La festa per il compleanno di Katharina era in pieno svolgimento, e la casa era un tripudio di colori e di risate. Luci soffuse danzavano sulle pareti, mentre la musica vibrava nell'aria, creando un'atmosfera festosa e avvolgente. Katharina si muoveva tra gli ospiti con un sorriso che illuminava il suo volto, rendendola ancora più bella e radiosa. Ogni volta che la guardavo, il mio cuore si scioglieva un po' di più. Era il suo giorno, e volevo che fosse perfetto.
Gli amici e i colleghi erano avvolti dall'atmosfera divertita che contribuivano a creare, mentre io preparavo una sorpresa speciale per Katharina.
Avevo meditato a lungo su quel passo ed ero deciso più che mai a compierlo.
Era un passo importante e volevo farlo nel modo giusto.
Feci un cenno ad Abel che scomparve dal radar per andare a prendere la torta, Katharina era stata categorica circa le candeline, non le voleva, peccato che fossi uno stronzo patentato. Sorrisi quando le luci si abbassarono e la torta con precisamente trentuno candeline fece la sua comparsa insieme a un Abel ghignante.
Non appena Katharina realizzò che avevamo fatto di testa nostra, mi scoccò un'occhiata a metà tra il divertito e l'esasperato. Di risposta, le mandai un bacio volante, era bellissima con quel sorriso imbarazzato ma felice che le campeggiava in volto. Intorno a lei, tutti cominciarono a intonare la canzoncina di auguri mentre Abel poggiava la torta davanti a lei e le dava un bacio sulla guancia, mormorando qualcosa che non riuscii a capire dal labbiale. Katharina, di rimando, scandì un vi odio che fece guagnazzare Abel e ridacchiare me.
«Vai da lei, idiota.» Mi disse a sorpresa Marika, concentrato com'ero sulla mia ragazza, non l'avevo sentita avvicinarsi.
«Più tardi.» Replicai affondando una mano nella tasca dei pantaloni e toccando il piccolo oggetto che custodivo gelosamente.
La canzoncina finì e Katharina venne incoraggiata da tutti a soffiare, lo fece con le guance arrossate dall'essere così al centro dell'attenzione e mi cercò con lo sguardo. C'era qualcosa di speciale nel modo in cui i suoi occhi stavano brillando e, vedere quella scintilla, fece gonfiare il mio cuore di emozione.
Resistetti ancora un'intera ora, prima di chinarmi a sussurrarle:
«Vieni con me?»
Lasciò che la guidassi fuori dal locale, nell'aria fredda di fine gennaio, lì mi presi un momento per ammirarne il volto sereno. Era bellissima e io ne ero follemente innamorato.
«Ho qualcosa in faccia?» Chiese strofinandosi il naso per togliere qualcosa che, tuttavia, non c'era. Quella domanda mi fece scoppiare a ridere e guadagnare un'occhiataccia giocosa da parte sua.
«Da quando sei entrata nella mia vita, tutto è cambiato. Ogni giorno con te è un'avventura, e vorrei che questa avventura continuasse. Voglio che tu venga a vivere con me.» Dissi chinandomi verso di lei e parlando a bassa voce, quasi in un sussurro, con il cuore che rischiava di uscire dal petto. Tirai fuori l'oggetto che avevo custodito con tanta cura per tutta la sera, un piccolo portachiavi a forma di nota musicale con due chiavi nell'anello di metallo. «Mi piacerebbe condividere con te uno spazio, oltre che la vita di tutti i giorni.»
Le mie parole rimasero sospese nell'aria e il silenzio che seguì non fece che amplificare la mia ansia. Katharina mi guardò con un misto di sorpresa e felicità, ma il dubbio era giunto insieme alle altre due emozioni.
«Nik, questa è una proposta enorme.»
«Lo so, e non voglio che ti senta sotto pressione. Ci ho pensato a lungo e sono sicuro di quello che ti sto chiedendo.» Feci per aggiungere altro, ma lei, con un'espressione seria che temetti essere foriera di una risposta negativa, mi precedette.
«Non voglio perderti.» Confessò con una vulnerabilità che, se fossero stati presenti altri, non avrebbe mostrato. «Ma ho bisogno di tempo per riflettere. È un cambiamento importante.»
«Katharina, non vado da nessuna parte.» Risposi spingendola un po' più vicina a me, le accarezzai una guancia prima di aggiungere: «Se anche decidessi di non venire a vivere con me, non cambierebbe nulla. Ti amo, Kat, e non sarà il vivere in case diverse a rendere meno importante questo sentimento.»
Katharina si aprì in un sorriso dolce e piantò i suoi meravigliosi occhi color giada nei miei.
«Ti amo anche io, Nik, anche se non ti merito.»
«Scherzi, vero? Tu...»
Non finii mai quella frase perché Katharina mi baciò con un trasporto che mi fece battere il cuore a una velocità folle e lì, in quel momento, mi resi conto che non desideravo nulla più di quello che già avevo.
Quando ci staccammo, Katharina mi rivolse un sorriso genuino.
«Conquistarti è stato una sfida meravigliosa e bellissima, Nik, abbiamo due caratteri che ci porteranno a discutere spesso, ma non vorrei nessun altro al mio fianco per affrontare ogni tempesta. Sei la mia scelta, la mia follia preferita. Voglio continuare a litigare con te, ridere con te e amarti anche nei giorni più complicati, perché con te anche il caos ha un senso.»
La osservai in silenzio, lei era lì, a pochi passi, con quegli occhi che mi sfidavano e mi rassicuravano al tempo stesso, ogni parola appena pronunciata sapeva di promessa destinata a essere mantenuta. Una promessa di giorni caotici e serate tranquille, di risate e discussioni, di una vita condivisa senza riserve.
Sorrisi, perché sapevo che non sarebbe stato sempre facile, ma, guardandola in quell'istante, compresi una cosa con una certezza disarmante: qualsiasi cosa ci attendesse da domani, qualsiasi difficoltà avremmo dovuto affrontare, lei era pronta ad accoglierla insieme a me.
E questo era tutto ciò di cui avevo bisogno.
Le presi la mano, intrecciando le dita alle sue, e senza distogliere lo sguardo mormorai piano, come se stessi confidando un segreto:
«Sei l'unica scelta che rifarei mille volte, anche sapendo che dovrei lottare ogni giorno per tenerti con me.»
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Armonia di sogni e speranze
Literatura FemininaMAYER BROTHERS TRILOGY #1 Quando lo storico fondatore della Mayer Advertising Society va in pensione, per Katharina si apre un nuovo, turbolento, capitolo. L'incontro con il nuovo capo è disastroso, i due cominciano il loro rapporto lavorativo con u...