43. Greta

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Oggi mi sono dovuta recare all'ospedale molto presto poiché il mio turno inizia alle 7 mentre Adriano, dopo una chiamata ricevuta da Niccolò, ha saputo che oggi non avrebbe dovuto lavorare poiché Edoardo stava poco bene e il suo papà doveva stare con lui. Mio marito, quindi, dopo aver recuperato Matteo e averlo accompagnato a scuola mi ha detto che si sarebbe visto con il resto dei ragazzi per fare colazione.

Questa mattina non ci siamo rivolti parola se non per cose inerenti a nostro figlio, lui non mi ha chiesto nulla ma in realtà nemmeno io so come riaprire di nuovo il discorso senza urlarci addosso.

Quelle piccole attenzioni e quell' esserci sempre anche da lontano sono le cose che più mi mancano del nostro rapporto.

Non credo che lui non mi ami più ma forse la monotonia della nostra vita l'ha portato a comportarsi in questo modo, a dare per scontato che io sia affianco a lui sempre.

E io non voglio un amore che dà per scontato la mia presenza. Anche dopo tutto questo tempo voglio un amore folle, disperato, esagerato, forte, sincero e attento.

.....

Verso mezzogiorno mi arriva un messaggio dove Adri mi avvisa che non sarebbe tornato a casa per pranzo poiché avrebbe pranzato con suo fratello in quanto non passavano del tempo insieme da un po'.

E va bene, ci sta.

Ma ecco cosa intendevo per piccole attenzioni... Prima, ogni qual volta tornavo a casa per ora di pranzo, lui mi faceva trovare sempre qualcosa da mangiare.

Intendiamoci: non pretendo certo che lui mi cucini o che faccia il mio schiavetto personale, ma era una piccola accortezza che a me faceva sempre molto piacere.

E che ora non fa più, ovviamente.

Così verso l'una e mezza decido di passare dalla pizzeria di Francesco, un amico dei miserabili dai tempi della scuola, e di prendere un pezzo della sua meravigliosa pizza da portare via.

Appena entrata mi reco al bancone dove ne adocchio subito un pezzo wrustel e patatine e un'altro con le verdure. Chiedo alla ragazza, già pronta ad aiutarmi nella scelta, quello che mi serve e aspetto lo scontrino per pagare tutto quanto. Saluto Francesco da lontano poiché lo vedo impastare una pizza e mi reco verso la porta.

Chi incontro al tavolo in fondo, in direzione dell'uscita? 

Adriano e Giulia.

E mo che cazzo ci fanno qui?
Non doveva stare con il fratello a pranzo?

Ora vado e gli spacco la faccia.

Poi mi dice che sono io che mi faccio i film mentali.

Se sai che mi dà fastidio, se sai che ho già dei dubbi, se sai che abbiamo litigato per lei che cazzo fai tu?

Ti ci vedi a pranzo e mi dici pure una bugia...

Ma tu non stai bene bello mio.

Mi reco come una furia verso il loro tavolo "Buon pranzo" sorrido falsamente "Non sapevo di trovarvi qui"

"Greta" mi dice lui con un'espressione sorpresa in volto poiché sicuramente non si aspettava di trovarmi proprio lì.

"Ciao Greta, come va?" mi dice Giulia mentre si alza per salutarmi.

"Puoi stare dove sei, tranquilla" le dico spostandomi leggermente "Non dovevi pranzare con tuo fratello?" rivolgo la mia attenzione nuovamente ad Adriano.

Non mi risponde, anzi, volge lo sguardo sul tavolo.

Bene, mi ha detto una bugia ed è stato sgamato...

Rosso fuoco, da sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora