35. Greta

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È ormai buio quando mamma mi accompagna dentro casa e mi aiuta a sedere sul divano. La testa non mi gira più come prima e il senso di nausea è ormai passato.

Le dico di andare via siccome ormai è tardi ma lei continua a ripetermi che aspetterà il ritorno di Adriano perché non vuole lasciarmi da sola.

Mentre va a prepararmi una camomilla in cucina, Mila si avvicina e si sdraia sul divano affianco a me. Posa il suo dolcissimo musino sulla mia pancia e mi guarda come se volesse dirmi qualcosa, come se volesse prendersi il mio dolore.

"Eccomi" dice Adriano mentre apre di corsa la porta di casa.

"Non correre che cadi" dico nascondendo un sorrisino.

Sono ancora arrabbiata con lui, dopotutto.

Mi guarda e s'inginocchia davanti a me

"Che hai? Che te senti?" mi domanda preoccupato

"Niente, ora sto me..."

"Ha vomitato dopo aver mangiato un gelato" anticipa mia mamma mentre mi porge la camomilla

"Ti ha fatto male il gelato? Che cazzo de gusto te sei presa?"

Sbuffo spazientita

"I soliti gusti Adrià. Non può essere stato il gelato a farmi male perché mi girava anche la testa"

"Allora domani andiamo dal medico"

"Come vuoi, ora voglio solo finire di bere la camomilla e infilarmi nel letto"

"Il vostro dottore non risponde a quest'ora?" interviene mia mamma

"Mamma ma non vale la p.."

"No Francé" risponde Adriano "Però potrei chiamare Niccolò così magari lui se sente con qualche suo amico medico"

"Potresti si, così evitiamo che se senta male n'altra volta"

Mi alzo dal divano infastidita

"Ma ve pare modo? Non vedete che ce sono pure io qua e che ragiono con la capoccia mia?"

"Amore ma noi non volevamo farti innervosire" mi dice mia mamma

"Ma ce siete riusciti però. Questa sera voglio solo riposarmi e domani andremo da qualche medico" dico guardando Adriano "Lo giuro".

Lui annuisce e mia madre si alza

"Va bene, hai ragione" mi dà una carezza sul viso "Io adesso vado, ci sentiamo domani allora"

Saluta anche Adri e poi va via.

"Vuoi qualcosa da mangiare?" mi chiede Adriano mentre torniamo in salotto.

"Ora te preoccupi? Non dovevamo vederci ognuno la vita propria?"

Greta sei una persona rancorosa?
No, per nulla
Ma chi? io?

"Dai Gré lo sai che ero infastidito. É ovvio che me preoccupo per te visto che sei la fidanzata mia, ce mancherebbe altro."

"Ho capito ma me hai fatto innervosí"

"E non volevo" mi dice avvicinandosi "quindi facciamo pace?"

Sorrido

Ma posso cadere ai suoi piedi anche per una semplice carezza?

Il mio livello di sottonaggine è arrivato alle stelle

"Ce devo pensà, mo vado a farmi la doccia"

Prendo le mie cose in camera da letto e mi dirigo in bagno.

Rosso fuoco, da sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora