sullo schienale continuando a dormire tranquillo

-Porco Diaz che spavento- mi passo una mano tra i capelli chiudendo gli occhi e lasciando andare il respiro che avevo trattenuto

Torno a sedermi accanto a lui lentamente, e non appena lo faccio la sua testa ricade sulla mia spalla e la sua mano ritrova il mio braccio

'Non ti muovere. Non addormentarti. Rimani così finché non si sveglia' mi impartisco questi ordini, e riesco a sovrastare il battito incessante nelle mie orecchie

Si sveglia ore dopo, ore che ho passato con il sottofondo di alcuni film a guardarlo dormire sereno.

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora