57.

1K 64 53
                                    

Awed's pov

Lo lascio dormire finché la cena che ho ordinato non sta per arrivare, e mentre ha la testa appoggiata sul mio petto gli metto una mano tra i capelli, accarezzandoli.
Avrei dovuto accorgermi ieri sera che c'era qualcosa di strano

Di solito quelle rare volte in cui perdono è sempre il primo a tentare di non lasciare che tutti si scoraggino
Avrei dovuto capirlo dal silenzi, o dal fatto che non ha pianto neanche a letto per la tristezza.

Sospiro lasciandogli un bacio tra i capelli.
Almeno ci sono ora, e sono felice che si sia sentito al sicuro per poter piangere tra le mie braccia

-Amore sveglia che tra poco arriva la cena- gli passo una mano sulla guancia, ormai asciutta da ore
-Eh?- resta fermo, ma si stringe di più a me
-Sono le nove passate, e ho ordinato il poke-
-Poke?- alza la testa di scatto, guardandomi negli occhi

-Sì, ora vai a sciacquarti la faccia che dovrebbe arrivare tra poco- gli dò un bacio, ma anche dopo il secondo non si alza
-Dai che è in arrivo- cerco di spostarlo ma rimane fermo, con un'espressione seria.

-Beh? Tutto ok?- gli chiedo, mi sta spaventando rimanendo fermo così a guardarmi
-Volevo chiederti scusa, per prima- oh no, non deve neanche provarci
-Non pensarlo neanche. Ti amo e puoi piangere ogni volta che ti serve, io non mi sposterò mai. Sarò sempre qua quando ti serve conforto o silenzio-

-Non avevo il diritto di rovinare la tua sorpresa, sei così dolce e non dovevo avere quella reazione-
-Dadda- non ha sentito nulla di quello che ho detto
-E mi dispiace di essermi comportato come un bambino piangendo per una sconfitta-

-Daniel- lo prendo per le guance, e finalmente si zittisce
-Hai avuto una reazione normalissima, la tua squadra ha perso la finale e sei triste. Piangere non è infantile, e non è qualcosa per cui ti amerei di meno. Puoi piangere quanto vuoi, mi troverai sempre a braccia aperte; il regalo era solo una scusa per vederti sorridere e ringraziarti per essere così premuroso nei miei confronti- lo bacio -Ti amo, e niente può cambiare questo-

-Ok ora basta che ricomincio a piangere- finalmente vedo un sorriso sulle sue labbra, e torna a baciarmi.
Sposta le mani sul mio petto mentre approfondiamo il bacio, ma quando mette una mano sotto la mia maglietta suonano al citofono

-Vado io, tu vai a lavarti la faccia- gli dico mentre si alza sbuffando.
Torna di qua quando la cena è già messa in tavola e ho apparecchiato con una tovaglia di fortuna, e andiamo a letto dopo aver guardato un film.

La mattina mi sveglia, e mi ricorda un bambino la mattina di natale dal sorriso che ha
-Buongiorno?-
-Ciao, vieni andiamo a provare quello che mi hai preso ieri- mi prende per mano e senza aspettare la mia risposta mi trascina letteralmente giù dal letto fiondandosi in bagno

Mi presta una sua fascetta visto che la mia è a casa, e anche se vorrei che queste creme le usasse solo per sé gli lascio fare quello che vuole, il suo sorriso è più importante di ogni altra cosa al mondo.

Finiamo di fare colazione e andiamo nei negozi per la casa, oggi devo vedere delle librerie e i lampadari ma alla fine usciamo solo con un due pupazzi: uno squalo per Dadda e un panda per me

-Erano assolutamente necessari- dico in macchina, non ci ho messo molto a convincerlo a prenderli ma è stato difficile decidere chi dovesse prendere cosa
-Sì, e ora andiamo a casa va'- mi dà un colpo alla spalla ridendo, e metto in moto la macchina dirigendomi verso casa mia.

Dadda's pov

Pensavo che dopo la reazione di ieri sera se ne andasse sdegnato, ma invece mi ha solo stretto di più a sé lasciandomi sfogare.
Sono sempre più innamorato di lui, e starei a fissarlo per tutta la sera se non fosse che siamo in pubblico in un fast food pieno di ragazzini che potrebbero riconoscerci

Vorrei veramente tenergli la mano o baciarlo sulla guancia mentre siamo in coda, ma so che non posso ancora farlo. In realtà non so se potrò mai farlo, ma alla fine l'importante per me è stare con lui non importa come e dove.

Al cinema però è tutt'altra storia, la sala è buia e anche se ci sono persone attorno a noi possiamo tenerci per mano e abbracciarci quanto vogliamo
Dovrei prestare attenzione al film, ma mi è impossibile distogliere lo sguardo da Simone ogni volta che ridacchia mentre le luci colorate dello schermo gli illuminano la faccia

Durante la pausa di metà film ho così tanta voglia di baciarlo che è diventato un bisogno fisico, e non appena le luci si spengono di nuovo gli prendo il mento con una mano e lo rivolgo verso di me, unendo le nostre labbra

-Ti sono mancato così tanto?- sussurra, e diavolo sì se mi è mancato
-Non hai idea quanto- riunisco le nostre labbra, e non so per quanto le lasciamo unite ma non appena riportiamo lo sguardo sul film non capiamo da dove siano spuntate molte delle cose di cui parlano.

È lui a guidare nel viaggio di ritorno, e sfrutto questa occasione per mettergli la mano sulla coscia
Vedo che si agita un po' sotto il mio tocco, ma questa cosa mi fa solo sorridere

Mentre siamo fermi ad un semaforo e sprofondati in un silenzio morbido e confortevole, penso che sarebbe giusto presentare Simone a mia madre.
Voglio dire, io ho già conosciuto i suoi e sarebbe un bel passo da fare per entrambi anche questo se lui se la sente.

Non mi sento ansioso all'idea di dire di me e Simo, voglio dire una minima preoccupazione c'è però so che reagirà bene. E poi mia madre mi ha fatto più volte il "discorso", dicendo che per lei va benissimo sia se le porto una ragazza che un ragazzo; deve averci visto meglio di me visto che ci ha messo meno tempo per capirlo

-Dadda? Ci sei?- Simone mi sventola una mano davanti agli occhi
-Eh? Oh sì scusa stavo pensando- mi slaccio la cintura ed esco dalla macchina, siamo arrivati sotto casa sua
Prendo lo zaino dal bagagliaio e saliamo, ho portato qualche cambio e le creme che mi ha regalato, e anche se vorrei tenerle in una teca sono troppo belle per essere sprecate.

Sono io il primo ad andare in bagno, mi metto il pigiama e mi lavo i denti e quando tocca a Simone vado ad aspettarlo sul letto
Rimango a pancia in sù a guardare il soffitto, sto passando più tempo qua che a casa mia.
Ridacchio a questo pensiero, so che proporgli di trasferirmi qua è una cosa decisamente affrettata e infatti non la farò, ma sarebbe bello se un giorno potremmo vivere insieme

Sento la porta del bagno aprirsi e mi alzo sui gomiti; Simone esce con solo i pantaloncini addosso tirati un po' giù.
Più che guardarlo in faccia mentre viene qua gli guardo il fisico, e potrei sbavare da quanto è bello. I pantaloni lasciano intravedere una leggera linea a V, e quando sale sul letto ho ancora la bocca aperta.

-Sei stupendo- sospiro, come se non lo avessi mai visto così
Mi riscuoto un attimo, voglio proporgli di andare da mia madre dopodomani ma prima che possa farlo ha già unito le nostre labbra

Mi consente subito l'accesso con la lingua, e in un attimo mi ritrovo Simone sopra di me e con le mani intente a togliermi la maglia. Mi bacia il collo mentre gli prendo i capelli con le mani e lo sposto nei punti in cui so di essere più sensibile

Glielo chiederò un'altra volta, ora preferisco stare con il mio ragazzo.

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora