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Awed's pov

Li guardo registrare praticamente tutto il giorno, mi chiedono di fare qualche video con loro ma rifiuto, preferisco ammirare Dadda da qua

-Simone contieniti un minimo- mi richiama Riccardo, risvegliandomi e facendomi spostare lo sguardo da Dadda, che sta svapando con la sigaretta elettronica

-Eh?- faccio, ma torno subito a guardare il mio ragazzo con aria sognante, che mi sta sorridendo
-Pure mentre registriamo dovete fare i piccioncini?-

-Che c'entro io? Mica sono nel video posso guardare quanto voglio- ribatto tornando a guardare Dadda, e spero con tutto me stesso che questa cosa non sia stata ripresa dalla videocamera

-Gabri taglia tutta questa parte- dice Riccardo serio rivolto alla videocamera, prima di tornare da noi
-C'entri perché se tu guardi lui, lui guarda te e vi perdete con quelle facce da innamorati persi. Ti ridò il tuo Dadda non appena finiamo i video programmati per oggi- Riccardo mi lancia una bottiglia semivuota prima di dare un colpo a Dadda, e ricominciano a registrare.

È pomeriggio inoltrato quando li saluto, devo andare a comprare la vernice per iniziare ad imbiancare casa mia e tanto li rivedrò domani per aiutarmi con la pittura
-Ci vediamo domani eh, mi raccomando portatevi dei vestiti da poter macchiare che so che finirete tutti sporchi di vernice- abbraccio Riccardo prima di baciare Dadda, lasciandoli a registrare l'ultimo video della giornata

Comprata la vernice e dei teli di plastica per coprire il pavimento lascio tutto in macchina, perché da solo non riuscirei mai a portare tutto in un giro e non ho voglia di dover scendere di nuovo.

Ceno, e dopo mi stendo sul divano a guardare un film sul computer mentre mi lancio dei popcorn in bocca
Quanto mi manca Dadda, magari domani riesco a convincerlo a fermarsi qua per le notte

Mi metto a letto cambiandomi la maglia e ripondendo questa in un cassetto, tenendola da conto
Mi addormento in fretta, ma nel sonno sono perseguitato da scenari tragici in cui domani Dario, un nostro amico che viene per aiutare anche lui, mi urla in faccia perché ho baciato Dadda davanti a lui.
So che non lo farebbe mai, ma mi sveglio lo stesso madido di sudore.

Mi sveglio altre due volte nella notte, e quando mi guardo allo specchio quando vado in bagno a cambiarmi vedo le occhiaie marcate sotto i miei occhi
-Chiav’t a lengua ‘ncul ansia del cazzo- borbotto sciacquandomi la faccia

Mentre faccio colazione suona al citofono Dadda, e dopo poco anche Riccardo
-Dadda- sono seduto sul bancone della cucina a mangiare la mia ciotola di latte, Nesquik e cereali -E Riccardo, potremmo non accennare a noi due davanti a Dario?- indico me e Dadda col cucchiaio, implorandolo con lo sguardo

-Certo, glielo diremo quando ti sentirai a tuo agio tranquillo- mi sorride e mi dà un bacio sulla guancia.
Ho già finito da un pezzo la mia colazione quando arriva Dario, e Riccardo e Dadda si sono già occupati di portare su la vernice mentre io portavo i teli.

Passiamo una giornata molto stancante e impegnativa ma anche molto divertente, e quando è ora di cena ordiniamo una pizza da mangiare qua tutti insieme
-Ti dona proprio il grigio sai?- dico a Dadda, tracciandogli una riga storta con il pennello sul braccio

-Ma- mi guarda male e prende un pennello a sua volta, puntandolo contro di me come un'arma
-Prova a fare una cosa del genere un'altra volta e- si interrompe quando disegno un piccolo cuore poco sopra la manica della maglietta

-Ok di questo non mi lamento- esclama -Però questo te lo meriti- mi passa le setole impregnate di vernice sul braccio ma mi scanso in fretta, dando vita ad una battaglia a colpi di pennello tra me e il mio ragazzo.

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora