Il tempo scorre inesorabile, come un vento tempestoso che spettina il mio viso; oggi è il mio compleanno e domani sarà quello di Michael. Abbiamo deciso di festeggiarlo insieme proprio oggi, in questa tenuta di famiglia settecentesca a Racconigi, un luogo che sembra racchiudere l'essenza della nobiltà e delle sue magie. Il parco, che confina con la Reggia, è un teatro di ricordi, ogni radura e sentiero raccontano storie di un futuro lontano ma vivido. Era il 1925, e qui ho vissuto momenti meravigliosi, circondato da cigni che inneggiano all'amore, mentre il presente si fa incerto in tutta Italia e il mio pensiero spensierato corre alla mia infanzia con la tata.
"Che pensi?" mi chiede Michael, sorprendendomi con un bacio, mentre i servitori si affaccendano per l'arrivo degli ospiti. "A quanto ero sognatore da piccolo!"
"E ora non lo sei più?" ribatte, sorridendo.
"Abbiamo vissuto più di altri, noi due. Siamo due sognatori intrappolati fra le epoche, mio adorato, anche se quel ciondolo non brilla più. Ma credo sia un bene: abbiamo bisogno di fermarci e di stupirci! Ti amo!"
"E per tua madre? Hai deciso?
Ti amerò qualunque cosa tu abbia in mente," risponde con sincerità.
"Ha deciso il Re, come sempre. E la sua predisposizione agli intrighi le serve per la Causa e la vuole a Torino. Come vedi, amore mio, è tutta una farsa, ma se ci lasciano stare insieme..."
La conversazione viene interrotta dall'arrivo degli invitati, e l'atmosfera si anima. I familiari entrano, figure che danzano in una serata di gala. Amalia si presenta con Pietro, il suo affascinante marito, il nuovo marchese di Francia, il viso radioso e il piccolo Alessandro fra le braccia, che sorride con quegli occhi blu. Al loro seguito, la cugina marchesa di Cuneo e mio fratello, il Duca di Savoia, si muovono con grazia, abbigliati in eleganti vesti che riflettono i colori regali del loro lignaggio. La marchesa di Cuneo avanza con un portamento regale, mentre i suoi sguardi attenti rivelano l'importanza del momento.
"Mio fratello," dico a Michael, "è qui in rappresentanza del Re."
Il mio sguardo si sposta su una giovanissima fanciulla accanto a loro, una visione di bellezza in un abito di seta blu ornato da pietre scintillanti. La sua capigliatura stravagante incornicia un volto delicato e un sorriso però spento, che sembra promettere segreti e avventure.
"Chi è?" chiede Michael, curioso.
"È la giovanissima contessa Oldoini," rispondo, un velo di intrigante mistero nella mia voce. "Credo che la stiano preparando per la Corte; avranno sicuramente dei piani per lei e per noi."
Mia sorella, Amalia, si avvicina con un sorriso. "Che evento meraviglioso, non trovi?" dice, stringendo la mano di Pietro. "Grazie, grazie di tutto." La signora Belladonna, elegante e misteriosa, si fa spazio tra la folla e prende la parola.
"Vostra grazia," dice, "vostra madre ci osserva, e mi piacerebbe evitarla oggi. Sarò distante, ma vicino a voi due. E grazie di avermi offerto la casetta accanto alla vostra dimora." Poi, si gira e accarezza il viso di mio fratello. "Voi tre non fatevi ingannare da altri, siete tre anime buone; sorreggetevi sempre!"
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HO DETTO AMORE - Il ciondolo segreto -
RomanceTorino, 1850. Alessandro e Michael, due giovani di mondi opposti, sono legati da un amore proibito. Alessandro, un nobile ribelle dell'aristocrazia sotto il regno di Vittorio Emanuele II e le riforme di Cavour, nasconde il suo amore per Michael, un...