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Awed's pov

Mi sveglio per dei rumori in cucina, e ci metto un attimo a ricordarmi che sono a Napoli e che nessuno mi è entrato in casa
Fa un caldo assurdo, probabilmente è colpa della coperta che Dadda ha insistito per mettere ieri sera, però me la ricordavo più leggera

Apro gli occhi e vedo che la mia coperta è Dadda, sdraiato sopra di me con la testa appoggiata dolcemente sul mio petto
Vorrei restare così per ore, guardarlo dormire è così rilassante; gli passo una mano tra i ricci, e mentre cerco di trovare la forza per togliermelo di dosso sento la porta aprirsi piano.

-Arriviamo subito- dico piano, guardando nella direzione della porta e vedendo mia sorella che guarda me e Dadda
-Sì fate pure con calma- esce in tutta fretta chiudendo la porta, e solo ora realizzo che ho dato per scontato che volesse chiamare entrambi
È strano vedere due migliori amici dormire abbracciati nello stesso letto, senza contare la mia mano tra i suoi ricci e le nostre gambe intrecciate

Ma non ci dò molto peso, ora sono felice così ed è una preoccupazione che lascerò al Simone del futuro.

-Daddetton sveglia- lo scuoto per la spalla
-Ancora dieci minuti per favore- mormora, portando la mano sul mio petto
-No dai ho caldo- riesco a spostarlo giù da me, ma ho fatto male i calcoli e finisce per terra

-Simo!- mi urla, mettendosi subito a sedere
-Scusa- cerco di rimanere serio ma scoppio a ridere quando si gira affacciandosi sul letto, con i capelli scompigliati e un'espressione truce
-Bel risveglio del cazzo, da domani uso lo stesso trattamento con te vediamo se ridi ancora- si alza e prende un peluche dal mio letto, lanciandomelo contro ridendo.

-Dai ci stanno aspettando di là- continuo a ridere mentre si passa le mani in faccia per svegliarsi meglio
-Vado in bagno a lavarmi, e niente ma vado prima io- mi punta il dito contro, ma quando va in bagno lo seguo
-Beh? Cosa c'è?- mi chiede

-Guarda che mi devo solo lavare i denti, e poi ti ho già visto nudo e non sei niente male- gli faccio l'occhiolino mentre prendiamo entrambi lo spazzolino, e ci laviamo i denti insieme.

È una cosa così semplice da fare, ma farla dopo una notte passata abbracciati è un gesto domestico che mi scalda il cuore
Mentre lui finisce di prepararsi in bagno io vado a vestirmi in camera, e quando siamo entrambi pronti andiamo in cucina dove sono tutti indaffarati ad apparecchiare la tavola

-Ehm che.. che ore sono?- chiedo, non avendo ancora guardato il telefono da quando mi sono svegliato
-L'una emmezza, vi abbiamo lasciato dormire- mi risponde Nunzia, lanciandomi delle occhiate a cui rifiuto di rispondere.
Ci scusiamo e aiutiamo subito ad apparecchiare, portando sul tavolo una quantità di cibo che non vedo da mesi.

Non appena ci sediamo mangio voracemente, non mi sono accorto della fame che avevo finché non ho messo le cose nel piatto, e Dadda mi deve dare un calcio da sotto al tavolo per farmi almeno masticare le cose che ingoio

-Daniel, come ti trovi a Napoli? Ti piace?- chiede mia madre, mentre mi metto in bocca una forchettata di pasta
-Benissimo, è una città magnifica- risponde il mio ragazzo, sempre sorridente

-E com'è andato il video che avete girato? Siete riusciti a finirlo?- è sempre mia madre a parlarci, e sento che è questo il momento giusto.
Ingoio il boccone e prendo un sorso d'acqua, e mentre Dadda sta per iniziare a risponderle gli prendo la mano sotto al tavolo.

