se il capitolo vi piace lasciate qualche stellina e qualche commento, ne sarei felicissima! buona lettura❤️!
𝐋a ormai relazione tra Nives Schmid e Bill Kaulitz andava a gonfie vele.
Il corvino cercava di essere il più presente possibile, nonostate gli impegni.
Mentre la ragazza lo incoraggiava sempre di più ad impegnarsi per la band.
Il ragazzo —insieme agli altri tre— decise di prendersi qualche settimana di riposo da tutto, prima di ricominciare con interviste e performance.
La mora ne fu ovviamente felice, ma non poteva non notare quanto nonostante ciò, Bill fosse fossilizzato sul lavoro.
Stava giornate intere chiuso nella sua stanza, a parlare con manager, vedere le vendite dell'album e cosa i media dicessero.
Più volte Nives cercò di distrarlo, ma senza successo.
Il periodo di pausa stava ormai finendo, ed i due non avevano passato nemmeno un'ora assieme.
L'unico momento che condividevano era la cena, dove lei cercava di avere una conversazione e lui rispondeva a monosillabi.
La mora non lo biasimava, ormai la loro fama era mondiale ed era normale che si preoccupasse tanto.
Però quel momento di stacco lo aveva richiesto lui per passare del tempo con lei.Così sospirando si alzò dal divano, salì le scale e si diresse nella stanza del corvino.
Entrò senza nemmeno bussare, chiuse la porta e si stese sul suo letto, mentre lui se ne stava alla scrivania, davanti al computer.
«Nives, potresti uscire?», la guardò per un secondo, prima di tornare a digitare qualcosa sulla tastiera.
Era di troppo in quel momento, il corvino era concentrato e non sembrava voler distogliere la propria attenzione.
«Bill, dai.
Molla un po' quel computer, sembra che sia diventato lui la tua nuova fidanzata», lo guardò speranzosa.«Sono impegnato, magari dopo»
«È la stessa cosa che mi hai ripetuto ieri, l'altro ieri ed il giorno prima ancora!», si lamentò
«Ti prego non cominciare», si passò una mano nei capelli, sbuffando.
«Questa pausa l'hai presa per concentrarti sulla relazione, ma sembra che sia l'ultimo dei tuoi pensieri», disse giocando con le proprie dita, guardando l'anello che lui le aveva regalato.
«Ti prometto che tra venti minuti lo spegnerò fino a domattina», la guardò sorridendole .
Nives annuì, s'alzò, gli accarezzò i capelli con una mano ed uscì.
Quei minuti passarono lenti.
La mora si sedette sul divano, aspettando con ansia che il ragazzo scendesse.
Quando finalmente lo fece, un grande sorriso si allargò sul suo volto.
«Hey angelo», le si mise accanto, stringendola a sé.
«Hey, non ci speravo più», mormorò guardandolo, mentre si lasciava stringere.
«Mi dispiace, non riesco a non preoccuparmi», le diede un bacio sulla testa con tono dispiaciuto.
«Non ti biasimo, però capisci che-», si guardò attorno e sospirò.
«Lo so, scusami.
Non voglio farti sentire trascurata», le alzò il mento con una mano e le posò un bacio delicato sulle labbra.Iniziarono a ridere e scherzare, fino a quando non si udì lo squillo del telefono di Bill provenire dal piano di sopra.
«Scusami, torno subito» , si alzò e velocemente si diresse verso le scale.
La ragazza sospirò, prima di lasciarsi cadere sul divano.
Passarono circa due ore, dove Nives mangiò una fetta di pizza surgelata per cena e lesse qualche pagina di Cime tempestose.
«Hey, devo andare a casa, ci vediamo domani?», aprì la porta della stanza del corvino e lo beccò con il telefono attaccato all'orecchio, intento a parlare con un manager.
Bill le fece il pollice in su' e le mandò un bacio volante, per poi riprendere a parlare.
La mora lo salutò con un cenno della mano, per poi chiudersi la porta alle spalle.
Gli altri tre componenti della band erano andati in spiaggia, per godersi gli ultimi giorni del caldo mese d'agosto.
Parlò con Gustav al telefono e lo aggiornò sulla situazione , chiedendogli un parere.
Cosa che purtroppo non ricevette, visto che non sapeva come aiutarla e come infierire nella preoccupazione del suo amico.
Gli spiegò che non voleva che il corvino pensasse solo a lei, voleva solo che staccasse un po' la spina.
Il giorno dopo Tom le aprì la porta di casa, facendola entrare.
«Ha praticamente monopolizzato il computer», disse il ragazzo porgendole un bicchiere d'acqua.
«È già sveglio?»
«Non penso», le rispose.
Le venne un'idea, lasciò lì Tom e salì le scale, diretta in camera di Bill.
Aprì la porta silenziosamente e vide la figura del corvino tra le coperte, profondamente addormentato.
Lentamente andò alla scrivania e prese il computer.
Iniziò a girovagare per la casa dei gemelli, cercando un posto non troppo sgamabile dove nasconderlo.
Improvvisamente si ricordò che nel seminterrato c'era un piccolo bagnetto, e decise di metterlo lì.
Quando tornò nella stanza del ragazzo, il suo corpo si stava muovendo leggermente tra le coperte.
Lo affiancò sedendosi sul letto, e con dolcezza iniziò a toccargli i capelli.
Si svegliò dopo qualche secondo, sorridendo alla figura di Nives davanti a lui.
Quest'ultima lo intimò di alzarsi, così da poter fare colazione insieme.
Il corvino annuì mentre si stiracchiava.
«Controllo solo due cose al computer e-
Dov'è il computer!?», si guardò attorno, mentre iniziava ad aprire tutti i cassetti della scrivania.«Potrei averlo nascosto..
Ops..»«Cosa?!
Dove?!», il ragazzo la guardò«Non te lo dirò, mio caro Billiam», disse scompigliandogli i capelli corvini
«Billiam?», si concentrò sul nomignolo che gli aveva affibbiato.
«Tutti gli altri mi sembravano banali...», disse imbarazzata
«È... inusuale, mi piace », le sorrise.
«Quindi?
Andiamo a fare colazione?», disse la ragazza prendendogli la mano.Il corvino di girò, guardando per un secondo la scrivania priva di computer, per poi guardarla.
«Mi hai convinto, andiamo»
spazio autrice
HEYYYYYY
ditemi cosa ne pensate di questo nuovo capitolo, vi leggo!!
ci leggiamo presto ☝🏻☝🏻
love u all ❤️ 😼
~cri<3
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𝐌𝐀𝐆𝐃𝐄𝐁𝐔𝐑𝐆→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓
Fanfiction«Quanto ti identifichi nella neve da uno a cento?» «Duemila» 𝒩ives Schmid, una ragazza che porta il nome di ciò in cui si identifica di più: La neve. Essa, infatti, ha un significato molto profondo dalla psicologia, poiché secondo Freud «la neve in...