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Awed's pov

Ho passato tutto oggi nei negozi, mentre la sera mi vesto bene per andare ad una specie di evento con dei grandi comici

Sono veramente felice, prendo anche un mazzo di fiori per Gabriele, glielo avevo promesso mesi fa per scherzo ma lo farò veramente.

La serata passa troppo in fretta, vorrei restare di più ma purtroppo è arrivato il momento di tornare a casa
Ho fatto un sacco di foto, che ho mandato quasi tutte a Dadda per fargli sapere cosa stessi facendo, e ad ognuna mi ha risposto con un messaggio dolce come "Sei bellissimo" o "Ti meriti di stare lì fagli vedere chi sei"

Guardo sorridendo il telefono per i suoi messaggi, tanto che Gabriele mi chiede se avessi una ragazza
-Ma che ragazza e ragazza, è il mio- sto per dire ragazzo ma mi blocco, vorrei dirgli di me e Dadda, è mio amico ed è inevitabile che lo scopra prima o poi, ma è come se il mio corpo non collaborasse
-Migliore amico, Dadda- dico invece, volendomi tirare uno schiaffo da solo perché non riesco a dire la verità.

Appena torno a casa mi metto praticamente subito la sua maglia di Michael Jackson, e mi faccio una foto allo specchio
"Buonanotte" e la mando a Dadda, sapendo che la vedrà domani mattina.
Niente riuscirà a smorzare il mio ottimo umore, neanche la sveglia che suona troppo presto.

Controvoglia mi tolgo la maglia e vado a farmi una doccia, e in men che non si dica sono vestito a fare colazione in cucina
Forse mi sono svegliato troppo presto, ma sono entusiasta di poter passare tutto il giorno con il mio ragazzo tra i noiosi scaffali dei negozi, almeno con lui sono sicuro di non annoiarmi

Finito di fare colazione mi lavo frettolosamente i denti e sono subito in macchina, pronto per andarlo a prendere
-Dadda scendi che c'è il tuo fidanzato che ti aspetta in macchina- gli mando un vocale come faceva Riccardo nei loro primi video esplorazione, e in tempo due minuti è già da me

-Buongiorno- chiude la portiera e mi bacia subito, senza aspettare neanche una risposta
-Ciao- sorrido nel bacio prima di staccarmi, e faccio partire la macchina.

Quando arriviamo nel parcheggio dell'ikea gli lascio giusto il tempo di chiudere la portiera prima di abbracciarlo
-Mi sei mancato- borbotto, appoggiando la guancia sulla sua spalla

-Anche tu Simo- ci baciamo prima di andare, mano nella mano, verso gli ascensori.
Appena si aprono però rivelano una grande folla di persone, e non so perché ma preso dal panico gli lascio andare la mano, puntando con il dito un arredo qualsiasi e avvicinandomi.

Per tutta la mattina e il primo pomeriggio, dopo un pranzo veloce all'interno del negozio, mi aiuta a scegliere l'arredo per casa mia, non sarà quello definitivo perché voglio che sia tutto perfetto, ma più che altro ridiamo delle cose assurde che sono esposte

-Guarda, ti immagini avere una pianta finta così grande accanto mentre mangi?- indica una specie di albero di limoni di plastica posizionato sopra un tavolo
-Perchè non è la normalità per te e il tuo bonsai?- mi avvicino all'alberello, prendendo una foglia finta tra le dita

-Cosa dici il mio bonsai è vero e sano, sei solo invidioso perché non puoi averlo- mi viene vicino, ma resta un po' distante anche se vedo che vorrebbe abbracciarmi.

E lo voglio anche io, voglio tenergli la mano e camminare come una vecchia coppia sposata tra le librerie Billy, ma non ci riesco, ho paura e non so perché.

-Ehi Simo cosa c'è? Tutto bene?- mi chiede Dadda, riscuotendomi dai miei pensieri
-Cosa? Oh sì certo stavo pensando che queste sedie non sono male, faccio una foto al cartellino e possiamo continuare il giro- gli sorrido, e lui ricambia all'istante

Usciamo dal negozio che è pomeriggio inoltrato e lo riaccompagno a casa sua, visto che Riccardo deve andare da lui per registrare.

Dadda's pov

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora