37.Greta

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"Allora ragazzi stasera siamo qui perché ho portato un pensierino per ognuno di voi"

"Ma non è mica natale Gré" dice Cocco

"Lo so ma ho voluto farvi un regalo lo stesso"

"Ma a che serviva Gré, sempre a spendere soldi stai" mi rimprovera Niccolò

"Ma conservateli un po' de soldi invece de spenderli pe cazzate" continua Gianmarco

"Ma la volete finì de rompermi le palle o no?"

"Ma lasciatela stare" mi difende Federica

"Se fossi in voi me starei zitto perché non ce mette tanto a prendere tutto e andare via, lo sapete ormai" mi indica Adriano

"Ma la finite de prendermi per il culo? Me sto a innervosí ve avverto"

"Calmati tigre, almeno avete portato da bere?" interviene Felice

Guardo Adriano esasperata.

Ma è mai possibile che devono sempre fare così.

Mi siedo sul marciapiede e mentre aspetto che finiscano di prendermi in giro li contemplo ridere tra di loro.

Dopo un paio di minuti Niccolò si accorge di me e sollecita il resto dei ragazzi a fare silenzio.

"Basta regà, deve essere grave se sta arrabbiata così"

"Non è grave, me da solo fastidio che me date poca importanza" dico un po' più contenta visto che ora tutti mi stanno ascoltando "Ora se avete finito posso iniziate a parlare" e nel frattempo mi avvicino ad Adriano il quale mi prende la mano.

"Aspettateci qui" dice lui mentre insieme ci dirigiamo verso la macchina per prendere le varie confezioni contenenti la sorpresa.

Torniamo da loro e consegnamo a tutti le scatoline di colore beige.

Ognuno di loro ha il nome del proprio destinatario e sulla parte superiore della scatolina ancora chiusa vi è scritto:"C'è una sorpresa per te!"

All'interno invece ho fatto mettere dei cioccolatini e un foglio con su scritto: "Sto per arrivare zio! Ora sono dentro la pancia di mamma, aspettami!"

Ovviamente la parola zio viene sostituita al femminile nelle scatoline delle future zie.

"Non aprite ancora"

"Ma che cazzo hai combinato Gré, mo me fai salì l'ansia" inizia Niccolò

"Ma quale ansia, vedi de starti rilassato tu. Nun comincià" lo sgrida Gianmarco

"E che cazzo ragà ma ve state calmi n'attimo? Na cosa ve volemo dì e qua ve state a inventà ognuno qualcosa" dice rabbiosamente Adriano mentre si passa la mano nei capelli gesto che, ovviamente, accende i bollenti spiriti.

Greta concentrati.

"Basta dai" e l'attenzione è di nuovo su di me "Siete pronti? Al mio via aprite le scatole, ok?"

Loro annuiscono e io inizio il conto alla rovescia

"3 2 1... Via!"

E come le descrivo le loro reazioni?

Le ragazze si abbracciano commosse.
Gianmarco e Gabriele saltellano qua e là urlando.
Alessandro inizia a suonare il clacson della moto con cui è venuto.
Felice si asciuga le lacrime prendendo un tovagliolo dalla tasca dei suoi jeans.
Valerio e Lorenzo, invitati da me personalmente anche se non fanno propriamente parte del gruppo, si abbracciano dimostrandomi quanto sono contenti per me.
E poi c'è Niccolò...

Rosso fuoco, da sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora