Capitolo 10

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Buonasera a tutti!

Ormai sta diventando un rituale postare in ritardo ma, ahimè, durante il pomeriggio non ho mai un attimo per poter rileggere i capitoli prima di caricarli, ma devo sempre aspettare la sera. Perdonatemi. Anche se, in realtà, molte di voi troveranno il capitolo al mattino quando si sveglieranno... Questa è una cosa positiva, no? ;)

Coooomunque, arrivando a noi... In questo capitolo vengono svelate ancora un paio di cose, quindi tenete gli occhi aperti. 

Buona lettura, un bacio! :) x

***

«Stai scherzando.»

Sospirai, girandomi verso il lungo tavolo e recuperando la matita da in mezzo alle pagine del libro.

«Mi piacerebbe, Niall, ma purtroppo no.»

«Cioè, mi vorresti dire che per tre giorni interi - il modo in cui sottolineò il periodo di tempo mi fece roteare gli occhi al cielo - per tre giorni interi, tu ed Harry avete dovuto fingere di stare insieme?»

Mi portai l'indice alle labbra per sollecitarlo ad abbassare il tono della voce, visto che già ci eravamo beccati una serie infinita di occhiatacce da parte degli altri studenti presenti nella biblioteca; Niall, però, dovette cogliere quel mio gesto come un semplice suggerimento e non come una sorta di obbligo, poiché non si fece alcun problema a scoppiare fragorosamente a ridere.

«Niall! - gli diedi un pugno sul braccio e lui si portò una mano davanti alla bocca per contenere la risata, poi mi voltai verso i ragazzi di fronte a noi - Scusatelo, è la prima volta che viene in biblioteca.»

«Tu ed Harry fidanzati. - continuò, abbassando finalmente la voce alla mia ennesima occhiataccia - Dio, cos'avrei pagato per essere lì.»

«Beh, non ti sei perso proprio niente.»

«E Lucas? - domandò, incrociando le braccia sul tavolo e chinando la testa per potermi guardare in faccia - Ha fatto una scenata di gelosia degna di Oscar o si è morso la lingua ed è rimasto zitto?»

Cominciai a sottolineare e cerchiare distrattamente frasi e parole sul libro che avevo davanti, più per distrarmi che non perché stessi capendo sul serio ciò che c'era scritto.

«Lui... - scrollai le spalle, cercando di non far trasparire tutta la delusione che continuavo a provare da giorni - È stato lui a creare tutto quel casino, quindi immagino che non potesse dire niente.»

Era questo che mi ero detta per tutti e tre i giorni che eravamo stati lì, ed era ancora questo che mi ero ripetuta da quando eravamo tornati a Bristol. Il comportamento quasi indifferente di Lucas riguardo tutto quello che era successo mi aveva fatto più male di quanto avessi originariamente creduto: in quei giorni mi ero chiesta come fosse possibile che non provasse il minimo rimorso, che non avesse sentito la gelosia restringergli il petto neanche una volta che aveva visto me ed Harry insieme, neanche quando ci eravamo baciati davanti ai suoi stessi occhi. Anzi, al ricevimento aveva persino ringraziato Harry per averlo fatto, come se non gli desse il minimo fastidio che suo fratello mi baciasse e, al contrario, gliene fosse grato perché così facendo gli reggeva il gioco malsano che aveva iniziato.

Mi voltai, per la millesima volta, in direzione della porta della biblioteca, ormai quasi in un gesto istintivo: era tutto il pomeriggio che speravo di vedere Lucas entrare, ma fino ad allora le mie preghiere non erano state ascoltate.

«Non ve la state passando bene, eh?»

Le parole di Niall mi riportarono con la mente al presente e, in particolare, alla nostra conversazione. Sbattei velocemente le palpebre quando tornai a guardarlo, notando subito l'aria un po' più seria rispetto a poco prima.

My Boyfriend's BrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora