se il capitolo vi piace lasciate qualche stellina e qualche commento, ne sarei felicissima! buona lettura❤️!
𝐃opo quella chiamata, Nives non riusciva a distogliere la sua mente da ciò che le aveva detto Tom.
Doveva seriamente provarci? Bill le piaceva veramente?
Aveva paura di fare una mossa sbagliata e rovinare tutto ciò che si era costruito in quel lasso di tempo.
Ad ogni modo, se non ci avesse provato, non avrebbe mai saputo come sarebbe finita.
Improvvisamente, un senso di panico la avvolse, e le sue mani cominciarono a tremare.
Prese il telefono dal comodino, si stese sul letto e digitò velocemente il numero della professoressa.
«Nives!, come stai?», la dottoressa le rispose quasi subito, pur non sapendo per cosa la mora la avesse chiamata.
«Che cazzo mi sta succedendo, dottoressa?. Perché mi sento così? È giusto?», le lacrime cominciarono a scendere sulle guance leggermente rosate di Nives, portando la donna dall'altra parte del telefono a preoccuparsi.
«Sentirti come, Nives?, dimmi come ti senti, pian piano, respira lentamente e spiegami, solo così potrò aiutarti», la dottoressa parlò con voce gentile e pacata, sperando in cuor suo che la ragazza si calmasse.
Non era la prima volta che la mora aveva queste crisi, e non era la prima volta che non riusciva a gestirle.
«È giusto che io mi- mi senta così, quando sono con Bill? è giusto, dottoressa?», Nives parlò con voce tremante
«Se ti fa stare bene, è tutto giusto, Nives.
Ti va' di dirmi cosa ti ha portata ad avere questo dubbio?.»«Il fratello di Bill mi ha chiamata, e mi ha detto che se- se lui mi piace, devo provarci.
Io ho detto di sì, ma io non so come si capisce se una persona ti piace o no, dottoressa.
Ho paura di sbagliare», la ragazza sospirò alla fine, attendendo una risposta dalla dottoressa.«Non c'è un modo specifico per capire se qualcuno ti piace, Nives, viene tutto da sé.
E poi, non puoi sbagliare in alcun modo, se piaci a qualcuno, apprezzerà qualsiasi cosa
tu dica o faccia.»«Ne è sicura?»
«Mai stata più sicura di così», la dottoressa sorrise dicendo queste parole, sentendo dopo il silenzio calare.
«Nives?», la donna la richiamò dopo qualche secondo
«Sì?»
«Perchè non lasci che tutto vada da sé, per una volta?»
«Non... non lo so»
«Ti va' se ti assegno un esercizio? Sarà capace di aiutare sia me che te», propose la dottoressa
Il silenzio cadde nuovamente tra le due, facendo capire alla donna che Nives la stesse ascoltando.
«Voglio che per la prossima volta che ci vediamo, tu scriva su un foglio tutto ciò che pensi su questo ragazzo e le emozioni che provi quando sei con lui, va bene?»
«Penso di riuscirci», rispose la ragazza, e la dottoressa sorrise sentendo queste parole.
«Hai bisogno di qualcos'altro? Vuoi dirmi qualche altra cosa?»
«No, non ho nient'altro da dirle»
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𝐐ualche ora dopo, Nives si stava recando a casa di Bill e Tom, che le avevano proposto di fare un giro con loro.
Indossò un jeans a vita bassa ed una maglietta a maniche lunghe verde, che scelse dopo un'accurata analisi di tutti i suoi vestiti.
Non riusciva a spiegarne il perché, voleva solo sembrare un pochino più carina.
«Eccoti!», Gustav aprì la porta, sorridendole raggiante.
«Eccomi!», la mora sorrise ed entrò in casa.
«Georg dovrebbe arrivare a breve, Tom è in bagno e Bill nella sua stanza», le spiegò brevemente Gustav.
Nives annuì, e dopo pochi minuti passati a conversare con Gustav, Tom scese le scale.
«Fiocco di neve!», Andò verso di lei dandole una piccola pacca sulla testa.
«Fiocco di neve?», Nives rise
«Ti chiami Nives, quindi mi è venuto in mente fiocco di neve!»
«Non mi aspettavo che sapessi il significato del nome di Nives», si intromise il biondo.
«Infatti me l'ha spiegato Bill», rispose, e Nives sentì il calore salirle alle guance.
«Eccomi!», il diretto interessato scese le scale, e Nives sorrise istantaneamente.
Si sedette accanto a lei e le posò un bacio sulla testa, che le fece sgranare gli occhi azzurri.
«Georg?», chiese Bill
«Sta arrivando», disse Gustav con lo sguardo sul telefono, intento a digitare qualcosa.
Il corvino sospirò, per poi portare un braccio attorno alla vita della mora e stringerla a sé.
Nives appoggiò lentamente la testa sulla spalla di Bill, mentre nella sua mente migliaia di urla di gioia si sovrapponevano.
«Gustav, puoi venire un secondo con me?», Tom si tirò dietro il biondo, lasciando i due da soli in salotto.
A distruggere l'aura di pace della ragazza fu un dolore alla pancia, che le ricordò di essere in quel periodo del mese.
Affondò la testa nella spalla del corvino senza nemmeno accorgersene, desiderando che quel dolore scomparisse.
Bill notò questo movimento, e spostò lo sguardo sulla figura di Nives, che aveva una mano sulla pancia.
«Tutto ok?», chiese il ragazzo con le sopracciglia aggrottate.
«Sì sì», rispose la mora, e Bill fece finta di crederci.
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𝐃urante l'uscita dei cinque, si fermarono in un piccolo supermarket, non sapendo dove altro andare.
Il corvino aveva notato altri comportamenti di Nives, sintomi del probabile dolore che aveva alla pancia.
Così, passando davanti allo scaffale dei dolciumi, afferrò una tavoletta di cioccolato fondente, e subito andò a pagarla.
Mentre si dirigevano alla macchina, Bill abbracciò leggermente da dietro la mora, posandole il mento sulla spalla.
La ragazza si girò per guardarlo, sorpresa dal contatto, e Bill le mise davanti quella tavoletta di cioccolato.
«Per te», disse il corvino, dandole un bacio sulla guancia, mentre lei prendeva quel dolce regalo.
Nives arrossì pesantemente, ed il ragazzo scoppiò a ridere, portando lei a fare lo stesso.
spazio autrice.
ECCOCIII.
io innamoratissima dell'ultima parte 😭😭.
spero che il capitolo vi sia piaciuto!.
ci leggiamo presto!
love u all ❤️ 😼
~cri<3
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𝐌𝐀𝐆𝐃𝐄𝐁𝐔𝐑𝐆→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓
Fanfic«Quanto ti identifichi nella neve da uno a cento?» «Duemila» 𝒩ives Schmid, una ragazza che porta il nome di ciò in cui si identifica di più: La neve. Essa, infatti, ha un significato molto profondo dalla psicologia, poiché secondo Freud «la neve in...