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Dadda's pov

Mi accorgo che Simone è venuto a guardare gli allenamenti verso la fine, è messo in disparte seduto per terra a gambe incrociate e il suo sguardo segue costantemente me

Cerco di non farmi influenzare troppo, ma anzi la mia prestazione aumenta volendo fare colpo su di lui
Finiamo gli allenamenti che sono sudato marcio, quindi evito di andare a salutarlo in queste condizioni.

Mi fiondo subito sotto la doccia e ci sto relativamente poco ma riempiendomi di shampoo, e resto molto davanti allo specchio a sistemarmi i capelli una volta che mi sono vestito e messo il profumo

-Cos'hai che sei lì davanti da un'ora- mi prendono in giro mentre mi metto la lacca sui capelli
-Hai un appuntamento per caso?- ridono
-Sì, e devo essere perfetto almeno quanto lui- rispondo senza pensarci, e mi accorgo troppo tardi di quello che ho detto.

Mi fermo un attimo, sperando che nessuno abbia sentito quello che ho detto, ma mentre ricomincio a sistemare un ciuffo di ricci ribelli formano un cerchio attorno a me dopo un momento di silenzio

-Uuuuuh e chi è questo macho?-
-Dai Dadda lo sai che puoi dircelo-
-Chi è il fortunato che ha conquistato il cuore del braccio più tamarro della Goat League?- è un coro continuo fino a quando non usciamo, rido per evitare di rispondere ma quando metto piede fuori dallo spogliatoio mi fermo subito.

Tengo entrambe le mani sulla cinghia del borsone, e riesco a sentire il cuore nel mio petto che cerca di uscire dalla gabbia toracica non appena lo vedo aspettarci, poco fuori dal cancello

Sta facendo dei palleggi con un pallone trovato lì, e non posso fare altro che rimanere a bocca aperta.
Gli altri non ci mettono molto a fare due più due guardando dov'è diretto il mio sguardo innamorato.

-Vara Daniel e il presidente!- iniziano tutti a ridere e a darmi pacche sulle spalle
-Ecco cos'era quella tensione tra voi due nella villa-
-Vai tigre conquistalo è tuo- mi spingono avanti mentre gli faccio il dito medio

Cammino veloce per arrivare da lui
-Ciao- mi saluta con una mano
-Ciao- mi fermo a guardarlo un attimo e lui fa lo stesso

-Se mi dici dove siamo diretti possiamo andare direttamente ora, non so se vuoi passare prima da casa o altro- si passa una mano dietro al collo, come in imbarazzo.

-Andiamo al ristorante e poi al cinema se per te va bene- sorrido
-E poi sì devo decisamente andare a cambiarmi, non posso venire vestito così- ridacchio prendendo le chiavi della mia macchina

-Ma se sei perf- non importa, passami a prendere quando sei pronto io ci sono- mi sorride, e sento le guance scaldarsi al complimento

-Ok quindi a dopo- lo saluto mentre entra nella sua macchina.
Sento dei fischi di approvazione e senza neanche guardare gli mostro il medio.

-Come neanche un bacio d'addio?-
-Forza Dadda facci sognare sei nato per questo- questo è Riccardo, e giuro che alla prossima esplorazione lo faccio andare per primo in ogni singola stanza

-Andate tutti quanti a cagare- gli dico, ma nel cuore li ringrazio, non è da tutti essere così supportivi.
Torno a casa, mi rimetto il profumo e mi risistemo i capelli dopo aver fatto la skincare

Mi vesto e controvoglia chiamo Riccardo per farmi spiegare come si faccia il nodo alla cravatta, ma dopo alcuni tentativi ci rinuncio e cambio camicia, se ci provo ancora arriverò in ritardo

Prendo il portafoglio e in un attimo sono di nuovo in macchina
Prima di andare a casa sua mi fermo a comprare un mazzo di fiori, composto da cinque rose rosse e una bianca in mezzo, come il cuore che abbiamo usato sui contatti di whatsapp

Suono al suo campanello col cuore in gola, sono euforico ma anche un po' impaurito, ho paura che qualcosa possa andare storto.

Awed's pov

Devo decisamente cambiarmi, così come sono non è abbastanza elegante soprattutto se dobbiamo andare al ristorante

Mi tolgo tutto rimanendo in mutande, apro l'armadio e prendo dei jeans neri.
Riesco a trovare una camicia bianca non troppo pesante, e ripesco fuori la cravatta blu che non metto dalla prima di "Un natale al Sud"

Ci litigo per ben dieci minuti prima di buttarla sul letto
-Chitemmuort cravatta di merda- la guardo male seppellendola sotto una pila di vestiti per non doverla neanche più vedere.

Vado in bagno, mi sistemo i capelli e dopo aver messo il profumo per la seconda volta mi arrotolo le maniche fino al gomito
Mi guardo ancora un po' allo specchio e quando suona il campanello della porta mi precipito ad aprire

-Deve smetterla di salire direttamente qua, un po' di preavviso non sarebbe male- borbotto andando verso la porta
Metto la mano sulla maniglia e mi passo un'ultima volta la mano tra i capelli

'Andrà bene, è solo una cena con quello che è prima di tutto il tuo migliore amico'
Faccio un profondo respiro prima di aprire.

-Ciao hai fatto in fretta- dico, guardandolo negli occhi
-Sì beh.. sì- sorride, e mi porge quello che ha in mano
Sposto lo sguardo sul mazzo di rose che mi sta offrendo

Sono così belle, ma non ho mai ricevuto un mazzo di fiori in vita mia e non so che cosa devo fare
Ritorno a guardarlo, è completamente rosso in viso e un sorriso incerto si fa strada sulle sue labbra.

Con mano esitante prendo i fiori, ora prestando attenzione a come si è vestito
Ha una semplice camicia nera abbottonata a maniche corte, è un po' trasparente e riesco a vedere la maglia bianca che ha messo sotto

-Sei bellissimo- dico, senza fiato e senza pensarci due volte
-Grazie ma tu lo sei di più- arrossisco violentemente alle sue parole.
Ci soppesiamo un po' non sapendo bene cosa dire o fare.

-Bene ehm.. andiamo?- dice, rompendo il silenzio che si è formato
Annuisco, tornando in casa giusto il tempo di appoggiare i fiori sul bancone della cucina

Saliti nella sua macchina e superato il lieve imbarazzo iniziale cominciamo a parlare degli allenamenti che ha fatto oggi, e dei pronostici per la fine del campionato
Non molto romantico, ma sappiamo già tutto l'uno dell'altro.

Quando parcheggia l'auto ci metto un attimo a sganciarmi la cintura, e non appena mi giro trovo la portiera già aperta da Dadda
-Prego- tiene una mano in tasca mentre mi tiene la portiera aperta
-Grazie- mormoro, ricambiando il sorriso

Arrivati davanti al ristorante colgo il momento per fargli una gentilezza, così gli tengo la porta aperta
-Dopo di te- lo guardo entrare sorridente, e lo seguo subito

-Buongiorno, ho prenotato a nome D'addetta- dice, non appena arriva una cameriera al bancone
-Certo, prego seguitemi-
Ci fa strada nel locale, un posto abbastanza piccolo ma molto carino, fino ad arrivare in un tavolo per due messo un po' in disparte.

-Domanda di fondamentale importanza- ci hanno portato i piatti da un po' e siamo vicini alla fine della cena
-Vai-
-Lo guardi Temptation Island tu vero?- mi guarda, serissimo in viso

-Certo, e poi dopo quello che ci hai raccontato l'anno scorso volevo sapere di cosa stessi parlando- dico, sapendo perfettamente che lo guardo solo perché piace a lui

Mi sorride e iniziamo a parlare delle coppie di quest'anno e cose simili, e quando finiamo di mangiare Dadda mi precede a pagare il conto.
Lo lascio fare, ma solo perché pagherò io al cinema

-Andiamo? Che film vuoi vedere?- Dadda mi raggiunge una volta fuori dal ristorante
-Non lo so, quali opzioni ci sono?- mentre scegliamo quale film guardare incamminandoci nella direzione del cinema.

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crudele lo so, ma il bacio deve essere il prossimo capitolo perché "la risposta a tutto è 42"
(deliri da nerd non fateci caso hahahaha)

e poi sarebbe finito per essere un capitolo intero da più di 2000 parole quindi meglio di no lol

vi voglio bene, mangiate e bevete tanto mi raccomando <3

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora