Su una cosa Ian e Mickey erano completamente diversi: mentre il primo era in grado di dormire per ore e ore e considerava il sonno quasi un rituale sacro, il secondo era totalmente incapace di riposare per più di 5 ore a notte.
Spesso, quando Ian restava da lui la sera, Mickey si chiedeva come fosse possibile che una persona potesse dormire per così tanto tempo, mantenendo sempre la stessa posizione e non svegliandosi nemmeno con le cannonate.
Più se lo chiedeva e più si infastidiva al pensiero che lui non ne era in grado.
Mickey aveva da sempre dormito poco, principalmente perchè era perseguitato da incubi che non era in grado di spiegarsi. Inoltre, avendo il sonno leggero, non era affatto facile riuscire a passare una nottata decente con il casino onnipresente a casa Milkovich.
Con Terry di nuovo in carcere la situazione sembrava essere migliorata, anche grazie al fatto che da un paio di mesi Ian era tornato a stare da lui, ma da circa una settimana tutto era ritornato ai catastrofici livelli precendenti.
All'inizio Ian cercava di restare sveglio con lui, per non fargli passare la nottata con gli occhi sbarrati a fissare il buio, ma era chiaro che non sarebbe mai stato in grado di rinunciare alle sue 9 ore di sonno, indipendentemente da quanto ci provasse.
Mickey si era dovuto quindi inventare dei passatempi notturni: giochi con la Wii, maratona di telefilm, una volta aveva persino suonato la chitarra senza che Ian se ne accorgesse.
Quella notte si alzò per andare in bagno, sperando che fossero già le cinque o sei del mattino.
Quando tornò in camera di accorse che Ian non era ancora tornato a casa dal club, quindi non erano nemmeno le 3.
Sbuffò, lanciando con disprezzo il cuscino lontano dal letto, prese una sigaretta e l'ultima lattina di birra dal frigo e si piazzò sul divano.
Meno di dieci minuti dopo Ian gli mandò un messaggio:- Appena finito. Vado a casa da Fiona, ci vediamo domani in mattinata :)
Seguito da un'altro subito dopo:
- Dimmi che non sei ancora sveglio!?
Mickey sbuffò un vaffanculo e rispose subito:
- Indovina?
- Mick 👿
- Non ci posso fare niente... Perchè non torni qua?
- Fiona non è a casa, domani devo pensare io a Liam.
- Ok
- Ma appena arriva Fi passo da te con la colazione 😉 anzi, il pranzo..o la merenda! 😂
- Tu e le tue faccine del cazzo.
- Perchè non cerchi di dormire?
- Credi che non ci abbia già provato?
- Sono le 3 meno dieci! Riprova!
- Ormai è andata.
- Hai fatto qualche brutto sogno?
- Ma ti sembro un cazzo di bambino? Fanculo Ian, vai a farti le tue 15 ore di dormita, vai.
- 😞😞 mi dispiace solo che tu non riesca a dormire.
- Eh.
- Ok... Ti lascio in pace, notte Mick.Nessuna faccina. Mickey per un momento si chiese se non l'avesse offeso.
Infondo non era colpa sua se non riusciva a dormire, ma sapere che non era con lui quella notte di certo non rendeva le cose facili. Aveva in mente mille cose da poter fare con lui di notte...
Tentò nuovamente di chiudere gli occhi e sperare di dormire, ma sapeva benissimo che era inutile.
Dopo aver battuto il suo vecchio record a Mario Kart e finito un intero pacchetto di sigarette controllò di nuovo l'ora.
4.17."Fanculo."
Si guardò intorno per vedere cosa poteva fare, insultando lui e la sua stupida testa, già preoccupandosi del fatto che quella notte tremenda rischiava di diventare un'abitudine, se non avesse trovato una soluzione al più presto.
Per un secondo si chiese se era il caso di sistemare la casa, considerate le condizioni tragiche, ma questo pensiero non durò appunto più di una manciata di secondi.
Quindi prese il telefono e scrisse di nuovo a Ian, ben consapevole che stava sicuramente dormendo profondamente.- Hey cazzone! Sono ancora sveglio! Molto utile il tuo consiglio! Sai, è davvero divertente starmene qui con le mani in mano, mentre tutto il resto del mondo... Dorme!!
Quello che Mickey non si aspettava era la risposta di Ian meno di un minuto dopo:
- Mick:(
"Oh merda, l'ho svegliato. Cazzo."
- Sei sveglio??? Ti ho svegliato?
- Naaah, tranquillo. Non riuscivo a dormire lo stesso. Che fai ora?Mickey sapeva benissimo che era una balla. Non c'era mai stato giorno in cui Ian avesse appoggiato la testa sul cuscino e non si fosse addormentato in meno di due secondi. Ma sapere che il suo ragazzo stava mentendo per farlo sentire meno in colpa gli fece spuntare un sorriso. Ian ci teneva almeno quanto ci teneva lui. Era bello poterlo capire.
- Niente, che vuoi che faccia.
- Ok allora passo da te tra 10 minuti.
- Cazzo dici?
- Fidati e stai buono una cazzo di volta. Arrivo.- Che facciamo adesso? - Chiese Mickey dopo avergli aperto la porta di casa. Ian era arrivato esattamente dieci minuti dopo, con i pantaloni della tuta e il giubbotto in mano.
- Usciamo. In casa non ha senso. Fammi prendere una cosa in camera tua un attimo.
- Usciamo? E dove cazzo andiamo alle quattro e mezza?
- Shh. Decido io.
- Vabbè Gallagher, fai quello che ti pare allora. - Disse Mickey prima di uscire di casa.Avrebbe voluto ringraziarlo per il sacrificio che stava facendo, ma era rimasto a corto di parole. E prima voleva sapere dove sarebbero andati.
- Ma sul serio non l'hai ancora capito? Siamo quasi arrivati ormai!
Girato l'angolo Mickey finalmente realizzò:
- Al campo?
- Eh già!
- Non sono in vena di sveltine al momento, non so se hai presente!!
- Non ti ho portato qui per scopare. Aspetta e vedrai.Ian portò Mickey fino al bordo del campo, prese la coperta che aveva preso dalla sua camera e la distese sull'erba umida.
Prima che Il suo ragazzo potesse dire qualunque cosa, Ian lo anticipò:- Non siamo venuti qui a vedere le stelle Mick, non preoccuparti. Vieni qua, siediti.
- Ian...
- Guarda che ci ho pensato che non vuoi smancerie in pubblico, cose da checca, bla bla bla. Infatti il campo è chiuso fino a domenica prossima. Siamo solo io e te.
- Era questo il tuo grande piano?
- Ne avevi in mente uno migliore per caso?
- ... Ook, facciamo questa cazzata allora.Finalmente i due si distesero nella coperta, passando il tempo a fare battute e parlare di cose a caso.
Ian aveva un piano ben preciso e sperava davvero che potesse funzionare.
Come si aspettava, dopo un po' di tempo Mickey era visibilmente più rilassato. L'orologio segnava le 5.42, tutto procedeva come previsto.- Ti avevo detto che non ti avrei portato qui per le stelle. Guarda lì - disse indicando di fronte a loro - è l'alba!
- Tu e la tua alba. Sei un romantico del cazzo, Ian Gallagher.Per tutta risposta Ian passò il braccio sotto alla testa del ragazzo, avvicinandosi ancora di più a lui.
- Possiamo stare qui tutto il tempo che vuoi. - disse sottovoce.
- Tu sai sempre cosa fare con me - gli rispose dopo alcuni momenti di silenzio.
- ...Ci provo.
- Stai riuscendo fottutamente bene - disse Mickey cercando la sua mano per stringerla. - Talmente bene che credo di stare per addormentarmi..
- È perfetto Mick. Così è veramente perfetto.
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Gallavich fanfics
FanfictionFanfiction piccoline sulla mia OTP Non sono collegate tra di loro! È improbabile che quello che scrivo abbia un finale negativo, sono ancora piuttosto sconvolta da come è finita la quinta stagione. Alcune volte possono essere un po' OOC. Lasciatemi...