HA UN DEBOLE PER L'IMPREVISTO

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Un pomeriggio di tardo novembre, il sole filtra appena tra le pesanti tende di velluto del salone principale del mio palazzo. L'atmosfera è carica di tensione, ma c'è anche un'energia strana, come se ogni presente fosse inconsapevolmente pronto per ciò che sta per accadere.

Pietro è qui, per la prima volta al cospetto della mia famiglia, con il portamento di un uomo semplice ma dignitoso. Indossa un abito scuro, modesto ma curato, e i suoi occhi tradiscono un misto di nervosismo e determinazione. Mia madre, la contessa, lo osserva con uno sguardo acuto, che sembra volerlo penetrare fino in fondo.

"Allora," dice lei, rompendo il silenzio con un tono regale, "ecco l'uomo che ha catturato il cuore della mia Amalia. Non posso dire di essere sorpresa. Mia figlia ha sempre avuto un debole per l'imprevisto."

Pietro fa un passo avanti, il viso illuminato da una calma risoluta. "Signora contessa," inizia, la voce ferma, "non pretendo di essere ciò che desiderate per vostra figlia, ma vi assicuro che il mio amore per lei è sincero e che farei qualsiasi cosa per renderla felice."

La contessa alza un sopracciglio, colpita dall'audacia di quell'uomo. "Qualsiasi cosa, dite? Vedremo se le vostre azioni saranno all'altezza delle vostre parole. Questa casa non è abituata a compromessi, e io meno di tutti."

Amalia, seduta accanto a me, stringe la mano di Pietro, il gesto discreto ma carico di significato. "Madre, Pietro non è un compromesso. È una scelta. Una scelta che ho fatto con il cuore e con la mente."

Intervengo, sentendo il peso della responsabilità. "Pietro," dico, rivolgendo la mia attenzione a lui, "se desiderate sposare Amalia, avete bisogno del mio consenso. Non voglio che vi sentiate oppresso da questa situazione."

Pietro annuisce, il suo sguardo è serio. "Signor Alessandro, non pretendo di mettere in discussione la vostra autorità. Ma voglio che sappiate che il mio amore per Amalia è autentico. Sono pronto a lottare per lei, a dimostrare che posso essere un buon marito."

"È vero," dico con fermezza. "In teoria, il consenso al matrimonio sarebbe di competenza del conte padre, ma da tempo ho preso le redini della casa. Amalia merita un marito che la rispetti e la protegga."

"Capisco," risponde Pietro, la voce ferma e determinata. "E sono pronto. Non posso promettervi ricchezze o titoli, ma posso promettere lealtà e amore. Farò tutto il possibile per garantire la felicità di Amalia."

La contessa madre scruta Pietro a lungo, un sorriso enigmatico che si forma sulle sue labbra. "Bene," dice con un tono che non tradisce nulla, "avete almeno la decenza di conoscere le buone maniere. Non è molto, ma è un inizio."

A questo punto, Pietro si accorge del legame speciale tra me e Michael, e un'espressione di comprensione attraversa il suo volto. "E riguardo alle amicizie di vostro fratello, non sono di disturbo, spero?" chiede, un po' titubante.

La contessa madre risponde prontamente, con un tono che sa di sarcasmo ma anche di affetto. "Spero che le amicizie di mio figlio non siano di vostro disagio! Le relazioni familiari sono complesse e a volte, come vedrete, possono essere anche vantaggiose."

Pietro, sorpreso, si riprende rapidamente. "No, signora, non è affatto un disagio. Anzi, penso che la diversità delle relazioni possa solo arricchire le nostre vite."

La tensione nella stanza si fa palpabile. "Allora, Pietro," dico, "vi do il mio consenso. Spero che siate pronto a mantenere le promesse che state facendo oggi. Amalia merita un uomo che la rispetti e la protegga."

"Grazie, Alessandro," risponde Pietro, visibilmente sollevato. "Farò del mio meglio."

La contessa madre, con un tono più serio, aggiunge: "E per quanto riguarda il figlio che Amalia porta in grembo... sarà nobile. Ho tempo per lavorarci!"

Le parole della contessa risuonano nella stanza, e vedo lo stupore dipingersi sul volto di Pietro. "Figlio?" ripete incredulo, gli occhi spalancati. "Non ne ero a conoscenza."

Amalia, arrossendo, abbassa lo sguardo. "Madre, non avevo avuto modo di dirglielo..."

Con un permesso di Alessandro, Pietro si avvicina ad Amalia, la guarda con dolcezza e, dopo aver chiesto il consenso con un gesto, la abbraccia e la bacia sulla fronte, un gesto carico di affetto e protezione. "Ora so perché siete così preziosa per me," dice, la voce colma di emozione. "Prometto di prendermi cura di voi, di entrambi."

Michael, che aveva ascoltato in silenzio, si avvicina a noi. "Non dimenticate mai che la felicità è un potere di cui pochi sono capaci. Dobbiamo difenderla, anche quando le circostanze sembrano avverse."

Annuisco, sentendo il peso delle parole di Michael. "Insieme, possiamo affrontare qualsiasi sfida. Ma dobbiamo essere pronti a sacrificare qualcosa per il bene di tutti."

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