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Awed's pov

Credo che questo sia stato il miglior compleanno di sempre
Riccardo e Dadda mi hanno portato sù il divano e mi hanno fatto una foto che ho postato su Instagram

Dopo che loro due lo hanno commentato abbiamo ordinato il pranzo e messo via i telefoni, passando tutta la mattina a impilare gli scatoloni in modo che formassero, con la parete, l'entrata di un castello.

Quando dopo vari sforzi e ripensamenti ci siamo riusciti, il pranzo, ovvero della parmigiana, è arrivato e lo mangiamo all'interno per terra, visto che non sono ancora andato a vedere i tavoli da comprare

Dadda non so come è anche riuscito a ricavare una specie di corona da un pezzo di cartone, e me la ha messa in testa dopo averci scritto sopra 'Birthday boy' con un pennarello che ha trovato in cucina.

Restiamo nel castello fino a tarda sera, uscendone solo per andare in bagno e ordinare delle pizze, e ora che finiamo di ridere e raccontare storie, aneddoti divertenti e pensieri profondi, si è fatto molto tardi

Vengo a conoscenza di momenti che hanno condiviso di cui non sapevo ancora nulla, ma la parte migliore di tutto questo è che ho passato tutto il tempo abbracciato a Dadda.

Spesso lui era seduto contro il muro, e io mi sdraiavo mettendogli la testa sulle gambe; la sua mano trovava subito posto tra i miei capelli, ed è la sensazione migliore del mondo

-Ragazzi io vado, Dadda ci vediamo domani per registrare- gli dà la mano una volta che si è rimesso le scarpe
-Ancora auguri Simone, ti voglio bene- mi abbraccia ed esce.

Guardo prima il fortino da dover mettere in ordine, per terra è pieno di coriandoli che a metà pomeriggio hanno sparato e bottigliette di bevande varie

-Tu non vai via, lo sai vero?- dico, rivolto a Dadda che si sta allacciando le scarpe, e tira su la testa
-No?- un sorriso si fa strada sul suo viso mentre lascia perdere i lacci

-Decisamente no, devi aiutarmi a pulire e poi esaudire il desiderio del festeggiato-
-E quale sarebbe questo desiderio?- viene verso di me, e mi mette una mano sulla guancia
-Te- sussurro.

Dadda's pov

Mi prende i fianchi tra le mani
-Ah beh, sono tutto tuo allora- unisco le nostre labbra, è un bacio più intimo di quelli che ci siamo dati fin'ora, e riesco a percepire il suo desiderio da come mi attira per la vita più vicino a sé

Gli chiedo l'accesso con la lingua e me lo dà subito, se non fosse che dopo pochi istanti si tira indietro di scatto
È troppo presto? Pensavo potesse piacergli

-Ho fatto qualcosa di sbagliato?- chiedo, guardandolo negli occhi per cercare una motivazione
-N-no dobbiamo solo andare a pulire e poi a letto- non mi guarda, e si incammina verso le scatole scuotendo la testa.

O ho fatto qualcosa che non gli piace, o questo è collegato al primo bacio che gli ho dato e a quello che mi ha detto Riccardo, ovvero che "avrà paura a baciarti"
Devo chiederglielo, non posso vederlo spaventato e non fare nulla

Lo aiuto a mettere in ordine, e quando finiamo è veramente tardi
-Andiamo a dormire?- mi chiede, quando ho tirato giù l'ultimo scatolone

-Sì certo, ma mi devi imprestare dei pantaloncini- dico, seguendolo verso camera sua
-Prendi la tua maglia di Michael Jackson- spunta sorridente dalla porta, e mi dà dei pantaloncini rossi e la mia maglia.

-Così avrà il tuo profumo anche quando vai via- mi spiega, vedendo la mia faccia confusa
Sorrido genuinamente e vado in camera sua a cambiarmi mentre lui va in bagno

Quando è il mio turno di andare in bagno sono felice, ha messo la fascetta che gli ho preso in bella vista accanto al lavandino, e quando torno in camera sua vedo l'album fotografico già sul suo comodino.

È sdraiato su un fianco, e sta gaurdando il telefono sbuffando
-Cosa c'è da soffiare?- gli dico, quando mi stendo accanto a lui e lo abbraccio da dietro

-Webboh, solo perché non avete messo delle storie per il mio compleanno pensa che abbiamo litigato- spegne il telefono e si gira verso di me
-Ma è stato il miglior compleanno di sempre- mi sorride e mi bacia.

La sensazione che provo è la stessa di prima, desiderio.
Desiderio da parte sua e soprattutto mia, e questa volta è lui a chiedermi l'accesso con la lingua, cosa che gli dò all'istante
Non rimaniamo così per molto, ma quando ci separiamo mi guarda sorridendo.

Mi sistemo meglio, sdraiandomi sulla schiena così che lui possa appoggiare la testa sul mio petto
Metto una mano tra i suoi capelli e li accarezzo mentre cerco un modo per introdurre l'argomento di prima

Sento il suo dito tracciare gentilmente i contorni dei miei tatuaggi sul braccio
Potrei addormentarmi sotto il suo tocco, ma mi obbligo a restare sveglio.

-Allora- inizio, ma capisco già che non è il momento giusto da come smette di muovere il dito
-Ti va di dirmi cosa c'è che non va?- continuo a passargli la mano tra i capelli rassicurandolo, e aspettando una risposta

Non dice niente, ma annuisce tenendo la testa ancora appoggiata su di me
-E me la vorresti dire ora?- chiedo gentilmente, non ricevendo altro in risposta
C'è un attimo di fermo prima che scuota piano la testa

-Ok, d'accordo, me lo dirai quando sei pronto- gli dò un bacio sulla testa e porto la mano sul suo petto, come per proteggerlo
Il suo dito ricomincia a muoversi, e non riesco ad aggiungere altro che mi sono addormentato.

Awed's pov

Mi sveglio tra le sue braccia, nella notte mi sono girato e sono finito letteralmente sopra di lui
Alzo la testa, appoggiandola delicatamente sul suo petto, e lo guardo dormire

Sembra un angelo, ha il viso rilassato e il movimento regolare del suo petto ha un effetto calmante
Rimango a guardarlo finché non gli suona la sveglia, e dopo che la ha spenta porta il braccio sulla mia schiena.

-Buongiorno raggio di sole- ha una voce così bella la mattina
-Ciao anche a te- continuo a guardarlo, e se non fosse per lui resterei così tutto il giorno

Mi prende per i fianchi, iniziando a toccarli ripetutamente con un dito facendomi il solletico
Mi contorco cercando di scampare alla sua presa, ma non ci riesco

-Dai smettila- dico tra le risate, ma sono poco credibile perché in un attimo la situazione si ribalta e sono sotto di lui, ancora che rido e lui sempre con le mani su di me
-Cretino non respiro- riesco a dire e finalmente si ferma, ma si lascia cadere a peso morto su si me.

-Che eleganza- ridacchio quasi senza fiato, abbracciandolo
-Solo il meglio per te- mi dà un rapido bacio sulla fronte prima di riuscire ad alzarsi e andare in cucina

Lo seguo subito, e dopo che si è fatto il caffè facciamo colazione
Quando che ci vestiamo lui va a casa, salutandomi con un bacio veloce
-Vieni alla partita domani?- mi chiede, mentre apre la porta di casa mia

-Non devi neanche chiederlo- lo bacio per bene per poi lasciarlo andare.
Mi preparo ed esco anche io, devo andare a fare altri giri per i mobili nei negozi per la casa, e probabilmente ci metterò tutto il giorno.

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora