Nadia ed Erika arrivarono a Messina la mattina del 18 aprile, dopo aver trascorso la notte precedente a Catania. Avevano deciso di fermarsi lungo il tragitto per riposare, ma la tensione che Nadia sentiva dentro di sé non l'aveva lasciata dormire. La sua mente era un turbine di pensieri. Non solo stava per rivedere Aura dopo tanto tempo, ma sapeva che da un momento all'altro avrebbe rivisto anche Giusy, e quel pensiero la rendeva nervosa, incerta.
Seduta nel taxi che le portava verso la villa di Floriana, dove si sarebbe tenuta la festa per il ritorno di Aura, Nadia osservava silenziosamente fuori dal finestrino. Le strade di Messina le erano familiari, ma a lei sembravano estranee dopo un mese all'estero. Ogni singolo dettaglio di quella città le ricordava momenti passati, ma oggi tutto aveva un sapore diverso, forse più amaro, forse più distante.
«Stai bene?» Erika la guardò con un misto di preoccupazione e affetto.
Nadia annuì lentamente, ma il suo sguardo tradiva la sua inquietudine: «Sono solo nervosa. Non so cosa aspettarmi».
«Nervosa per Aura o per... lei?» Erika era diretta, come sempre.
Nadia si voltò verso di lei con un sospiro: «Entrambe, credo. Ma soprattutto per Aura. Ho aspettato tanto di rivederla. E per quanto riguarda... lei... non lo so. Non so nemmeno cosa dirle».
Erika rimase in silenzio per un attimo, riflettendo: «Forse oggi non è il giorno per pensare a tutto questo. Oggi è il giorno di Aura. Rivedere Giusy sarà inevitabile, ma... prendi le cose come vengono».
Nadia sapeva che Erika aveva ragione, ma era difficile non pensare a Giusy. Dopo un mese di silenzio totale, il peso di ciò che era accaduto tra loro sembrava incombere su di lei come una montagna impossibile da scalare. E ora, sapere che Giusy sarebbe stata lì, nella stessa stanza, circondata dalle persone a cui tenevano entrambe, a quanto pare... era snervante.
Quando il taxi si fermò davanti alla villa, Nadia si sentì paralizzata per un momento. Guardò l'ingresso addobbato con palloncini rigorosamente azzurri e tutto le sembrò così allegro, così festoso. Eppure, dentro di lei c'era solo una tempesta di emozioni contrastanti.
«Andiamo?» Erika le diede una spinta leggera sul braccio, cercando di incoraggiarla.
Nadia annuì, inspirando profondamente prima di scendere dal taxi. «Sì, andiamo».
Il giardino della villa era già pieno di amici e familiari, tutti radunati per celebrare il ritorno di Aura. Le risate e le chiacchiere riempivano l'aria, mescolandosi con l'odore del cibo e il dolce profumo dei fiori primaverili. Mentre si avvicinavano all'ingresso, Nadia cercava di trovare un po' di calma interiore. Sapeva che questo era un giorno speciale per Aura e che non poteva permettersi di essere sopraffatta dai suoi sentimenti riguardo a Giusy.
Appena varcarono la soglia della villa, Aura le vide. Era seduta su un grande divano nel salone, circondata da alcuni amici, e il suo viso si illuminò immediatamente vedendo Nadia. Si alzò in piedi, con un po' di fatica ma con un sorriso radioso.
«Nad!» esclamò, allargando le braccia per accoglierla.
Lei, d'altro canto, senza pensarci due volte, corse verso di lei e l'abbracciò stretta, lasciandosi andare alle emozioni.
«Mi sei mancata così tanto» sussurrò Nadia, stringendola forte, come se non volesse mai lasciarla andare.
Aura ricambiò l'abbraccio con dolcezza, anche se con meno forza: «Anche tu. Non sai quanto».
Si separarono solo quando Erika si unì all'abbraccio, e poco dopo arrivarono Floriana e Federico per salutare anche loro. L'atmosfera era calda, accogliente, piena di affetto, e per un momento Nadia riuscì a dimenticare il suo disagio. Si lasciò trasportare dalle risate e dai racconti, immergendosi nella felicità collettiva per il ritorno di Aura.
STAI LEGGENDO
La voce della crisalide
RomanceRomanzo (L)GBT《In aggiornamento》 Nadia Orlandi e Giusy Ferrante. Un'insegnante e una cantante. Quindici anni di differenza. Nulla in comune. Avvertenze: temi forti. 1° #trailer (10/06/2024 - 06/08/2024 )