22. Bonnie and Clyde

1.7K 79 0
                                    

Ian si svegliò a causa di alcune voci provenienti dal salotto.
Prima di andare a vedere cosa stava succedendo, si stiracchiò,si vestì e andò a sistemarsi i capelli allo specchio del bagno.
"Ok, sembro un pazzo. Ah, ma lo sono! Ah.ah.ah,Ian!"
Disse tra se e se ridacchiando, prima di aprire l'armadietto sopra il lavandino, prendere le sue pillole e buttarle giù con un po' di acqua del rubinetto.
Avrebbe voluto farsi una doccia, ma girando il rubinetto dalla parte dell'acqua calda, si rese conto che di acqua calda non ce n'era nemmeno un goccio.
Quindi, con passo ancora assonnato si diresse verso la cucina per capire il motivo di tutto quel baccano.

- 'Giorno!
- Hey Ian - lo salutò con un sorriso Mandy, l'unica ad accorgersi della sua presenza nella stanza.

Mickey e Iggy stavano animatamente discutendo con un terzo tizio, a lui sconosciuto, su soldi, partite perse e debiti.

- Che succede? - mormorò preoccupato alla ragazza
- Mhhm.. Testa di cazzo Iggy ha fatto qualche casino, guarda caso. E Mick sta cercando di sistemare, ma questa volta mi sa che sono nella merda fino al collo.
- Oh cazzo. Mickey sarà di pessimo umore.
- Meno male che non l'hai visto stamattina - disse indicando un pezzo di muro caduto a pezzi, con tutto l'intonaco ancora per terra - ha quasi ammazzato Iggy, Cristo Santo!
- Ma che cazzo?! A Mickey piace davvero tanto scaraventare le persone contro i muri delle case - rispose sarcastico, ripensando a quando Mickey gli aveva giurato di portarlo in una clinica psichiatrica o in sala operatoria, se non si fosse dato un calmata. Aveva spiaccicato Ian alla parete, sfondandola.
O quando, a casa sua, lo voleva costringere a non partecipare al battesimo di Yevgeny e anche lì lo aveva spintonato per benino, prima di dirgli che erano ufficialmente una coppia.
Chissà perchè a Ian questi ricordi facevano tanto ridere. Forse le medicine, forse perchè era ancora contento da come aveva passato la notte appena trascorsa. In ogni caso si sentiva veramente bene. Non troppo bene da poter pensare di essere di nuovo nella sua fase maniacale - non dopo tutte quelle maledette pillole che ingurgitava ogni santo giorno - ma era rilassato, tranquillo, contento.

Prese un bicchiere dalla credenza, lo controllò, onde evitare di trovarci strani animaletti dentro, prese il succo d'arancia dal frigo e se lo versò. Poi si avvicinò a Mickey, che nel frattempo con un chiaro e secco "vaffanculo" aveva spinto fuori casa lo sconosciuto, e gli schioccò un bacio sulla guancia.

- Buongiorno!! Succo?
- Levati quel muso felice perchè non c'è proprio niente da festeggiare cazzo.
- Prendi il succo e spiega.
- Non lo voglio il cazzo di succo.
- Allora? Che problemi ci sono?!
- Porca puttana, problemi seri, cazzo. Iggy ha scommesso con quel cazzone, ha perso tutto quanto. Se non troviamo un modo per risolvere la questione ci prede la casa quello. E in più siamo indietro con le bollette... Tutte le cazzo di bollette!
- Oh. Che pasticcio.
- Che pasticcio, Ian? Pasticcio? Siamo nella merda fino al collo, bello.
- Allora dobbiamo trovare il modo di tirare su un po' di soldi!
- Si Ian, forza, dimmela tu una buona idea per tirare su soldi - rispose il ragazzo sarcastico.
- Escluderei fare un porno e rubare valige - disse ridendo, davanti agli occhi increduli di Mickey
- Anche se, a pensarci bene... Se io e te facessimo un porno verrebbe una cosetta niente male!!
- Oh fanculo Ian, non so cosa ci trovi di così divertente. - disse, uscendo dalla cucina e dalla conversazione.
- Scherzavo!! Ok, dammi due secondi, sono serio.

Mickey intanto era già andato nell'altra stanza, insultando qualunque cosa si trovasse nei suoi paraggi.
Ian sapeva che la situazione era davvero al limite, ma sapeva anche che Mickey era un fottuto genio della truffa, avrebbe sicuramente trovato un modo.

Tranne che quella volta il modo lo trovò proprio Ian.
Frank aveva a breve avrebbe ritirato i soldi della sua assicurazione per gli infortuni. E si trattava di 120 mila dollari.
Certo, non glieli avrebbe presi tutti, ma diciamo... 50 mila per loro, altri 50 per Fiona e a Frank ne sarebbero rimasti comunque 20 mila. Non era per niente male.

Per una volta Mickey, dopo aver ascoltato le idee di Ian, non ebbe niente da obbiettare.
Anzi, al contrario, fece un sorrisetto malizioso, gli diede un bacio veloce, ma non per questo poco eccitante, e gli disse beffardo:

- Ti ho insegnato proprio bene eh?!
- Hey, anche io ho i miei assi nella manica - rispose l'altro facendo l'occhiolino.

Entrambi si distesero nel letto, Mickey guardava il soffitto concentrato sulle parole di Ian, che invece era disteso di fianco e lo guardava in faccia, senza smettere di sorridere.

- Ok, ma adesso dobbiamo pensarla bene. Ho tre giorni per saldare il debito, come ci organizziamo?
- Ok...ok, ci sono. Frank va a ritirare i soldi domani mattina. Noi faremo in modo che Kev, proprio domani mattina, gli offra da bere per festeggiare, lo ubriachi per benino e poi gli spilliamo l'assegno dalla tasca.
- Sicuro che se lo tenga in tasca?
- Frank si fida solo di se stesso, non lo darebbe a nessuno.
- Ok, allora io vado a parlare con Kev e..
- Aspetta, lui non deve sospettare nulla. Deve pensare di averli persi o mai ricevuti! L'ultima persona che gli ha fatto un torto è stata Sammi e sappiamo bene com'è andata a finire!

Ian aveva ragione: Frank aveva sbattuto Chuckie e Carl in carcere e aveva provocato la vendetta di Sammi su Ian, quindi indirettamente anche su Mickey. Frank aveva fatto un bel po' di casini con le loro vite.

Il giorno dopo Ian e Mickey erano pronti all'azione: Kev era stato avvisato di preparare una festicciola per Frank, che ovviamente gli aveva già spifferato tutta questa faccenda dell'assegno; loro dovevano solo presentarsi casualmente lì, fingere di ubriacarsi con lui, riaccompagnarlo a casa e poi fargli credere che aveva sicuramente perso l'assegno sulla strada del ritorno. Era solo un pezzetto di carta, alla fine. Avrebbe potuto benissimo pulirsi il culo e non accorgersene, da tanto sfatto che sarebbe stato entro due ore.

- Sei pronto Mick? - urlò Ian dal divano di casa Milkovich, con un sorriso eccitato stampato in faccia. L'idea di fare qualcosa fuori dall'ordinario lo gasava tantissimo. Specialmente se poteva farla con Mickey, che era sempre così serio e poco propenso alle cavolate che tanto lo divertivano.

Il moro uscì dalla stanza con fare serio e allo stesso tempo teatrale: jeans scuri, camicia hawaiana (la sua preferita ormai) e gel sui capelli. Sopracciglio alzato come per chiedere "Allora, come sto?!"
Ian rimase a bocca aperta:

- Ma...?
- Ho deciso di prendere tutta questa stronzata con filosofia. Come fai te per tutte le volte che c'è qualcosa di serio!

Nemmeno a dirlo, la televisione, su MTV, trasmetteva "Uptown Funk" e Ian non poteva perdere quell'occasione.
Andò in camera da letto, prese due paia di occhiali da sole scuri, ritornò in salotto e ne mise un paio a Mickey, che sghignazzava divertito dopo aver alzato il volume al massimo.
Quindi Ian, con l'altro paio di occhiali e un fisico leggermente più scultoreo di Bruno Mars, si mise ad imitare i suoi passi nello schermo.
Inutile dire che Mickey non l'avrebbe mai fatto insieme a lui, ma Ian sapeva che si stava divertendo anche lui, con tutta quella messa in scena.

- Sem..mo Bonnie e ....de!!!
- Cosa??? - il volume era troppo alto, quindi Ian si avvicinò all'orecchio di Mickey urlandogli di nuovo:
- Sembriamo Bonnie e Clyde!!
- ...Non ho idea di siano sti due.

Ian alzò gli occhi al cielo e tentò di spiegare, ma Mickey lo anticipò:

- No aspetta, fermo un secondo, guardaci - disse posizionandosi insieme ad Ian di fronte allo specchio dell'ingresso.
- Secondo me sembriamo... Massì, sai quei due di quel film... Era..

Ian osservò le loro immagini allo specchio: entrambi indossavano camicia, occhiali e jeans grigi, i capelli erano sistemati e avevano un'aria seria e sarcastica.
Il ragazzo realizzò a cosa si riferiva Mickey:

- Oh, cazzo sì! Siamo Mr e Mrs Smith! La scena finale!!!
- Esatto cazzo! Siamo uguali!

I due si guardarono negli occhi per un momento. Nessuno dei due sapeva cosa stavano facendo, ma entrambi erano riusciti a divertirsi nonostante la faccenda fosse davvero seria.
E poi, in fondo sapevano che fregare Frank non era poi così difficile. Specialmente dopo una ventina di bicchierini.

"Io ho intenzione di passare tutta la vita con te Ian" pensava Mickey.
Ma non lo disse.
Disse solo, prima di aprire la porta e lasciarlo uscire per primo:

- Jack Daniels e succo d'arancia. Mai provato un pastroccio tanto buono!

|
|
|
|

Tutto questo è ridicolo, ma mi sono divertita troppo a scriverlo XD

Gallavich fanficsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora