Sono passati tre giorni dalla nostra litigata e io e Adriano non ci vediamo mai....
nel vero senso della parola.
Lui lavora la mattina mentre io il pomeriggio. La notte dorme sul divano permettendo così a me, dopo il mio turno, di riposarmi comodamente.
Sinceramente questa piccola accortezza non mi fa né caldo né freddo perché non ho bisogno di elemosinare attenzioni da nessuno, specialmente da lui.
Non vale nessuna gentilezza dopo che gli ho dovuto urlare in faccia quanto mi sentissi trascurata.
Matteo non si è accorto di nulla, fortunatamente, anche perché davanti a lui cerchiamo di mostrarci sempre felici. La notte lui va a dormire per le 10 e così facendo non si accorge che suo padre non dorme più in camera da letto con me.
Questa situazione di stallo non ci sta facendo bene a nessuno dei due. Lo vedo sempre con lo sguardo spento e triste, probabilmente non riesce neanche a dormire la notte poiché i suoi occhi sono contornati da occhiaie di colore viola. Dal canto mio nemmeno io sono in grande forma, la notte piango in silenzio, non riesco a mangiare perché ho lo stomaco chiuso e la mia concentrazione sta scemando giorno dopo giorno.
Cerco di buttarmi a capofitto sul lavoro per non pensare ma poi mi rendo conto che questa è una delle tante motivazioni per cui io e Adriano abbiamo sempre discusso e quindi cerco di rinsavire e di ritornare sui miei passi.
Stamattina, dopo aver accompagnato Matteo a scuola, mi sto per incontrare con Niccolò a casa sua poiché, a detta sua, non facciamo una sana e bella chiacchierata da troppo tempo.
E si vede che lui deve dirmi qualcosa, diciamo tutta la verità.
"Allora, dimme" chiedo appena mi accomodo sul suo divano circondato dai numerosi dischi d'oro, d'argento e di platino.
"Dimmi tu" risponde lui
"Niccolò sii diretto per una cazzo di volta, non è proprio il giorno giusto per scherzà"
"Direi più un periodo anziché una giornata"
"Come vuoi dire tu" mi sta facendo innervosire.
"Adriano non sta bene" torna serio.
Sorrido sarcasticamente.
"E io si?" lo guardo contrariata per via della scelta delle sue parole.
Solo il suo amico sta male?
E io?
Chi ci pensa mai a me ?
"Non partire prevenuta, ti ho solo detto che anche lui sta male. Gré ma tu davvero pensi che Adriano te possa mai tradí?" mi chiede "Morirebbe per te Gré, è solo arrabbiato perché tu non te fidi de lui pe sta cosa. Sa di essere in torto e sa anche de averti fatto soffrí ma mai penserebbe de andà con n'altra"
Lo guardo attentamente mentre incrocio le mie gambe.
Abbasso lo sguardo.
"Non credo che mi abbia tradito"
"Come?" risponde scioccato
"Non credo che me abbia tradito. Il mio Adriano non lo farebbe mai"
"E allora che c'è?"
"C'è che sono gelosa marcia di come la tratta, di come la guarda e di come le sorride. A me non me considera proprio se non per aprire ogni giorno una nuova discussione. Me sono rotta le palle, tutto qui" prendo fiato "E mi ha detto una bugia, mi riferisco al discorso di Giulia, li ho sgamati con l'occhi mia Niccolò" mi indico gli occhi.
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Rosso fuoco, da sempre
RomanceEsco di corsa da casa. Vedo la macchina di Niccolò in lontananza e già so che sarà incazzato con me per il troppo ritardo. Ah ma non mi sono presentata... Ciao a tutti sono Greta Mariani. Ho 26 anni e sono di Roma, nata e cresciuta a San Basilio. S...