𝗌𝖾𝗏𝖾𝗇.

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ultimo capitolo prima dell'epilogo.
grazie per esserci stati.
vi voglio bene❤️‍🩹.

4 mesi dopo.


Bugiardo.

Solamente con questo vocabolo si poteva descrivere Bill Kaulitz.

Da quel giorno passarono 4 mesi, la pancia cresceva, ed il distacco tra il corvino e Nives era sempre maggiore.

Inizialmente tutto andava per il meglio, il ragazzo le stava accanto e la confortava.
Dopo appena un mese, però, Bill iniziò ad allontanarsi.
Niente più baci, niente più carezze.
Niente.

La mora credeva che questo fosse solamente un atteggiamento di conseguenza al cambiamento, ma poi si dovette ricredere.

Ci soffriva, molto.

Nonostante vivessero nello stesso appartamento, i due non si rivolgevano più una singola parola.

Nives stava portando avanti la gravidanza da sola, pur vivendo nella casa del fidanzato.

Questo perché la madre tagliò tutti i ponti con lei dopo aver saputo la notizia, costringendola ad andare da Bill, che l'accolse a braccia aperte.

All'epoca.

La ragazza si sentiva sola, tremendamente sola.

Ogni tanto gli altri ragazzi le facevano visita e le facevano compagnia per qualche ora, ma ciò sembrava non bastare.

Aveva bisogno della presenza di Bill, della presenza del padre.

Più volte cercò di biasimarlo, ma Natalie la riprese ogni singola volta.

«Deve prendersi le proprie responsabilità, Nives», le disse con tono serio la bionda.

Eppure la mora non riusciva a realizzare che pian piano, il ragazzo che credeva essere l'uomo della sua vita, la stesse abbandonando.

Più volte provò a parlarci, ma il corvino sembrava quasi assente.

A tavola ogni giorno regnava il silenzio, e raramente qualche domanda di convenienza a rimpiazzarlo.

A breve avrebbe scoperto il sesso del bambino, ed onestamente aveva paura.

Continuava a crogiolarsi nella sua ansia e nelle sue paure, da sola.

Dopo giorni di pensieri instancabili, trovò il coraggio di parlare.

Nives si sedette a tavola, dove Bill aveva già appoggiato due fumanti piatti di spaghetti al pomodoro.

Dopo qualche attimo di silenzio, la mora aprì bocca.

«Lo riconoscerai?»

«Cosa?», chiese d'istinto il ragazzo, guardandola.

«Il bambino, lo riconoscerai?», gli occhi iniziarono a pizzicarle leggermente.

𝐌𝐀𝐆𝐃𝐄𝐁𝐔𝐑𝐆→𝖻𝗂𝗅𝗅 𝗄𝖺𝗎𝗅𝗂𝗍𝗓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora