Siamo qui, immersi nella bellezza senza tempo dei boschi di Saluzzo, dove il silenzio sembra abbracciare i nostri pensieri e il freddo pungente è addolcito dal sole invernale. Il mondo esterno svanisce, lasciando solo noi quattro: Amalia, Pietro, Michael e me. Ma oggi, più che mai, è Michael ad avere tutta la mia attenzione.
Passeggiamo tra gli alberi, i rami nudi sopra di noi intrecciati come una cattedrale naturale. Michael cammina davanti a me, la sua figura avvolta in un mantello scuro che contrasta con la luce dorata che filtra attraverso le fronde. Non riesco a distogliere lo sguardo da lui. Ogni suo gesto, ogni sguardo, mi cattura come se fosse la prima volta. Mi volto a controllare Amalia e Pietro: sono poco distanti, persi nella loro complicità. Questo mi dà il coraggio di fermarmi, di chiamarlo. "Michael."
Si volta, e il suo sguardo interrogativo si addolcisce in un sorriso che illumina il suo viso. Senza dire nulla, prendo la sua mano, le nostre dita che si intrecciano, creando un legame palpabile, e lo conduco fuori dal sentiero, verso una radura nascosta che ho notato poco prima. Il terreno è morbido, coperto di foglie cadute. Ci sediamo, e per un momento, tutto sembra congelarsi intorno a noi.
Michael mi osserva con quella sua intensità che mi fa sentire completamente visto, come se potesse scrutare l'anima. "Alessandro," dice piano, il suo tono carico di emozione, "non pensi mai a quanto sia fragile tutto questo?"
"Fragile?" scuoto la testa, cercando le parole giuste. "Michael, ciò che provo per te non è fragile. È la cosa più solida che io abbia mai conosciuto. Qui, lontano dalle corti e dai doveri, siamo solo noi. E questo basta."
Il suo sorriso è un misto di sollievo e malinconia, un riflesso di sentimenti che entrambi conosciamo bene. Mi avvicino, le mie mani che accarezzano il suo viso, sentendo il calore della sua pelle sotto le mie dita. La freschezza dell'aria si mescola con il calore del nostro legame. Senza esitare, premo le labbra sulle sue. È un bacio lento, avvolgente, privo di urgenza, come se il tempo si fosse fermato per noi. Le nostre labbra si sfiorano con dolcezza, e sento il battito del suo cuore che si sincronizza con il mio.
Quando ci separiamo, il respiro di entrambi è affannoso, carico di un'intensità che si fa palpabile. Michael posa la fronte sulla mia, i suoi occhi cercano i miei. "Qui, Alessandro, mi sento libero. Con te, mi sento libero."
"È così che dovrebbe essere sempre," rispondo, stringendolo più vicino. Le mie mani scivolano lungo la sua schiena, esplorando la pelle calda e morbida, mentre un fremito percorre i nostri corpi. Ogni carezza è una nota in una melodia silenziosa, un'intimità che esplode in un gioco di emozioni. Le mie dita tracciano sentieri delicati sulla sua pelle, e ogni tocco sembra accendere una scintilla, un gemito di bellezza che risuona tra noi.
"Sei tutto ciò che desidero," sussurro, la mia voce un filo di vento che danza tra le fronde. Michael chiude gli occhi, e un sorriso sereno si diffonde sul suo viso, come se le mie parole fossero un incantesimo.
Le nostre labbra si ricompongono in un altro bacio, questa volta più profondo, più intenso. Le nostre bocche si cercano, si trovano, si fondono in un abbraccio di passione e dolcezza. Ogni movimento è un'esplosione di sensazioni, un incontro di anime che si riconoscono. Le nostre mani scorrono l'una nell'altra, esplorando ogni curva, ogni linea, mentre il mondo esterno svanisce completamente.
Rimaniamo così, abbracciati, avvolti in un'intimità che nutre le nostre anime. Mentre il sole inizia a calare, tingendo il cielo di un rosa tenue, ci lasciamo travolgere dalle emozioni, dai sussurri che sfuggono dalle nostre labbra come gemiti di bellezza e profondità.
In lontananza, sento le risate di Amalia e Pietro che si rincorrono come bambini, un suono che risuona di gioia e spensieratezza. Per un attimo, il mondo sembra perfetto.
Mentre torniamo verso la villa, le dita di Michael intrecciate alle mie, mi rendo conto di quanto sia prezioso tutto questo. Ogni passo che facciamo insieme è un promemoria della nostra connessione, della forza del nostro legame. Non so cosa ci riservi il futuro, ma oggi non voglio pensarci. Oggi siamo liberi, e questo basta.
La luce del tramonto avvolge tutto in un abbraccio dorato, e mentre guardo Michael, capisco che il nostro amore è un rifugio, un calore che ci avvolge e ci protegge. È un amore che trascende le circostanze, che fiorisce anche nei momenti più difficili. E in questo momento, mentre camminiamo mano nella mano, sento che nulla potrà mai separarci.
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HO DETTO AMORE - Il ciondolo segreto -
RomanceTorino, 1850. Alessandro e Michael, due giovani di mondi opposti, sono legati da un amore proibito. Alessandro, un nobile ribelle dell'aristocrazia sotto il regno di Vittorio Emanuele II e le riforme di Cavour, nasconde il suo amore per Michael, un...