26.

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Awed's pov

È Riccardo a tirarmi fuori dalla trance in cui sono caduto, battendo a entrambi le mani sulle spalle
-Abbiamo vinto eh, dai che ci sono le reazioni dei giocatori- giro la testa di scatto verso di lui non capendo a cosa si riferisca

Ci metto un attimo a ricordarmi che sta parlando della partita, stacco le mani dalla vita di Dadda e torniamo tutti e tre a sederci.

Non presto molta attenzione allo schermo, sto ancora registrando quello che è successo nell'ultima mezz'ora

Il coraggio che ho trovato per tenergli la mano non so ancora da dove sia uscito, ma ho paura che abbia notato che gli stavo guardando le labbra mentre ci abbracciavamo, e soprattutto di come mi stavo inconsciamente avvicinando per baciarlo

Quando la partita finisce non rimaniamo molto a casa di Riccardo, domani mattina dobbiamo svegliarci presto
-Ciao ragazzi ci vediamo domani- Dadda ci saluta ed esce

Io invece rimango ancora da Riccardo, ho veramente bisogno di parlargli della cazzata che ho fatto prima.

Richi's pov

Se non mi fossi messo in mezzo sarebbero rimasti fermi a guardarsi per ore, ed è scandaloso come nessuno dei due abbia ancora fatto qualcosa a riguardo

-Simone- lo chiamo, non appena Dadda chiude la porta
-Sì lo so, lo so, ma non l'ho fatto apposta a rimanere a guardarlo mi sono incantato- è una scusa veramente patetica

-Certo e io sono Goldrake- sbuffo
-Se foste rimasti così ancora un po' vi avrei fatti baciare io- incrocio le braccia e lo guardo male prima di scoppiare a ridere.

-Simone devi fare qualcosa a riguardo, se vuoi baciarlo hai due opzioni: o aspetti fino al prossimo tour, o gli chiedi di uscire-
-Ma sei fuori?- mi guarda con un'espressione esterrefatta e impaurita

-Non gli chiederò mai una cosa del genere ma sei pazzo?- si appoggia con la schiena contro il muro
-Se reagisci così per questo spero solo che non mi tirerai uno schiaffo dopo quello che sto per raccontarti- ha un'espressione colpevole.

-Sentiamo- non potrà aver fatto peggio di così no?
-Beh può essere successo che lui abbia appoggiato la mano sulla mia per sbaglio e io ecco- non finisce la frase

-Tu? Cos'hai fatto?- spero con tutto me stesso che non abbia fatto una cavolata come toglierla o spostarla da un'altra parte

-L'ho intrecciata con la mia- ha come uno sguardo terrorizzato, ma dovrebbe esserne solo felice
-Me ne sono pentito immediatamente e ho cercato di farlo passare per un gesto scaramantico per la partita, ma è finito che ci siamo tenuti per mano fino al goal-

-E non è una cosa buona? Visto che lui non l'ha tolta per tutto quel tempo vuol dire che ci sta e che puoi chiedergli un appuntamento- cerco di spingerlo a capire da solo i sentimenti di Dadda, non voglio dire nulla a nessuno dei due o avrò tradito la loro amicizia

-No perché lui l'ha sicuramente fatto per gentilezza, e se poi io gli chiedessi di uscire e cenassimo a casa mia basta che vada in camera da letto e troverebbe la ma- si interrompe -In ogni caso, no.- finisce di gesticolare e si mette le mani in tasca.

-Ma perché ti metti in testa certe idee che cosa.. Aspetta, cosa troverebbe in camera tua?- può essere che.. no non lo farebbe mai
-Niente di niente, solo scatoloni e il letto- sia affretta a rispondere ma credo di aver collegato i punti

-Simone, a Dadda è sparita una maglia il giorno in cui siete andati in spiaggia, non è che tu sai qualcosa?- il mio sguardo inquisitorio vaga sulla sua faccia per capire se ci ho visto giusto

-Noooo macché cosa vai a pensare- sì, ci ho decisamente visto giusto
-Simo non sai mentire, gli hai preso tu la maglia vero?- mi avvicino a lui

-Beh ecco vedi- si guarda in giro cercando una via di fuga ma è spacciato
-Sì l'ho presa io- sospira dopo qualche secondo di silenzio.

-Sei un caso disperato- sogghigno, avvicinandomi e mettendomi accanto a lui
-Ma tu hai idea di quanto sia bello e rassicurante dormire con il suo profumo attorno? È come essere sempre protetti- guarda il vuoto con espressione sognante

-Tieniti i tuoi deliri sul mio migliore amico per te cretino- gli dò una leggera spinta
-Ma è vero, un po' ti invidio che dormi spesso nel letto insieme a lui per i video- sorride e prende il telefono in mano che sta squillando

-Guarda non è una bellissima esperienza, russa ogni volta e-
-AAAAA È LUI- urla tenendo il telefono con mani tremanti e braccia tese

-E allora?- lo guardo stranito, ma lui mi rivolge uno sguardo impanicato
-COSA DEVO FARE? Ha chiamato perché ha sentito che parlavo di lui?- ma che diavolo ha in testa?
-Rispondi cretino, guarda che non ha il super udito-

-Giusto, vero-
Sì schiarisce la voce e risponde portandosi il telefono all'orecchio
-Ciao Dadda va tutto bene?- lo vedo annuire un attimo prima di dire un orario

-Bene ci vediamo domani, ciao- non appena chiude la chiamata lascia un sospiro
-Beh, che voleva?-

-Sapere l'orario in cui essere in stazione domani mattina- si passa una mano sulla faccia
-Ti sei preoccupato per nulla- scuoto la testa ridendo

Dopo poco se ne va anche lui, dicendomi lo stesso orario che ha detto a Dadda per domani mattina
-Mi raccomando una valigia piccola tanto stiamo una notte- mi saluta scendendo le scale.

Dadda's pov

-E meno male che doveva essere piccola- È Riccardo il primo a notarmi, e in confronto a me hanno tutti delle valigie veramente piccole

-Lo stile ha un prezzo- mi stringo nelle spalle fermandomi accanto a loro
Ci mettiamo un po' a trovare il nostro binario e la carrozza, ma quando finalmente lo facciamo siamo ripagati dall'aria condizionata.

Io e Riccardo sistemiamo le valigie e finisco a sedermi accanto a Simone
È presto, ma dato che non ho sonno prendo in considerazione l'idea di leggere la storia

Da quando hanno detto di volere dei figli non ho continuato, ma il ginocchio di Simone che sfrega inavvertitamente con il mio mi riporta alla realtà: sono seduto accanto a lui non posso leggere

Così mi metto le cuffie e, messi anche gli occhiali da sole, ascolto un po' di musica
Non passa molto da quando il treno è partito che sento qualcosa appoggiarmisi sulla spalla

Giro la testa quasi di scatto, e vedo che Simone si è addormentato su di me.
Distolgo lo sguardo imbarazzato, ma non prima di averlo guardato per qualche istante

La luce del mattino gli illumina il viso in una maniera spettacolare
Non appena riporto la mia concentrazione sul telefono con la sensazione di lui sulla mia spalla in sottofondo, vedo un messaggio arrivarmi da Riccardo

'Sei proprio poco sgamabile eh' è una foto di qualche istante fa quando mi sono perso nella sua bellezza
Gli faccio il dito medio e me ne torno a scegliere le canzoni, ma non prima di aver messo la foto nei preferiti.

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora