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nota: da qui in poi non seguirò più gli spostamenti dei ragazzi perché Dadda è a Ibiza e Simone è ancora a Milano quindi per comodità restano entrambi a Milano.
Cercherò di mettere le cose che fanno nelle storie ma sostanzialmente saranno solo eventi inventati da qui in poi

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Dadda's pov

Mi sveglio con la preziosa vista di Simone, con la faccia a pochi centimetri da me
-Buongiorno amore, sai che sei bellissimo e che ti amo?- dico, ancora un po' intontito e con la voce impastata dal sonno

-Le moine non servono, dobbiamo andare dai- replica, ma riesco a vedere bene che è arrossito
-Prima di andare me lo dai un- mi fermo di colpo e guardandomi attorno noto che nella notte sono salite diverse persone
-Fa niente, metto la felpa a posto e ci sono-

Prendo la felpa, e mentre sto chiudendo la cerniera dello zaino Simone mi bacia su una guancia
Giro la testa quasi di scatto, e vedo che mi sta sorridendo
-Andiamo?- mi fa un cenno verso la porta ancora chiusa

Resto con la bocca aperta. Mi ha baciato in pubblico?
Sì certo non è un vero bacio, ma è comunque una dimostrazione di amore in pubblico.
Un moto di orgoglio si sprigiona nel mio petto, e mi metto lo zaino in spalla e prendo la valigia per essere da lui il prima possibile.

-Sei fantastico lo sai?- resisto alla tentazione di prenderlo per mano mentre camminiamo per la stazione centrale di Milano
-Per quello? Non è stato niente di che, e poi se fossi veramente coraggioso farei questo- mi fa fermare, e prende il tessuto della mia maglietta sopra le mie spalle

Mi guarda un attimo, sento che le mani gli stanno tremando mentre cerca di alzarle per avvicinarmi al suo viso
Rimango fermo, non voglio fare nulla che possa spaventarlo e in questo momento credo che anche solo un soffio di vento sarebbe capace di farlo saltare in aria.

Dopo una manciata di secondi mi lascia andare la maglietta, facendo cadere le braccia lungo i fianchi e appoggiando la testa sulla mia spalla
-Scusa- borbotta -Pensavo di riuscirci veramente questa volta-
Rimango fermo, vorrei abbracciarlo ma penso che peggiorerei solo la situazione

-Resti fantastico lo stesso. Dai andiamo a fare colazione- gli dò qualche pacca sulla spalla, sperando di non risultare troppo freddo, ma quando mi incammino verso il bar più vicino mi giro per assicurarmi che mi stia seguendo.

Facciamo colazione in fretta, o meglio lui fa colazione, io prendo una spremuta. La mia colazione la compriamo in un supermercato mentre andiamo verso casa mia per prendere il borsone da calcio

Pago il conto e usciamo; quando arriviamo sotto casa mia Simone non si fa pregare molto per salire su con me, anzi ne è molto entusiasta.
Non appena entriamo in casa si fionda subito in bagno, ma quando non esce dopo una decina di minuti in cui mangio la mia colazione proteica inizio a preoccuparmi.

-Simone tutto bene?- lo chiamo da fuori, ricevo un sì come risposta ma preferisco raggiungerlo
Abbasso la maniglia, e non appena apro la porta vedo che sta fotografando tutti i miei prodotti per la skincare

-Sai bastava chiedere quali creme uso, non devi per forza farlo di nascosto- incrocio le braccia appoggiandomi con la schiena allo stipite della porta
-HO DETTO CHE ERA OCCUPATO- fa cadere tutta la mia roba nel lavandino mettendosici davanti, forse sperando che così facendo non avrei visto nulla.

-Sì certo, e io sono il tuo ragazzo che se ti vede nudo è solo contento. Ora, perché non me lo hai chiesto? Posso consigliartene di migliori se vuoi- torno in cucina mentre Simone mi segue, dopo aver messo a posto frettolosamente le mie creme

-Ok, quali sono le migliori?- si siede e prende il telefono in mano, come un taccuino
Mentre finisco di mangiare gli faccio una breve spiegazione, che continua anche in macchina mentre andiamo al campo

You and me, always l Dadda x AwedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora