Ed eccoci qui...
siamo arrivati alla fine anche di questo grande viaggio.
Spero di non sembrare egocentrica nel dire che questa è la storia più bella che io abbia mai scritto (al momento).
Grazie a questa storia ho capito di avere un grande valore che fino a questo momento avevo ignorato e lasciato lì, nel buio.
Mi sono sentita meno sola ed apprezzata, ed è grazie a voi se ad oggi riesco ad ammettere con grande orgoglio che questa storia, che all'inizio mi sembrava banale, l'ho scritta io.
Nives credo che sia il personaggio meglio descritto tra tutti, e ne vado estremamente fiera.
Probabilmente mi odierete un po' per questo finale, ma sappiate che in ogni caso, questi due non si dimenticheranno mai.
Questa volta mi sono voluta allontanare dal concetto che "Su Wattpad tutto finisce bene", cosa che decisamente non mi appartiene.
L'ho fatto perché volevo in primis rendermi conto di ciò che mi circonda e del mondo in cui vivo, che può essere fatto di cose buone, ovvio, ma anche cattive.
Tutto ha un inizio ed una fine, e questo è l'ultimo capitolo.
Spero di avervi lasciato qualcosa, di avervi emozionati e che in un modo o nell'altro, Nives rimanga con voi.
Come al solito ringrazio Giulia (pheebs_multi) che da quasi due anni è al mio fianco e mi aiuta in tutto, dandomi ogni volta un'opinione sincera e rispettabile.
Ogni tanto si sottovaluta troppo, ma in ogni caso, sono fiera di lei e di ciò che sta facendo.
Ringrazio Cece (pitbill), forse la mia più grande scoperta del 2024.
Mi ha dato un'opportunità gigantesca e mi ha aiutata ad ampliare ancora di più il mio modo di vedere le cose.
Molto spesso mi sento piccola vicino a lei, ma non solo per l'età anagrafica (Alice non ti sto dando della vecchiah!😡😡) ma anche perché per me lei rappresenta un esempio gigantesco.
Grazie a chi ha letto, commentato o anche solo lasciato una stellina.
Grazie a tutti, di tutto.
Inoltre, vi consiglio di fare un giro sul mio profilo, e magari scoprire qualche storia che possa tenervi compagnia ❤️🩹.Pronti per l'ultimo giro?
“From strangers to friends,
friends into lovers,
and strangers again.”
6 anni dopo.
𝐈n quel periodo della sua vita, Nives comprese esattamente il significato della frase
“Basta un battito di ciglia e tutto cambia”.Un giorno si trovava nel letto di Bill Kaulitz, a dormire pacificamente accanto a lui.
Quello dopo su un letto d'ospedale, ore dopo aver partorito.
Ed il giorno dopo ancora, ad accompagnare Marcus al suo primo giorno di scuola elementare.Per i primi tempi, il sapore dell'amaro in bocca c'era e si sentiva forte, e si lasciò sopraffare, stanca di ignorarlo.
Tornò dalla dottoressa in terapia, realizzando di aver toccato il fondo.Le ci vollero anni per riuscire a ritrovare la via giusta per continuare a vivere.
I Tokio Hotel scomparvero per 6 anni, prendendosi una lunga pausa.
Molto spesso si ritrovava a pensare a quell'uomo che amava con tutto il suo cuore e che aveva segnato la sua vita per sempre.
E poi, come un fulmine a ciel sereno, arrivò Elyah.
Quando Marcus aveva circa 2 anni, il propietario del bar passò a miglior vita, e così la proprietà passò al nipote.
Ci fu subito una grande sintonia tra i due, che dopo circa un anno si misero assieme.
Bill le sembrava un ricordo lontano, ma non indelebile.
I ricordi molto spesso le offuscavano gli occhi, portandola inizialmente a pensare di voler lasciare il moro, sentendosi in colpa per non riuscire a dare il meglio di sé nella relazione.Era fortunatamente rimasta in contatto con Gustav, che si era nel frattempo sposato.
Gli fece conoscere Elyah, ed il biondo fu contento e fiero che la sua migliore amica fosse riuscita a voltare pagina.
Era una madre con i fiocchi, ed era la cosa di cui andava più fiera in vita sua.
Suo figlio era la luce dei suoi occhi, e tutto girava attorno a lui.E poi, in un giorno freddo del gennaio 2016, la mora disse "Sì".
Strano il tempo, vero?
Molto spesso si rimane così focalizzati su un momento in particolare, che si lascia andare tutto il resto.
Si era sposata, sì.
La cerimonia fu bellissima, invitarono perfino Gustav con sua moglie!
Ormai, Bill era un ricordo e basta.
Pieno di emozioni negative e positive.
Nessun'altro avrebbe mai potuto eguagliare il modo in cui l'aveva fatta sentire, era certo, ma si sentiva felice, in ogni caso.Ma non sarebbe mai stata la Signora Kaulitz.
In quegli anni il corvino scoprì un nuovo lato di sé, la sua sessualità.
Iniziò a pensare che gli uomini potessero piacergli di più rispetto alle donne, e poi capì che non c'era niente di male.Per lui Nives era un punto intoccabile, perché in quel momento, quella situazione gli sembrava completamente distante da lui.
Avrebbe dovuto fare scelte diverse, ma purtroppo non ci riuscì.
Un giorno, mentre tutto il resto della band era a casa sua, udì Gustav parlare di matrimonio.
Ma di un matrimonio in particolare.Non si sentì triste, anzi, si sentì felice perché la donna che aveva custodito il suo cuore per anni, ce l'aveva fatta.
Tante volte sarebbe tornato indietro ed avrebbe cambiato un po' di cose, ma il tempo non aspetta nessuno.
Entrambi credevano che ci fossero più universi differenti, e chissà, magari in uno di questi sarebbe andata diversamente.
Magari sarebbero stati loro a sposarsi per poi andare a vivere a New York.
Magari sarebbero stati loro ad avere altri due gemelli, dando a Marcus la gioia della fraternità.
E magari, i nomi sul campanello sarebbero stati differenti.Nel fondo dell'armadio, Nives conservava ancora la sciarpa blu che Bill le diede al loro primo incontro.
E Bill, in una scatola perfettamente chiusa dentro un magazzino a Los Angeles, conservava la copia del libro "Cime tempestose" che comprò a Parigi.
Ora erano cresciuti, erano un uomo ed una donna adulti e maturi.
Eppure, ogni tanto, entrambi si fermavano a pensare, nonostante tutto il tempo passato..E se non ci fossimo mai incontrati, sopra quella panchina?
spazio autrice
grazie infinitamente a tutti.
siete famiglia.
love u all ❤️🩹
~cri<3
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𝐌𝐀𝐆𝐃𝐄𝐁𝐔𝐑𝐆→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓
Fanfiction«Quanto ti identifichi nella neve da uno a cento?» «Duemila» 𝒩ives Schmid, una ragazza che porta il nome di ciò in cui si identifica di più: La neve. Essa, infatti, ha un significato molto profondo dalla psicologia, poiché secondo Freud «la neve in...