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Awed's pov

Mi sveglio tra le braccia del mio ragazzo che sono ormai le dieci passate, e mi sta passando una mano tra i capelli
Ho dormito così bene, e il ricordo di ieri sera è ancora fresco nella mia memoria

-Buongiorno bellissimo, dormito bene?- mi chiede, quando apro gli occhi
-Dovrei chiederlo a te, ti ho fatto male ieri sera?- non mi pentirò mai di quello che abbiamo fatto, anzi è stata la notte più bella di tutta la mia vita e il fatto che fossi sopra ha aiutato, ma voglio essere sicuro che sia stato così anche per lui.

-Male? Amore non mi sono mai sentito così bene- mi sposta una ciocca di capelli da davanti agli occhi e mi bacia
-Dai, andiamo a fare colazione che sento il tuo stomaco brontolare da qua- mi prende per mano e cerca di trascinarmi fuori dal letto

-Dai Dadda aspetta ancora un attimo- gli finisco addosso mentre mi alzo in ginocchio e lo abbraccio, tentando di tenerlo a letto ancora un po'
Ma non funziona, e dopo poco si è alzato ed è andato in cucina; sbuffando lo seguo, abbracciandolo da dietro mentre si mette a fare il caffè.

-Dai siediti cosa ci fai in piedi?- gli chiedo, mentre sta mangiando fette biscottate con della marmellata in piedi accanto a me
-No grazie, sto bene così- scrolla le spalle e capisco, forse ieri sera ci sono andato un po' troppo pesante

-Amore io vado a casa per registrare dei video, ma stasera ci vediamo vero?- mi chiede, poco dopo pranzo
-Quando vuoi, tanto hai le chiavi no?- gli sorrido, e mi bacia prima di uscire.

Vado a lavare le magliette di ieri in una lavanderia, e visto che ho fatto più in fretta del previsto decido di andare a farmi un giro in centro, tanto andare oggi per vedere i tavoli non ha senso visto che essendo Domenica ci sarà il mondo nei negozi

Alla fine finisce che vado a prenderlo io a casa sua, e tolta l'esplorazione che hanno domani ha una settimana piuttosto libera, perciò quando non deve registrare è sempre con me in giro per i negozi per la casa o aiutarmi a fare la spesa.

-Simoo- mi chiama, quando sto scegliendo quale succo prendere tra l'ace e l'albicocca
-Sì?- mi giro, e lo trovo che mi sta offrendo un sacchetto con dei semi di calendula

-Per te, sbocceranno come il nostro amore- mi mette il sacchetto in mano e mi guarda con uno scintillio felice negli occhi e con un sorriso dolce

-Grazie- gli dò un bacio sulla guancia, fregandomene delle pochissime persone intorno a noi
-Ora che hai finito di fare il cascamorto solo perché vuoi che prenda il tuo succo preferito, vai a prendere della verdura per favore- cerco di fare il duro, ma prendo comunque il succo all'ace senza zuccheri.

È mercoledì sera tardi e siamo sdraiati sul divano, le mie gambe sono intrecciate con le sue mentre Dadda è disteso sopra di me che parla tranquillo di un programma quando mi chiede una cosa abbastanza strana

-Andiamo a Napoli questo weekend?- sono stranito, vuole fare un giro per la città?
-Ehm ok. Qualche motivo in particolare?-
-Pensavo che magari aprirti su come sei con i tuoi genitori potrebbe essere d'aiuto, sai con la cosa di noi due-

Ah. Non ci avevo pensato.
Certo, i miei genitori mi hanno sempre detto che ci avrebbero amati sempre e in qualunque modo, ma l'ansia c'è comunque.

-Non devi per forza dire di sì, se vuoi possiamo iniziare con mia madre quando ti sentirai più sicuro- aggiunge, notando il mio silenzio
-No cioè sì mi piacerebbe, solo che non so bene come potrei iniziare un discorso simile. Ti porto in casa dicendo "Ciao mamma ciao papà, sto con un uomo", non è grande come introduzione per te nella mia famiglia- ridacchio, ma stranamente non sono in ansia, deve essere la sensazione di lui appoggiato su di me, è veramente rilassante

-Non devo esserci io per forza, puoi anche fare da solo se preferisci così-
-Assolutamente no, mica ci vado da solo a dire una cosa del genere, ho bisogno di te- lo guardo con il terrore negli occhi, tanto che mi passa una mano sulla guancia rassicurandomi.

-Va bene, sarò lì con te non preoccuparti- mi bacia e con più tranquillità e calma chiamo mia madre per dirle che mi fermerò a casa loro con Dadda per una notte, e dopo una risposta affermativa cerchiamo dei treni, trovandone uno per sabato mattina presto

-Sei sicuro?- mi chiede, prima di comprare i biglietti
-Con te al fianco, sicuro al cento per cento- rispondo, baciandolo sulla guancia.

Dadda's pov

Sto passando quasi ogni notte a casa di Simone, e non potrei esserne più felice
Lo vedo rilassato, non ha più le occhiaie che aveva sabato e anche io dormo decisamente meglio abbracciato a lui

Oggi abbiamo passato tutto il giorno a svuotare l'ufficio nuovo dalle cose dei vecchi proprietari, e la sera torno a casa mia per farmi la valigia
Non trovo le ciabatte da nessuna parte, e solo dopo averle cercate per mezz'ora mi ricordo di averle lasciate a casa di Simone stamattina, così lo chiamo e gli dico di portarmele domani mattina.

Mi addormento in fretta una volta che mi sono messo a letto, ma prima di farlo chiamo il mio ragazzo in videochiamata: so che non è come essere lì, ma almeno se si sveglierà nella notte potrò stargli vicino

Quando apro gli occhi Simone è già in piedi che si sta lavando, e mi sembra già sveglio da un po' da come sembra arzillo
-Buongiorno amore, che ore sono?- gracchio, avvicinando il telefono
-Ti vengo a prendere tra un'ora quindi hai tutto il tempo di prepararti con calma- ci salutiamo prima di attaccare, e vado a fare la skincare e a vestirmi.

Un'ora precisa dopo è sotto casa mia, ha una semplice maglia bianca con dei pantaloncini marrone chiaro e degli occhiali da sole che gli coprono gli occhi
Mi sporgo a baciarlo e in un attimo siamo partiti

È solo quando siamo seduti tranquilli sul treno che si toglie gli occhiali, rivelando delle occhiaie peggio della settimana scorsa
-Simo ma hai dormito stanotte?- gli chiedo, una volta che appoggia la testa sulla mia spalla

-Non molto- mormora, cercando di sistemarsi meglio
Prendo la felpa che mi sono portato dallo zaino, e dopo averla appallottolata la metto sulla mia spalla
-Ecco, ora prova a dormire ti sveglio quando stiamo per arrivare- intreccio la mano con la sua mentre appoggia la testa sulla mia spalla, e si addormenta dopo pochissimo.

Sento che qualche volta si agita nel sonno scuotendo un po' la testa, ma basta che gli passi il pollice sul dorso della mano che torna in un sonno sereno.
Non si sveglia mai per tutto il viaggio, e devo dargli degli scossoni per un po' prima che si svegli

-Simo siamo praticamente arrivati, se non ti svegli ora perdiamo la stazione- si sveglia solo dopo qualche altra minaccia, giusto in tempo per scendere dal treno
Per fortuna ha la faccia più riposata di stamattina, e non appena il treno riparte lasciandoci sulla banchina con le valigie passa una leggera brezza che gli scompiglia i capelli

Prendiamo un taxi fino a casa dei suoi genitori, e quando arriviamo davanti tengo stretto la mano di Simone
-Andrà tutto bene, non devi dirlo per forza ora e non sentirti in colpa se preferisci chiamarmi amico davanti a loro, d'accordo?- gli ripeto

Do un'ultima stretta alla sua mano prima di lasciarla, e lui suona coraggiosamente il campanello
Ci aprono quasi subito, solo che non è la madre di Simone, ma sua sorella.
Questo non era previsto.

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora