22. Greta

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Lorenzo, uno dei fratelli di Niccolò, oggi si laurea in ingegneria informatica e tutti siamo stati invitati al pranzo di festeggiamento in suo onore.

Ci troviamo in una location elegante e con un panorama decisamente molto suggestivo.
I suoi addobbi sono tutti sul tema dell'azzurro e mentre li osservo  mi soffermo particolarmente sulla disposizione dei tavoli e sulla lista degli invitati.
Noto che sono stati inviati, oltre tutti noi,  anche la fidanzata Elisa, alcuni suoi parenti e la nuova fidanzata di suo fratello Valerio, Giorgia.

La ragazza in questione ci viene subito presentata da Valerio e se all'inizio mi ero promessa di non farmi influenzare delle mie sensazioni negative, come il solito mi sono dovuta ricredere.
Guarda tutti con uno sguardo di superiorità e ha quel ghigno impostato sul viso che mi verrebbe la voglia di strappargli direttamente con le mie mani.

Mi affianco a Niccolò

"Nun me piace quella Giorgia"

"Nun me lo dí , l'altra sera ha rotto le palle a me e a Jacqueline per i cani in casa. Ma saranno cazzi mia o no?" mi risponde

"Come fa Valerio a sopportarla? Io sarei scappata pe disperazione"

"L'amore è cieco bella mia"

"Cieco si ma che te diventi rincoglionito anche no"

E così dicendo ci accomodiamo rispettivamente ai nostri posti. Il festeggiato ha deciso di fare un tavolo ad U dove ognuno si può accomodare dove meglio preferisce.
Noi ci eravamo posizionati al centro insieme a Lorenzo, la sua famiglia ed Elisa mentre ai lati vi si erano seduti i parenti.

Il pranzo passa tranquillamente tra risate e del buon vino. Adriano è seduto affianco a me e non smette di parlare con la mamma di Niccolò mentre la mia mano, poggiata sul suo grembo, è intrecciata nelle sue.

"Allora Adrià, mi ha detto Niccolò che forse parti" gli domanda per l'appunto Anna, la mamma di Nic

"Sto cercando de trovà un modo pe riuscí a lavorà qua da Roma, vediamo che se po' fà"

Sospiro.

È passata una settimana da quando ne abbiamo discusso e io non ho mai più riaperto l'argomento, non ho né la voglia né tantomeno il desiderio di sapere già da ora la sua scelta.
Non voglio condizionarlo in alcun modo quindi mi farò decisamente i fatti miei.

"Ma quanti anni avete , se posso intromettermi?" chiede Giorgia ad Adriano

"A me e Greta stai dicendo?" risponde lui

"E si"

"26, quest'anno 27" rispondo questa volta io

"Ah" mi dice

"Cosa? Perché questa domanda?" già me sto ad alterà

"Io c'ho 24 anni ancora ma voi, alla vostra età, non ve volete fa' na famiglia?"

Sono completamente paralizzata e a questo punto interviene Adriano

"Chi te lo dice che noi non semo già na famiglia"

"Si ma io intendevo un matrimonio, figli" risponde lei

Io posso permettermi di dire qualsiasi cosa sulla mia relazione o di pensarla in egual modo, ma lei non deve assolutamente permettersi di giudicare. Anche se io avevo già esternato il suo stesso pensiero a Jacqueline, sentirselo dire in faccia da una persona che nemmeno conosco mi fa  incazzare come non mai.

"Perché noi non dovremmo volé na famiglia?" gli rispondo dopo un po' di silenzio.

"Eheh se Adriano se ne va tutto è più difficile, no? L'anno prossimo avresti 28 anni e per noi donne l'età è importante quando si è alla ricerca di un figlio, non so se sai"

Ma questa che vuole?

"Senti, io de lavoro faccio l'ostetrica e non ho bisogno della tua lezioncina né dei tuoi consigli. Per di più fidate che io e lui sappiamo decisamente molto bene come se fa' n'figlio." dico indicando Adri " In secondo luogo non ti permetto di giudicare né me né Adriano e tantomeno la nostra relazione. Come allargà la famiglia saranno cazzi nostri e tu statti al posto tuo, ti è chiaro?"

"Era solo un parare, ognuno è libero de fa ciò che vole"

"Esatto ma tu non sei libera de giudicà la vita mia, quindi qualora te viene dato il permesso per farlo vieni da me e me lo fai leggere prima, va bene? Ora scusateme ma devo andà a prendere aria."

Sento dei passi dietro di me e due braccia che mi stringono, conoscenti del fatto che sto piangendo. Mi accorgo ben presto che non è Adriano però, è Niccolò.

"Gli ho detto de non vení, se sta continuando a litigà con la strega" me dice

"Digli di lasciarla stare Niccolò"

"No, deve stà al posto suo. È bene che Cassiolino gliene dica quattro"

Inevitabilmente ridiamo.
Ci sediamo su un gradino fuori, lui si accende una sigaretta e c'è la dividiamo. Come i vecchi tempi.

"C'ha ragione lei Niccolò" dico dopo aver aspirato per bene il fumo

"Ma che stai a dí Gré"

"Io voglio na famiglia, voglio dei figli. Me sento pronta pe sta responsabilità, me sento pronta ad aggiunge n'altro colore nella vita mia. Sento la necessità de diventare mamma, de vivere la mia vita legata a un pischelletto solo mio."

Ho gli occhi pieni di lacrime e non riesco a reprimerle, non voglio reprimerle. Sono fragile e ho paura, ho solo voglia di gridare al mondo tutte le mie emozioni.

"È na cosa bellissima Gré, devi solo parlarne con Adriano. Te capirà anche se penso che anche lui vole un bambino con te. Secondo me dovete cercà de capí meglio la storia del lavoro suo e poi me fate diventà zio ogni volta che ve va." ghigna

"Voglio solo che lui rimanga con me. Ho quasi 27 anni e sono un adulta anche se me piace sentimme un po' ragazzina, lo ammetto. " dico ridendo

"Mi presento, sono io il bambino che contava le stelle" canticchia lui.

"Aspetta a cantà e sentimi n'attimo però!!! Stavo a dí che quindi non voglio fare i capricci ma voglio solo sta' con l'amore della vita mia, Mila e un bambino in giro per casa magari"

"Tu me voi fa piagne ma non ce la farai quindi andiamo de là su" mi dice abbracciandomi "Ce riuscirai, devi solo avere pazienza"

La giornata prosegue bene e Valerio si è scusato innumerevoli volte per il comportamento di Giorgia anche se non è colpa sua. Dobbiamo fare una bella chiacchierata.

Verso le 7 io e Adri decidiamo di tornare a casa e per tutto il viaggio in macchina non abbiamo parlato.
Siamo entrati in casa e io sono andata a bere un po' d'acqua mentre lui si è andato a fare la doccia. Appena ha finito vado a lavarmi io e dopo essermi messa il pigiama mi butto, letteralmente, tra le braccia di Adriano.

"Abbracciame forte Adri, te devo sentì vicino vicino"

"Ti amo Gré e desidero una famiglia con te, è chiaro? Tra una settimana Clemente mi farà sapere e poi sceglierò definitivamente cosa fare, la partenza è prevista per il 25 Febbraio. Non voglio che ce stai male e quindi non ne parleremo più fino a quando non avrò una scelta definitiva e poi per quello che ha detto oggi Gior..."

"Abbracciami Adrià, ho bisogno solo de questo. Ho bisogno de te".




SPAZIO AUTRICE:

Ciaoooo♥️♥️♥️
Antipatica Giorgia, no?
Greta matura sempre di più il pensiero di diventare mamma e io voglio cercare di descrivere al meglio le sue emozioni.
Ci vediamo al prossimo capitolo, in bacio♥️♥️♥️

Rosso fuoco, da sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora