PERSUASIONE

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«Le piaceva preservare la distinzione del rango, e nessuno osava sfidare la sua autorità.»

Lady Catherine, Orgoglio e Pregiudizio.



**Palazzo Crueppet, 1850


Un rumore sordo riempie la stanza, seguito dal ticchettio regolare di un orologio antico. L'orologio del mio bisnonno, il Conte De Gatte.

Mi rigiro nel letto, ancora immerso nel torpore del sonno, ma qualcosa non torna. Il cuscino è più rigido di come lo ricordavo, le lenzuola hanno il profumo intenso della lavanda, come quando ero bambino. Un vento freddo penetra nella stanza da una finestra socchiusa, e il rumore lontano degli zoccoli dei cavalli sul selciato mi fa sgranare gli occhi.

Non dovrei sentire cavalli.

Mi tiro su a sedere, confuso, il cuore che batte forte. Il fuoco nel camino si è spento, lasciando una lieve scia di fumo che aleggia nell'aria. Non è la camera della foresteria di Racconigi.

Non è il 1925.

La mia mente si rifiuta di accettarlo. L'ultima cosa che ricordo è Michael tra le mie braccia, il bagliore del ciondolo sul suo petto, il calore del camino e la sicurezza della sua voce che mi sussurrava di dormire. Ma ora siamo qui. Nel passato. 

Bussano alla porta. Una voce familiare.

«Vostra Grazia... mi spiace, non sapevo...»

Mi stropiccio gli occhi e lo vedo. Francesco.

Il mio cameriere. Il mio cameriere del 1850.

«Francesco... che ci fai qui?»

Lui abbassa lo sguardo, imbarazzato, poi si volta verso Michael che sta ancora dormendo accanto a me.

Mi irrigidisco. Se Francesco è qui... se siamo qui... significa che...

«Puoi andare, Francesco,» dico rapidamente, il tono più duro del previsto. Non posso fargli vedere la mia esitazione. «Non dire nulla di quello che hai visto. Tu qui non ci sei stato.»

Il ragazzo annuisce e scompare oltre la porta.

Mi giro verso Michael e lo scuoto leggermente.

«Michael, svegliati.»

Lui mugugna qualcosa e si rigira tra le coperte.

«Michael, maledizione, svegliati!»

Si tira su a sedere, confuso. Mi osserva, poi guarda la stanza intorno.

«Ale... che diavolo...?»

Lo vedo impallidire mentre la sua mente processa quello che sto realizzando anche io. La tappezzeria è diversa, i mobili non sono quelli moderni della foresteria, la finestra non affaccia sul giardino di Racconigi ma sulla strada cittadina.

HO DETTO AMORE  - Il ciondolo segreto -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora