24. Greta

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È il mese di Giugno e io ancora non sono incinta.

Sono tre mesi che ci stiamo provando ma ancora nulla e sinceramente non mi aspettavo di certo che ci volesse così tanto tempo.

Questi ultimi mesi sono stati belli intensi.

In quei giorni mille domande giravano nella mia testa senza che io riuscissi a darmi una risposta.
Un lunedì, con Adriano, abbiamo deciso di andare a fare una visita per accertarci che fosse tutto ok. Mi è stato detto che da ragazzina ho sofferto, molto probabilmente, di problemi ormonali e che essi ora vanno ad inficiare sul concepimento.

E chi cazzo lo sapeva?
Io sicuramente no

Ho chiamato mia madre ma anche lei era all'oscuro di ciò che riguardava i miei problemi ormonali. Mi ha rassicurata e ha consigliato a me e ad Adri di rilassarci per un po'.

Rilassarci però non è possibile visto che il nostro lavoro non ci permette di prendere ferie quando più ci aggrada.
Ma in realtà non voglio una vacanza, voglio solo tenere il mio cervello occupato e non pensare a nient'altro.

Con l'inizio dell'estate il mio umore non è migliorato, Adriano cerca in qualsiasi modo di distrarmi ma io so che ne sta soffrendo pure lui.

Una sera ne abbiamo parlato e lui mi ha ascoltata, abbiamo ragionato insieme, mi ha raccontato le sue paure e mi ha detto testuali parole:

"Amò, problemi ormonali o meno, ce provamo in continuazione tanto per noi un sacrificio non è. Quando arriverà sto pischelletto capiremo che avrà la testa dura come la sua mamma"

E non abbiamo aperto più il discorso, quando arriverà noi lo aspetteremo a braccia aperte.

Nel frattempo io rido, faccio la persona forte, mi diverto con i miei amici e non piango mai. Faccio finta che non stia soffrendo e vado avanti con la mia vita.

Ovviamente tutti si sono accorti che sto fingendo ma preferiscono non dirmelo in faccia per evitare di vedermi crollare definitivamente.

....

In questo momento sono seduta sul divano a casa di Niccolò perché mi ha chiesto di giudicare la sua scaletta per il tour imminente:

Stadi 2023....
La favola continua

Approvo tutto e sono contentissima che abbia anche inserito "Sul finale ".
Niccolò ha deciso di accontentare la richiesta di noi miserabili che gli cantavamo continuamente:

E sono sempre io che rovino tutto sul finale
Che allontano le persone
Ma poi da solo non ci riesco a stare
E poi d'inverno voglio indietro il mare
Ma poi d'estate non mi basta il sole
Tanto lo so che resta sempre uguale
Tu resti bella anche se mi fai male

La gridavamo ogni qualvolta eravamo con lui: sulle scale, a cena, al parcheggio, in macchina e fino a qualche settimana fa lo chiamavamo al cellulare cantandogli questa canzone.

Siamo pesanti, lo so.

"Che te ne pare piccolé?" mi chiede

"Stupenda Nic. Hai messo "Sul finale" alla fine" dico ridendo

"Me avete fatto uscì fuori de testa, ce credo"

"Ma va che esagerato"

Mi guarda male e io gli faccio la linguaccia

"Allora, come stai? mi domanda

"Verità o bugia?"

"Verità Gré"

Sospiro e lui mi si avvicina.
Ora siamo seduti sul divano, con le gambe incrociate, uno difronte all'altro.

"Male Niccolò, me sento sempre peggio"

"Ma perché Gré"

"Ho paura. Ho paura de restà sola pe tutta la vita, di un futuro vuoto o che Adriano se stanchi de me e che io non sia più abbastanza per lui. Ora ho paura pure del silenzio in ogni fottuta stanza de casa mia"

"Te capisco Gré, io e te abbiamo sempre avuto paura del futuro perché c'è spaventa." dopo un paio di secondi continua "Ora facciamo che dovemo dí tutte le cose che ci fanno paura così ce consoliamo come i vecchi tempi, te ricordi?"

"Me ricordo, certo. Io ho già iniziato quindi ora tocca a te, vai!"

"Ho paura de non poté vivere la mia vita come ho sempre voluto, ho paura de sentimme in gabbia, ho paura che n'amico mio un giorno non me risponda più"

Mi indica invitandomi silenziosamente a continuare.

"Ho paura del riflesso mio allo specchio perché ora te giuro che non me vedo Niccolò"

"Ho paura che la mia vita futura possa essere senza Jacqueline"

"Ho paura di dovermi cucinare da sola ed ho paura anche della mia vita senza nessun colore"

Stiamo piangendo a dirotto.

È questo il bello di parlare con Niccolò perché lui prova le stesse mie emozioni, perché è come se lui potesse accogliere i miei problemi e io i suoi.

Senza chiedere, senza disturbo.

"Ho paura de volere un figlio troppo presto e che io ancora non sia pronto oppure che decida de arrivà troppo tardi e che magari io sia diventato un'altra persona"

"Non c'è presto o tardi Niccolò. Un figlio te abita nel cuore, te regala solo gioie.
Tu vivi per lui e lui vivi di te.
Diventerà il centro del tuo mondo, come tu del suo, e potrai aiutarlo a capire le cose belle e quelle brutte della vita perché noi ce semo passati Niccolò. Tu sei pronto a diventare papà e sai perché? Perché che genitore si preoccuperebbe del figlio che ancora non ha nemmeno provato ad avere? Tu vali Niccolò, vali tanto"

"Anche tu Greta. Non devi avere paura, capito? Non devi avere paura , mai. Anche se ora te sembra tutto spento riuscirai a trovà tutti i colori che vuoi. Troveremo tutti i colori che vogliamo nella nostra vita e non saremo più soli"

Mi abbraccia forte

"Avrai un figlio Gré e sarà un miserabile proprio come sua mamma , suo papà e il suo zietto preferito." ridiamo "Verrà con noi al parcheggio e ce regalerà tante de quelle gioie che il cuore ce uscirà de fori"

"Magari giocherà al parcheggio con Mila e Pisolo. Magari correrà insieme a tuo figlio e noi correremo dietro di loro con la paura che se facciano male" gli dico.

"Magari piccolé. Ce vole tempo ma ce riuscirai, fidati di me"

"Non avremo più paura di un futuro vuoto quindi Niccolò?"

"No Greta, non avremo più paura di un futuro vuoto"


SPAZIO AUTRICE:

Sto piangendo a dirotto non so voi.
I capitoli si stanno facendo pesantini e sono sempre tutti dal punto di vista di Greta. Lo so, colpa mia e quindi vi annuncio che arriverà anche il pov di Adriano.
Lasciate un commento e una stellina ⭐ se vi va.
Al prossimo capitolo, un bacioooo♥️♥️♥️

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