15. Greta

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*Vieni tu a prendermi domani?*

Mi chiede Adriano alla fine della nostra interminabile chiamata.

*Non so, per che ora arrivi?*

*Per le 15 credo*

*Allora non ci sono, inizio il turno alle 14 domani*

*Non fa niente Stellí, appena puoi ci vediamo*

"Va bene, non vedo l'ora❤️"

"Sapessi io❤️"

...

Il giorno dopo sono già incazzata come una iena: non solo non posso andare a prendere Adri ma non riesco a trovare nemmeno un parcheggio all'ospedale.

La rabbia s'impossessa di me.

Mi arriva una chiamata da Gabriele.

"Gabrié me manchi solo tu, dimme"

"Calma mocciosetta, nun t'ho detto nulla ancora"

"Hai ragione Gà e solo che oggi è una giornata no"

"Come una giornata no? E come posso aiutarti vediamo" fa finta di pensarci 10 secondi "Stasera avemo organizzato na mangiata a casa de Niccolò pe rivederci dopo la nostra vacanza. Te conto?"

"Dipende Gabri, stasera finisco alle 8. Contami ma non so se riesco a passare"

"Vieni da noi piccolé, ce sei mancata troppo"

"Anche voi, te voglio bene Gabri. Ci sentiamo".

Verso le 15:30 mi arriva un messaggio,
è Adriano.

*Sono appena arrivato, ci vediamo stasera?*

*Probabilmente farò tardi Adri, non so*

*Finisci alle 20? Alle 21 e 30 sono da te, lo dico io ai ragazzi così ci aspettano. Problema risolto🫣*

E come faccio a non cadere ai tuoi piedi se già fai così?

Spiegami tu perché io appena ti vedo rischio di cadere a terra svenuta, giuro.

...

Finisco il turno e corro a casa per prepararmi.

Indosso un vestito corto e stretto verde con delle sfumature bianche e le mie solite air force anche loro bianche. Mi trucco leggermente e lascio i capelli ricci e sciolti.

Sono già pronta quando Adriano mi scrive:

*Sono sotto stellí, scendi?*

Chiudo la porta e appena mi giro lo vedo. È appoggiato alla sua macchina e sta finendo di fumare una sigaretta.

Appena mi vede la getta a terra e si avvicina a me.

"Ciao Stellí"

"Ei"

Ci guardiamo negli occhi ma nessuno fa nulla.

Come ci si comporta ora? Cosa siamo? Siamo già fidanzati o devo aspettare ancora?

Ok Greta fermate, non correre.

"Nun me abbracci? Non ti sono mancato proprio allora"

"No infatti non mi sei mancato pe niente" gli dico mentre mi sono già gettata tra le sue braccia

L'unico posto in cui mi sento a casa, l'unico posto in cui mi sento me stessa, l'unico posto in cui mi sento viva.

Sembra passato un secolo quando lui me dice:

"Nun te stacchi più?"

No Adrià non voglio.

Abbracciami più spesso che l'ansia, la paura e la tristezza scompaiono, si fermano.
Abbracciami fino a farmi mancare il fiato perché mi dai la speranza di credere nella vita, nella nostra vita. 

Mi sposto un po' e lo guardo negli occhi.

"Nun me voglio staccà. Da oggi te sto vicina come na cozza"

"Amó sempre insieme si ma come na cozza cerchiamo de evità" mi dice mentre ride

Come mi ha chiamata?  "Amó?"

Lui mi guarda in modo strano e cazzo, ora capisco perché. Non l'ho pensato, l'ho proprio detto.

"Amo si. Io vorrei riprovarci, anche perché non ho mai smesso di amarti. Non ho mai pensato al mio futuro senza di te"

"E chi ce vole pensa Adrià, ci sei tu e solo tu per me. Non voglio fare a meno di te nemmeno per un istante"

"Ti ho incontrata in una giornata normale Gré e  sei stata in grado di rendere la mia vita importante. Più de così nun so dirti quanto te amo"

"Ti amo Adrià, oltre qualsiasi cosa "

Mi guarda e ci baciamo. Un bacio diverso dall'ultima volta. Non c'è più paura, amarezza o incertezza.

Questo è un bacio di un amore maturo, vero, più responsabile.
Un amore che sà di poter affrontare qualsiasi difficoltà insieme.

Perché io ci sono per lui come lui per me, sempre.

Ci stacchiamo

"Andiamo ora stellí? Sennò nun te porto più dai ragazzi" mi dice maliziosamente

"Ma sai che forse potremmo stare qui a casa mia" gli dico

Scoppia a ridere

"Abbiamo tutta una vita amore mio, stasera andiamo a magnà la carne però"

"Preferisci la grigliata a me?

"E quando mai amò?"

"Accendi la macchina e andiamo a magnà, movate"

"Ammetti che pure tu hai fame allora mocciosetta" mi dice mentre ci infiliamo in macchina.

"Io non ammetto nulla" e mi sono fregata da sola.

La mia pancia brontola

"Bugiarda. Sei una bugiarda."

"Movate Adrià"

Metto il broncio e lui mi dà un bacetto sul labbro.

Vorrei chiedergli se ora stiamo insieme un'altra volta, se per lui non è un problema che io lo consideri il mio fidanzato.

Lui mi guarda e poi mi dice

"Che dubbio hai, dimme. Te conosco Gré nun riesci proprio a nascondere le cose"

Direi di aver assunto una colorazione che va dal rosso fragola al bordeaux

"Quindi ora cosa, cioè..."

"Ma che c'è ora te vergogni di me? Stellí sono solo io, te potrei mai prendere in giro?"

"Oddio a volte lo fai" dico per smorzare la tensione

"Si ma per scherzà. Movate e dimme a cosa pensi"

Mi faccio coraggio e mentre guardo dritta di fronte a me glielo chiedo.

"Sei il mio fidanzato ora, vero? Posso considerarti il mio ragazzo o vuoi ancora del tempo? Io posso aspettà Adri"

"Ma che devi aspettà? Te l'ho detto che voglio riprovarci ed era sottinteso che avremmo saltato la parte della conoscenza. Te conosco da tutta la vita e ora ce devo andà piano? So tutto di te, anche quante volte te fai la doccia al giorno Gré. Non ho bisogno di conoscerti perché già so chi sei e io te voglio esattamente così. Quindi direi proprio di si, semo fidanzati"

Lo guardo con gli occhi commossi e lui se ne deve essere accorto anche se sta guidando perché mi mette una mano sulla coscia e mi fa delle semplici carezze.

"So stato un po' un bastardo e te chiedo scusa stellí ma so tornato più forte de prima, giuro"

Rido

Ecco cosa intendevo che mi è mancato.

La mia esatta metà, il mio rosso fuoco, l'amore di tutta la mia vita.

Che voglio de più?





SPAZIO AUTRICE:

Ciaooo♥️♥️♥️
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Alla prossima, un bacio.

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