Solo l'ingresso di quella casa era decisamente enorme. Seguiva un vasto spazio aperto che doveva presumibilmente essere il salone con un enorme pianoforte al centro della scala. Sul fondo una larga scala divisa che finiva per ricongiungersi all'altezza del primo piano dove si intravedevano le scale.
Sulla sinistra un'immensa porta scorrevole di vetro separava il salone dalla cucina mentre la destra era tutta occupata da un divano bianco circolare con dinnanzi un tavolino di legno di quercia bianca.
Nonostante la grandezza della casa sembrava tutto così vuoto o forse sembrava tutto così vuoto proprio per via della grandezza della casa.
«Accomodatevi pure sul divano, vado a fare i caffè e torno all'istante»Le parole di Aldo furono frettolosamente rincorse da quelle di Nadia: «In realtà avrei necessità di usare il bagno se possibile»
Aldo si guardò un attimo attorno: «Oh, sì. Certo. Solo che il bagno al piano terra è momentaneamente fuori uso perché stiamo facendo dei lavori. Dovresti salire la scala sinistra e nella prima porta del corridoio troverai un altro bagno»
L'ingegnere tentò di essere scrupoloso nelle indicazioni e si aiutò con alcune indicazioni gestuali. Nadia abbozzò un sorriso e ringraziando iniziò a dirigersi verso la scala.
Il piano superiore era una sorta di soppalco balconato che si affacciava sull'enorme sala del piano terra e dava una perfetta visuale del pianoforte. Una volta salite le scale, sulla parete che divideva i corridoi di destra e sinistra c'era una porta a due ante. Nadia si incamminò verso il corridoio indicato è diede uno sguardo generale notando la presenza ci cinque stanze per lato. La ragazza ripensò alle parole dell'ingegnere: aveva detto la prima porta del corridoio ma quale? Sinistra o destra? Forse sinistra. Decise di provare e si diresse velocemente verso la porta apprendola di soppiatto e sbattendo contro qualcuno entrando.Mentre si ricomponeva dal piccolo impatto abbassò gli occhi sulla figura davanti a lei e vide due occhi grandi e scuri che la fissavano curiosi e stupiti.
Aveva dei capelli neri, mossi, raccolti in uno chignon fatto male con alcune ciocche che in atto di ribellione le ricadevano sulle spalle. Le labbra carnose e rosate, semiaperte quasi a voler dire qualcosa non dissero nulla ma Nadia forse si soffermò più del dovuto a guardarle. Poi ritornò sui suoi occhi e finalmente prense parola: «Tu saresti?»
La donna davanti a lei spalancò gli occhi con sorpresa e dopo un attimo di titubanza rispose con un'ulteriore domanda: «Uhm, tu non mi conosci?»
Poi dopo una breve pausa fece un passo indietro per allontanarsi e continuò: «e poi scusami, sei in casa mia e stavi entrando nella mia camera. Forse questa domanda te la dovrei fare io».
Nadia chiuse gli occhi sorridendo in segno di resa: «Giusto. Ehm, io cercavo il bagno».
«La porta di fronte... ma tu continui a non dirmi chi sei».
La ragazza di fronte sembrava come incantata e per rispondere dovette prendere un bel respiro, un po' come quando trattieni in fiato e vai sott'acqua per poi tornare in superficie a cercare di riprendere tutta l'aria che i polmoni possono contenere.
«Nadia».
«Nadia» Giusy ripetè il suo nome come a sussurrarlo, come a imprimerlo nella mente nel modo in cui si ripetono le cose importanti per non dimenticarle, per non cancellarle mai dalla memoria.
Un silenzio imbarazzante si impradronì del momento, soprattutto nell'istante in cui la Orlandi si rese conto che nonostante il passo indietro dell'altra, continuavano ugualmente ad essere troppo vicine e la donna davanti a lei decisamente rientrava nei suoi gusti. E forse quel pensiero era un po' troppo... forse era anche strano. Si era lasciata da poco e guardava in uno strano modo una donna sposata. Portava un maglione blu con una scollatura a V sul seno e lei guardava troppo la sua scollatura. Le sue forme avrebbero fatto impazzire chiunque avesse in briciolo di sanità mentale. Guardava troppo le labbra di una donna sposata. Guardava un po' troppo da vicino le labbra di Giusy Ferrante. E non appena se ne rese conto fu l'attimo in cui decise di sbilanciare la situazione. In che modo lo capiremo molto presto.

STAI LEGGENDO
La voce della crisalide
RomanceRomanzo (L)GBT《In aggiornamento》 Nadia Orlandi e Giusy Ferrante. Un'insegnante e una cantante. Quindici anni di differenza. Nulla in comune. Avvertenze: temi forti. 1° #trailer (10/06/2024 - 06/08/2024 )