Buonasera!
Scusate per il ritardo e per gli eventuali errori che troverete, ma ho riletto velocemente il capitolo perché non volevo far passare ancora una altro giorno senza postarlo, ma sono stanca ed è probabile che qualcosa mi sia sfuggito ahahah lo rileggerò al più presto per correggerlo!
Capitolo, comunque, a mio avviso... Interessante? ;)
Buona lettura! :) x
***
In più di un anno che passavo la notte con Lucas, non era mai successo che dormissi con la testa sul suo petto. Le prime volte, d'istinto, mi ero messa in quella posizione per dormire, ma lui era stato veloce a farmi perdere quell'abitudine dicendomi «Se una notte mi dovessero chiamare d'urgenza in ospedale, ti sveglierei per alzarmi» e questa non era assolutamente una cosa concepibile, per lui; l'avevo quindi assecondato, abituandomi a dormire con la schiena contro il suo petto ed il suo braccio avvolto intorno al mio bacino, posizione che comunque non potevo dire di odiare, se dovevo essere completamente sincera.
Per questo, quando mi svegliai quella mattina, fui sorpresa di sentire qualcosa alzarsi ed abbassarsi a ritmo regolare sotto la mia guancia, così come un braccio cingermi il fianco ed il tessuto leggero di una maglietta sotto il mio palmo. Percepii la luce sulle palpebre e quindi tenni gli occhi chiusi, prendendo un respiro profondo e sorridendo tra me e me nello svegliarmi in quel modo: il suo corpo emanava calore ed il suo profumo mi riempiva le narici, mentre muovendo lentamente la gamba sulle sue percepivo i suoi peli solleticarmi e la sua mano toccare delicatamente il mio fianco lasciato scoperto dalla maglietta che si era leggermente rialzata durante la notte. Erano sensazioni forse persino banali, ma il fatto che le avessi provate solo di rado prima che praticamente me le negasse, me le fece apprezzare particolarmente. Accarezzai lentamente il suo petto, lasciando sfilare una gamba in mezzo alle sue mentre schiacciavo il mio corpo contro il suo fianco: non volevo svegliarlo, ma il suo profumo era così forte ed ammaliante, il suo braccio intorno a me mi faceva sentire protetta e mi dava un gran senso di serenità.
Lo sentii ad un certo punto sospirare, le sue dita premettero inconsciamente nel mio fianco ed io arrossii quando mi resi conto che quella sua reazione era dovuta al fatto che avessi involontariamente cominciato ad esercitare pressione con la coscia in mezzo alle sue gambe; soprattutto, le mie guance andarono quasi a fuoco nel momento in cui realizzai che, anche se stava dormendo, lì sotto il suo corpo era già più che sveglio.
Cercai subito di non andare in ansia come mi succedeva di solito in queste situazioni: non era la prima volta che capitava, sapevo che per i maschi fosse normale svegliarsi di frequente con il cosiddetto "alzabandiera", ma quando a Lucas succedeva e, chiaramente, me ne accorgevo, non dicevo o facevo solitamente nulla ed aspettavo invece che passasse o che se ne occupasse lui stesso con una doccia fredda. Al mattino, infatti, era già tanto se aveva il tempo di prepararsi per scappare a lavoro, quindi non avevo mai dovuto pensare più di tanto se fosse giusto o no aiutarlo a prendersi cura di quella reazione fisiologica del suo corpo.
Tuttavia la mia sveglia non era ancora suonata e quel giorno Lucas non sarebbe scappato da un momento all'altro: quale momento migliore per farmi coraggio e, per una volta, cominciare io stessa qualcosa?
Presi un respiro profondo per infondermi fiducia, poi premetti in modo un po' più deciso la coscia in mezzo alle sue gambe mentre infilavo lentamente la mano sotto la sua maglietta leggera. Lucas aveva le spalle larghe, un torace ampio e, in generale, un gran bel fisico nonostante non fosse palestrato o chissà che, visto che aveva raramente del tempo libero che comunque non sfruttava chiudendosi in una palestra; mentre però lasciavo scorrere le mani sulla sua pelle calda e morbida, non mi ci volle poi molto a notare le linee leggermente definite degli addominali sotto i polpastrelli, così come, scendendo ancora un po', le sue anche prominenti, che percorsi con le punte delle dita fino a raggiungere il bordo del pantaloncino. Lo sentii sospirare ancora quando la mia gamba esercitò pressione tra le sue, e questa volta non potei non sorridere con le labbra vicine alla sua clavicola quando mi resi conto di quanto quei miei semplici movimenti riuscissero a suscitare così facilmente delle sue reazioni.
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My Boyfriend's Brother
Fanfiction«Ti paga?» gli chiesi sovrappensiero; si voltò verso di me con le sopracciglia aggrottate, così indicai con la testa la borsa che cadeva al centro del suo petto. «L'università. Ti paga per scattare foto a tutti gli eventi?» Harry e la sua macchina f...