La voce della crisalide

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Contenuti sessuali espliciti

Il mattino successivo arrivò lentamente, come se il sole avesse dovuto farsi strada tra le sabbie dorate del deserto per raggiungere il piccolo villaggio di bungalow. I primi raggi sollevarono una leggera nebbia tra le dune, creando un'atmosfera quasi mistica, e il cinguettio degli uccelli risvegliava pian piano la vita del congresso.

Nadia si svegliò, ancora un po' intorpidita dal sonno. Si era addormentata tardi, stanca dopo aver completato i suoi articoli, ma la luce naturale che entrava attraverso la piccola finestra triangolare del bungalow la chiamava fuori dal letto. Si stiracchiò, ancora immersa nei pensieri della notte precedente, specialmente nel ricordo di Giusy addormentata, e di quel momento in cui avrebbe voluto fermare il tempo e restare lì con lei.

Si alzò lentamente, si vestì con abiti leggeri ma pratici, consapevole che la giornata sarebbe stata lunga e intensa. Il programma del congresso era fitto e richiedeva la sua completa attenzione. Prima di uscire, diede un'occhiata al suo telefono, trovando un messaggio di Bea, che le scriveva che si era svegliata presto e che sarebbe stata con le sue nuove amiche per tutto il giorno. Nadia sorrise al pensiero di quanto velocemente Bea si fosse adattata a quel nuovo ambiente.

Uscendo dal bungalow, l'aria del deserto le diede una leggera scossa, fresca e asciutta, ma energizzante. Mentre camminava verso il tendone principale, Nadia non poteva fare a meno di pensare a Giusy. Si chiese se si fosse svegliata, se fosse ancora arrabbiata o triste per quanto accaduto la sera precedente. Decise che, dopo la prima parte del congresso, sarebbe andata a cercarla per parlare.

Arrivata al tendone, l'atmosfera era già vivace. I partecipanti al congresso stavano prendendo posto, alcuni chiacchieravano tra di loro, altri stavano già esaminando gli orari delle sessioni della giornata. Nadia fu accolta con i soliti sorrisi e strette di mano, ma notò che lo sguardo di molti sembrava particolarmente concentrato su di lei quella mattina, come se attendessero con trepidazione il suo intervento. Sentiva il peso della responsabilità sulle spalle, ma era abituata a quel tipo di attenzione, la accettava con calma e professionalità.

Nel frattempo, Giusy si svegliò con una leggera emicrania, frutto del troppo alcol bevuto la sera prima. Per un attimo si sentì confusa, cercando di capire dove fosse, ma subito il ricordo della notte precedente, della discussione con Nadia e della sensazione di vuoto, la colpì. Si sedette sul letto, massaggiandosi le tempie, mentre cercava di fare chiarezza nella sua mente. Non era arrabbiata, forse più delusa, e un po' vergognosa per come si era comportata. Eppure, quel pensiero di Nadia e Milena insieme, anche se per motivi professionali, continuava a tormentarla.

Decise di alzarsi, fare una doccia fredda e prepararsi per la giornata. Non avrebbe permesso a quella sensazione di rovinare l'esperienza del congresso, o peggio, il suo rapporto con Nadia.

Quando uscì dal bungalow, il sole era già alto e il caldo del deserto cominciava a farsi sentire. Camminò lentamente verso il tendone principale, dove sapeva che sarebbe stata Nadia, cercando di ritrovare un po' di serenità. Lungo il percorso incrociò alcuni partecipanti al congresso che la salutarono calorosamente. Nonostante il malessere interiore, il loro affetto le fece piacere e la aiutò a rilassarsi un po'.

Nel frattempo, il congresso era iniziato. Nel tendone principale, gli illustri relatori prendevano posto uno dopo l'altro, discutendo di argomenti complessi e affascinanti, legati alla cultura antica, alle nuove scoperte archeologiche, e alle teorie sull'evoluzione della civiltà umana. Nadia era immersa nella conversazione, analizzando ogni parola, ogni argomento con l'intensità che la caratterizzava. Discutevano di nuovi ritrovamenti vicino a Luxor, di antichi testi che potevano riscrivere parte della storia egizia come la conosciamo, e di come le nuove tecnologie stessero cambiando il modo di interpretare il passato.