𝗍𝗐𝗈.

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se il capitolo vi piace lasciate qualche stellina e qualche commento, ne sarei felicissima! buona lettura❤️!

𝐈 cinque ragazzi si ricongiunsero, e mentre tornavano a casa, Tom non smetteva di prendere in giro la mora ed il suo gemello, che nel frattempo lo guardavano scocciati.

«Ma li lasci in pace?!», intervenne Gustav

«Quanto rompete le palle», sbuffò il ragazzo con i dread, iniziando a guardare fuori dal finestrino.

Nel mentre i due se ne stavano abbracciati, sorridendo come due ebeti.

«Ho fame», iniziò a lamentarsi Georg.

Presto Tom lo seguì a ruota, portando allo sfinimento gli altri tre.

Decisero di fermarsi in una piccola pasticceria artigianale.

«Nives tu cosa prendi?», le chiese Georg, cercando spunto su cosa ordinare.

«Io nulla, sono apposto così», disse lei in risposta.

In realtà aveva un piccolo languorino, ma aveva già mangiato i dolci portati dai ragazzi ed una fetta di tiramisù a colazione, non voleva sembrare insaziabile.

Il ragazzo annuì, continuando a guardare i molteplici dolci presenti in vetrina.

Uscì poi fuori a fumare, con al seguito Bill che la guardava male.

«Non mi guardare così!
È solo una sigaretta!», disse lei portandosela alle labbra, appoggiandosi al muro.

«Non mi piace questa cosa», commentò il ragazzo, mettendosi accanto a lei.

Guardò il corvino e poi la sigaretta, prima di buttarla a terra, ancora intatta.

«Mi fai anche passare la voglia di fumare»,rise lei guardando dinanzi a sè.

Iniziarono a parlare del più e del meno, ogni tanto guardandosi e avvicinandosi all'altro.

«Ti stavo dicendo che-», ad interrompere il corvino furono gli altri tre ragazzi.

«Eccoci!
Gustav non riusciva a scegliere», disse Tom avvicinandosi ai due.

«Fratellino, i tuoi biscotti», gli porse una bustina, per poi allontanarsi insieme agli altri due componenti della band.

Bill aprì la bustina e prese il piccolo pacchetto, aprendolo.

Sorrise, per poi porgere il pacchetto alla ragazza.

Quest'ultima interrogativa vide ciò che conteneva, sporgendosi leggermente, e subito il suo sguardo si addolcì.

All'interno c'erano due biscotti di pasta frolla, con sopra delle gocce di cioccolato che formavano due cuori.

«No vabbè!
Ma che carini!», rise guardandoli.

Il ragazzo poi prese un biscotto dallo scatolino, invitandola a fare lo stesso.

Storse il naso, ma incerta lo prese comunque.

Aprì la bocca per dire qualcosa, ma venne zittita da un bacio sulle labbra, che le fece sgranare gli occhi.

«L'ho fatto perché so che mi avresti rimproverato!», si giustificò il corvino dando un morso al biscotto.

La mora mangiò il biscotto, per poi parlare,

«Ah quindi non l'hai fatto perché volevi baciarmi?
Va bene», disse lei fingendosi offesa.

Il ragazzo stette al gioco, ingoiando l'ultimo pezzo di biscotto e avvicinandosi a lei.

𝐌𝐀𝐆𝐃𝐄𝐁𝐔𝐑𝐆→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora