21. Greta

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Mi sveglio ancora avvinghiata al corpo di Adriano, cerco di muovermi piano e mi appoggio alla testiera del letto.

Nel silenzio elaboro il fatto che dovrà partire per inseguire i suoi sogni e io non sono nessuno per impedirglielo. Lo perdono, forse lo capisco anche, per non avermi detto prima tutta questa storia anche perché so che lui non mi farebbe mai del male.

Mi mancherà però.

Mi mancheranno i suoi abbracci, i suoi baci, i suoi sorrisi, svegliarmi accanto a lui e dormirci vicino.

Mi mancherà litigarci perché non vuole mai andare a buttare la spazzatura o perché non mi fa mai lavare i piatti la sera.

Sono sicura che delle notti piangerò per la sua estenuante mancanza ma poi mi rincuoreró perché mi ricorderò che sta inseguendo il sogno della sua vita.

Mi alzo, vado a farmi una doccia e decido di andare a preparare la colazione. Oggi ho il turno di notte ma per fortuna poi avrò il giorno di smonto e il giorno libero da passare nel mio bel letto, magari.

Mentre finisco di mettere i pancake sul tavolo mi accorgo di Adriano appoggiato al muro che mi guarda.

"Come mai stai a preparà la colazione? Non è da te"

"Non lo so, stamattina me andava"

Lui mi guarda stranito perché non è da me essere così attiva la mattina, soprattutto decidere di mia volontà di cucinare.

"È tutto ok, no?" mi chiede

"Si è tutto ok. Vieni a mangiare su"

Si siede vicino a me e dopo avermi dato un bacio sulla testa inizia a mangiare.

"Stamattina vado con Federica e le altre a scegliere il vestito per il matrimonio, ti ricordi?"

"Si me ricordo. A pranzo ci vediamo tutti per andare a mangiare insieme poi "

"Si me l'ha scritto Niccolò" dico mentre finisco di addentare l'ultimo pezzo di pancake " Vado a cambiarmi allora, Fede passa tra poco"

Vado in camera e decido di indossare una gonna fiorata rossa e bianca e un top bianco. Sandali bassi e capelli sciolti. Vado nel salotto per prendere le chiavi di casa e nel mentre sento la sua voce.

"Sei bellissima Gré"

"Grazie" dico imbarazzata e voltandomi verso di lui.

Adriano si avvicina e mi tocca il viso.
So che vuole baciarmi e anche se la mia idea iniziale era quella di fare un po' la preziosa non riesco a non ricambiare.
Mentre ci baciamo porto le mie mani sul suo viso e le sue scendono piano piano verso il basso.

"Adrià sta per arrivà Federica"

"Mo ce aspetta amó" mi dice impaziente " ho tanta voglia di te".

Non riesco a fermarlo.
Impazienti ci buttiamo sul divano e ci tocchiamo e baciamo con voracità ma, ovviamente, ad un tratto suona il campanello.

"Non andare" mugugna

"Sarà Federica Adrià" dico spostandomi

"Ma che cazzo" mi dice scontento

"Lo sapevi, te l'avevo detto " lo prendo in giro

"Me stanno a girà i coglioni, vado a farmi na doccia"

"Ci vediamo dopo Adri" dico mentre mi aggiusto un po' i vestiti.

"Dammi un bacio prima"

Gli dò un bacio e correndo vado via.

Rosso fuoco, da sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora