(Ho lasciato il titolo in inglese per ovvi motivi!! Rivisitazione della 5x08)
- Credevo che Mickey sarebbe venuto.
- Pff, io no.Fiona e Lip entrarono lentamente nella struttura.
Pesanti ricordi affiorarono nella loro mente.
Monica ci era finita dentro per più o meno 8 mesi quando loro erano ancora troppo piccoli per capire cosa voleva dire avere un disturbo bipolare e continui sbalzi d'umore.
Adesso invece lo sapevano benissimo e vederlo nel loro fratello minore era una cosa straziante.
Di comune accordo con Mickey, avevano deciso che farlo ammettere per una valutazione psicologica era la soluzione migliore per far capire a Ian che cosa gli stava succedendo, specialmente dopo tutto quello che era successo con Yev e la sua fuga. Probabilmente se non fosse stato per quell'episodio nè Mickey nè Ian si sarebbero convinti che era la cosa giusta da fare.Fiona e Lip entrarono nello studio della psichiatra con aria abbattuta. L'ultima volta che la ragazza aveva visto suo fratello era stato due giorni prima e le sue condizioni erano tutto tranne che positive: Ian a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti, non aveva risposto alle sue domande ed era talmente imbottito di farmaci che a stento aveva riconosciuto Mickey.
- Voi siete i fratelli di Ian Gallagher?
- Si.
- Sedetevi.
- Senta, davvero, non serve che ci..
- Ian arriverà a momenti, intanto sedetevi. Da quello che ho capito non è il primo caso in famiglia.
- Esatto. Nostra madre è bipolare, sappiamo tutta la trafila.
- Ian soffre di disturbo bipolare di tipo 2. Questo vuol dire che necessita di litio e antidepressivi a lungo termine.
- Per tutta la vita in pratica - disse Lip, seccato.
- Esatto. La cura prevede 30-40 anni di terapia. Inoltre gli verrà assegnato uno psicologo a frequenza volontaria ma strettamente necessaria.
- Quindi obbligatoria. - tagliò di nuovo corto il ragazzo.
- Ascoltate, la situazione non è facile, lo capisco, ma è davvero importante che..
- No, ascolti lei, per un momento. Sappiamo cosa vuol dire avere una persona bipolare in casa, quindi non ci venga a dire cosa è meglio o peggio per noi, ok?
- Lip, per favore...
- No, Fiona. - disse il ragazzo girandosi dalla sua parte - Questi stronzi credono di sapere, capire... Non sanno un cazzo, perchè loro fanno le loro cazzo di diagnosi e poi se ne tornano a casa, strapagati, con la loro famigliola perfetta. Loro non sanno un cazzo. Quindi - continuò, rivolgendosi di nuovo verso il dottore - se non le dispiace, ci dia la ricetta per i farmaci e del resto ce ne occupiamo noi.I due fratelli si alzarono quando videro Ian entrare dalla porta dello studio. Entrambi andarono ad abbracciarlo, ma Ian non rispose all'abbraccio, ancora stordito dai sedativi.
- Andiamo a casa Ian!
- Uhm.. Ok.
- Vieni, andiamocene da qua.Mentre si avviavano verso casa, dai Milkovich la sveglia aveva appena iniziato a suonare.
Mickey, che aveva passato la notte in bianco e lasciò che suonasse, finché Mandy non entrò nella camera per urlargli di farla smettere.
Quello che vide una volta entrata la lasciò senza parole: Mickey aveva lanciato tutte le sue cose ovunque, assieme a lattine di birra, una chitarra scordata e bottiglie di qualche liquore disgustoso.- Mick, ma che cazzo è?!
- Fuori dai coglioni.
- Sono le 10. Non dovevi andare a prendere Ian?
- Ian è uno schizzato del cazzo, non ha alcun senso.
- Ma cosa stai dicendo! Alzati, fatti una doccia, che puzzi come un barbone.
- Credo che invece andrò a prendere un'altra birra.Si alzò dal letto barcollando, solo per inciampare e precipitare di nuovo nel materasso due secondi dopo.
- Ew Mickey, fai proprio schifo.
Mandy lo prese per il braccio e non senza fatica lo trascinò fino in bagno. Una volta dentro la doccia, gli spruzzò il getto di acqua ghiacciata addosso, bagnando i vestiti della sera prima e facendolo seriamente svegliare.
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Gallavich fanfics
FanficFanfiction piccoline sulla mia OTP Non sono collegate tra di loro! È improbabile che quello che scrivo abbia un finale negativo, sono ancora piuttosto sconvolta da come è finita la quinta stagione. Alcune volte possono essere un po' OOC. Lasciatemi...