Si ferma a guardarmi, e gli faccio un breve cenno con la testa
-In verità ieri non abbiamo fatto nessun video- mi sento come quando stavo per buttarmi dal ponte per il bungee jumping tanti anni fa, sono lì sul bordo con la punta dei piedi nel vuoto

-Ah no? E perché?- mi incita mia madre, le rughe sulla fronte le si increspano per la confusione
-Perchè non siamo venuti qua per registrare. Sono venuto qua per dirvi che- prendo un breve respiro, e stringo la mano di Dadda mentre mi butto nel vuoto -Io e Daniel stiamo insieme. È il mio ragazzo-

Come l'attimo in cui mi sono lanciato giù dal ponte, il sollievo che provo dopo aver detto questa frase è immenso e ho il cuore più leggero anche se batte all'impazzata

-Già lo sapevo, non sei molto bravo a mantenere i segreti- è mia sorella la prima a parlare, e Daniele concorda subito con lei
-Sono felice per voi ragazzi- dice mia madre, dopo aver lanciato un'occhiataccia ai miei fratelli
-Già anche io, però rispondi a questo: di che squadra sei?-

-Papà non c'è bisogno-
-Sì invece- mi interrompe mio padre
-Allora?- mio padre guarda Dadda, che mi stringe la mano per chiedermi aiuto
-Ehm.. io sono del Milan- mio padre lo guarda un attimo prima di tendergli la mano, che Dadda accetta un po' intimorito
-Benvenuto in famiglia uaglione- e dopo una pacca poderosa sulla spalla mio padre torna a mangiare

Iniziano a parlare di altro, e colgo l'occasione per girarmi a guardare Dadda
Mi sta già guardando e ha un sorriso tenero che raggiunge gli occhi; mi stringe la mano, e anche dopo che distolgo lo sguardo da lui per rivolgermi ai miei genitori continuo a sorridere.

Dadda's pov

-Sono così orgoglioso di te- abbraccio il mio ragazzo una volta che siamo andati in camera sua per fare le valigie, è da tutto il pranzo che voglio dirglielo ma davanti ai suoi non mi osavo

-Sei stato coraggiosissimo- lo prendo per le guance e lo bacio, e riesco a sentire che sta sorridendo
-È stato così- si allontana appoggiando la fronte alla mia -Liberatorio- sospira, prima di tornare a baciarmi

-Sono felice, sei stato bravissimo amore- gli dò un'ultimo bacio e un abbraccio prima di prendere la mia valigia e mettere tutto a posto.
Abbiamo il treno dopo cena, quindi cogliamo l'occasione per andare a magiare in una pizzeria.

Salutiamo i genitori di Simone quando torniamo per riprendere le valigie, che mi salutano con baci e abbracci come se fossi uno di famiglia
-Ti vogliamo bene Simo', e grazie per esseri aperto con noi- lo salutano sulla porta, e noi saliamo sul taxi

Sul treno questa volta sono io a dormire sulla sua spalla, domani ho la prima finale dei Blancos da giocare e devo essere riposato
-Notte amore- gli dico, dandogli un bacio sulla guancia visto che il vagone su cui siamo è vuoto
-Dormi bene e riposati- mi appoggia la mano sulla coscia e mi addormento praticamente subito.

Awed's pov

Ho il cuore così leggero che dormire non mi passa proprio per le testa; guardo Dadda invece, con un'espressione angelica pure mentre dorme

Non capisco come ho fatto a non accorgermi prima della sua bellezza. Voglio dire, oggettivamente è un bel ragazzo e gliel'ho sempre detto, ma già dalla prima volta in cui l'ho visto ho pensato che fosse il ragazzo più bello del mondo.

Ovviamente non ho dato corda a quel pensiero all'ora, ma ora posso farlo.
Prendo il telefono e ci faccio una foto, la mando a Riccardo avvisandolo che domani Dadda potrà essere un po' più stanco del solito, e mi risponde con una foto di lui con Jasmine addormentata sulla sua spalla

Spengo il telefono e mi metto a leggere un libro per passare il tempo, ma più che prestare attenzione alle parole ascolto Dadda.
Ho scoperto da poco che parla nel sonno a volte, e infatti dopo mezz'ora da quando siamo partiti mormora qualche frase sconnessa

Riesco però a distinguere un tema ricorrente, ovvero me. Ripete spesso il mio nome, a volte seguito o preceduto da suoni incomprensibili, e altre volte solo parole a caso
La prima cosa che mi dice quando lo sveglio quando stiamo per arrivare, è -Ti amo-
Ho scelto la persone giusta di cui innamorarmi.

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora