Saaaaalve a tutti!
Siamo ormai agli ultimi giorni di vacanza e, non so voi, ma io non sono psicologicamente pronta a riprendere il ritmo normale. Solo a pensarci mi viene da piangere.
Peeeerò, pensando alle cose positive... Ecco un altro capitolo di My boyfriend's brother! Molte di voi non vedono l'ora di sapere cosa succederà, visto che lo scorso capitolo è terminato con un grande punto interrogativo. Beh, leggete e fatemi sapere che ne pensate! ;) xPS: non voglio suonare cattiva o antipatica, giuro, però vi chiedo di non domandarmi di leggere le vostre storie, di commentarle e così via o anche solo di farvi pubblicità. Il tempo libero che ho mi piace dedicarlo alle mie storie (motivo per cui non leggo fanfiction da una vita) e non mi va che queste note dell'autore diventino liste della spesa per pubblicità a storie che non ho neanche mai letto. Spero possiate capire :)
PPS: per chi di voi sta aspettando ancora un aggiornamento delle OS (mi verrebbe da picchiarmi da sola per tutto il tempo che è passato dall'ultima) sono felice di dirvi che ho quasi completato la prossima e che quindi entro questa settimana dovrei riuscire a postarla :)
Un bacio! x
***
Il fatto che il giorno dopo la festa, nel pullman per ritornare a Bristol, Britney fosse sprofondata nel sedile accanto al mio e non avesse perso tempo a crollare con la testa sulla mia spalla, mi aveva fatto arrendere al fatto che, almeno per il momento, non avrei potuto concludere con Harry la conversazione lasciata in sospeso la sera prima.
Lo avevo visto entrare nel pullman con una borsa in spalla e quella della macchina fotografica al collo, degli occhiali da sole a coprirgli le evidenti sclere arrossate e, in generale, l'aria da post-sbronza che si rifletteva non solo sul suo viso, ma anche sui suoi capelli e sul modo in cui si muoveva. Aveva camminato lungo il corridoio e, non appena aveva raggiunto la mia fila ed aveva visto Britney rannicchiata su di me, aveva sospirato impercettibilmente, mi aveva rivolto un sorriso tirato, ed era andato a cercare un posto libero.
Quando i pullman erano rientrati nel cortile della nostra università, nella confusione generale non l'avevo neanche più incrociato: l'avevo solo visto scendere dal pullman poco dopo di me, ma non appena aveva messo piede a terra aveva spostato gli occhiali tra i capelli - mostrando delle borse sotto gli occhi da fare impressione ed un volto bianco cereo che mi confermò che il lungo viaggio non avesse fatto per niente bene al suo stomaco - e non aveva perso tempo a dirigersi a grandi passi verso il cancello d'ingresso e molto probabilmente verso casa. Per un attimo pensai di seguirlo ed accertarmi del fatto che stesse bene, ma il fatto che Britney non si trovasse in condizioni migliori e che cominciò a lamentarsi della testa e dello stomaco che le facevano male, mi convinse che lei avesse sicuramente bisogno di maggior aiuto, in quel momento.
Ed ecco perché avevo passato il resto della giornata a prendermi cura di Britney, mandando un semplice "Come ti senti?" per messaggio ad Harry al quale avevo ricevuto risposta solo dopo cena.
"Meglio. La testa martella ancora, però."
"Ti sei preso qualcosa?"
"Lucas mi ha portato il Tylenol quando è tornato dall'ospedale poco fa. Mi sa che deve ancora fare effetto."
Mi divertì la leggera ironia che non mancò di utilizzare anche mentre si sentiva uno schifo, desiderando di poter fare qualcosa per farlo stare meglio ma sapendo che l'unica soluzione fosse aspettare che l'alcool ancora in circolo venisse pian piano smaltito.
"Non credo di riuscire a venire all'università, domani." Scrisse ancora quando mi presi un po' più di tempo per rispondere.
"Sei uno stupido."
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My Boyfriend's Brother
Fanfiction«Ti paga?» gli chiesi sovrappensiero; si voltò verso di me con le sopracciglia aggrottate, così indicai con la testa la borsa che cadeva al centro del suo petto. «L'università. Ti paga per scattare foto a tutti gli eventi?» Harry e la sua macchina f...