Siamo già a febbraio e gli ultimi mesi, insieme alle vacanze, sono passati in men che non si dica.
Io e Greta abbiamo deciso di passare la vigilia di Natale con i ragazzi e il giorno di Natale con la mia famiglia mentre a Capodanno la vigilia con i ragazzi e il 1 Gennaio con la sua famiglia.
È stato strano rivedere sua madre Francesca e suo padre Tommaso anche perché pensavo fossero un po' arrabbiati con me.
Ad accoglierci è stata sua madre che non si è dimostrata per nulla rancorosa nei miei confronti ma quando siamo arrivati in sala da pranzo suo padre era seduto sul divano e ancora mi ricordo la sua frase"Adrià te sei ripreso? Te stavamo aspettando"
Non sapevo come interpretarla a dire il vero ma dopo le risate generali si è alzato ad abbracciarmi
"Me sei mancato Adrià, sei come un figlio per me lo sai"
Tommaso, nella mia relazione con Greta, è stata l'unica persona con la quale ho avuto un po' di difficoltà. Si sa che la figlia femmina per un padre è un tasto dolente, aggiungendo poi che Greta è anche figlia unica diciamo che ho fatto proprio tredici.
Ma poi, con il passare del tempo, mi ha aiutato a scegliere la mia prima macchina, è stato dalla mia parte quando avevo chiesto loro se io e Greta potessimo andare in vacanza insieme, è sempre venuto allo stadio con me e mio padre a vedere le partite della Roma e non si è mai perso una mia partita con la mia vecchia squadra di calcio quando avevo 18 anni.
Io e Greta abbiamo deciso di non farci un regalo a vicenda quest'anno ma in compenso abbiamo pensato sia arrivato il momento di ampliare la nostra famiglia e abbiamo preso una cagnolina, un labrador marroncino, che abbiamo deciso di chiamare Mila.
È stato difficile fare abituare Mila alla nostra casa ma pian piano ci stiamo riuscendo e devo ammettere che questa cagnolina ha reso la nostra vita bella da morire.
La vigilia di Capodanno l'abbiamo festeggiata a casa di Niccolò e Jacqueline e abbiamo portato con noi Mila, la quale insieme a Pisolo, non ha smesso di correre neanche un minuto. Abbiamo ballato e cantanto fino al mattino seguente e tra cibo, alcol, musica e scintille abbiamo passato una serata indimenticabile.
Vederli tutti lì a condividere la serata insieme mi ha fatto capire che anche se la vita di tutti sta scorrendo velocemente tra lavoro, la voglia di crearsi una propria famiglia, l'amore della propria vita e inseguire i propri sogni , noi potremmo contare sempre l'uno sull'altro.
Siamo la famiglia che ci siamo scelti e che malgrado le difficoltà proteggeremo con le unghie e con i denti.
Il nostro rientro a casa poi lasciamo perdere, una mattinata all'insegna dell'amore.
Ma ora arriviamo al dunque.
In questo momento sto riflettendo su come dire a Greta della proposta che mi è stata offerta da Clemente Zard, il managing director di Vivo Concerti.
Quest'offerta comprende il mio trasferimento a Milano della durata di almeno un anno per lavorare su un progetto di ampliazione dell'azienda di modo da poter offrire al pubblico un concerto più suggestivo e carico di emozioni.
Ho detto a Clemente che avrei voluto un po' di tempo per rifletterci anche perché io non voglio spostarmi da casa mia o da Greta.
Il ruolo che già ho all'interno dell'azienda mi permette di poter fare il mio lavoro da Roma anche se, molto raramente, vado a Milano per qualche riunione.Il problema ora sta che ho paura di una reazione negativa di Greta visto che ora conviviamo ma soprattutto mi spaventa quando saprà che questa proposta lavorativa mi è stata fatta già a Dicembre e mi è stato dato tempo di scelta fino a fine febbraio. Ora sono arrivato al momento in cui mi devo fare coraggio e devo comunicarglielo.
Lei arriverà a casa tra poco, sono già le 20:20.
Ho deciso di ordinare sushi, così in caso si freddi è sempre buono anche perché prevedo una lunga discussione.
Sono combattuto perché da un lato vorrei accettare in quanto mi converrebbe professionalmente . Avrei un altro ruolo all'interno dell'azienda e mi sentirei più soddisfatto a livello lavorativo.
Dall'altro lato non voglio lasciare Greta, la nostra casa, Mila, i miei amici e la mia famiglia.
So che non saremmo molto lontani e che anche a distanza potremmo comunque vederci e sentirci ma non è la stessa cosa...
So anche che lei non mi vieterebbe mai di andare, come io non lo farei con lei, ma so anche che ne soffrirebbe e io questo non voglio che accada."Ciao amore de mamma, sono a casa finalmente" dice a Mila "Damme un bacetto su"
Sorrido
La cagnolina impazzisce ogni volta che lei rientra dal lavoro, stravede per lei.
"Famme entrà però Mila, dopo ci facciamo le coccole"
Chiude la porta e posa le sue borse a terra. Viene verso di me e mi bacia
"Ei"
Ricambio il bacio desideroso di avere di più.
"Fermate Adrià, sto a morì de fame. Magari dopo" mi dice mentre mi scompiglia i capelli.
Non riesco a resisterle. Mi attrae come cammina, come si muove, come sposta i capelli, come si morde il labbro e potrei continuare all'infinito.
"Hai ragione amò, dai che mangiamo"
Lei va a lavarsi le mani e poi ci sediamo.
"Il sushi, bravo!!! Da quant'è che non lo mangiavo"
Non riesco a guardarla negli occhi perché il senso di colpa mia sta divorando.
Lei prova ad intavolare discorsi su discorsi ma io non riesco a fare finta di nulla, rispondo a monosillabi o con un cenno del capo.
"Adrià me vuoi dí che c'hai?"
"Niente Gré"
"Nun me prendere in giro, dimmi se ti sta a succede qualcosa. Parlane con me, te prego"
"Non è niente di che Greta davvero , non ti preoccupare"
"E allora cosa?"
"C'è una cosa che ti devo dire" dico avvicinando la mia sedia a lei che è ancora seduta al suo posto.
"Dimmi, sono qui"
Vorrei prendere tempo ma poi mi rendo conto che lei si merita di sapere, merita di conoscere la verità.
"Clemente mi ha offerto una nuova opportunità lavorativa"
"Bene Adrià, sono contenta" mi dice con un sorriso gigante sul volto.
"Anche io Gré" i miei occhi mi tradiscono perché non riesco a tenere lo sguardo fisso
"Non ti vedo contento invece"
"Non è quello" sospiro "É solo che il lavoro non è a Roma"
"E dove devi andà Adrià"
"A Milano"
SPAZIO AUTRICE:
Ciaooo♥️♥️
Un capitolo un po' di passaggio ma da qui inizierà un periodo non propriamente bello per i due protagonisti. Secondo voi Adriano partirà? Greta come reagirà?
Vi aspetto nei commenti e lasciate una stellina ⭐ se vi va
Al prossimo capitolo, un baciooo♥️♥️
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Rosso fuoco, da sempre
RomanceEsco di corsa da casa. Vedo la macchina di Niccolò in lontananza e già so che sarà incazzato con me per il troppo ritardo. Ah ma non mi sono presentata... Ciao a tutti sono Greta Mariani. Ho 26 anni e sono di Roma, nata e cresciuta a San Basilio. S...