Capitolo 36

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Buonasera :)

Prima di tutto, come sempre, mi scuso per il ritardo nell'aggiornamento. Purtroppo vi ho già spiegato mille volte che non è che io non voglia scrivere o vi voglia far soffrire non aggiornando più spesso come prima, ma davvero non riesco ad avere pronti i capitoli prima di un determinato periodo di tempo. Pensate che questo capitolo l'ho concluso praticamente un paio d'ore fa ed ho avuto a stento il tempo di rileggerlo prima di ritrovarmi qui a postarlo, e chi mi conosce lo sa che questa è una cosa che non mi piace per niente fare. Perché l'ho fatto comunque? Perché negli ultimi giorni sono stata sommersa di messaggi di persone che mi chiedevano (chi gentilmente e chi meno) di aggiornare.

Ora, non è che non mi faccia piacere ricevere tutti questi messaggi e vedere quanto siete affezionate alla storia, ma non vi nasconderò che alcune cose che ho letto non mi sono piaciute per niente. Questo per me è un hobby, qualcosa che mi diverte fare e che voglio fare, ma non ho intenzione di farlo diventare un qualcosa che devo fare di fretta e con il fiato sul collo. Capisco perfettamente che siate curiose di sapere come prosegue la storia perché io per prima, quando leggo qualcosa, sono sempre più in ansia capitolo dopo capitolo, ma come io capisco voi vorrei che voi foste un po' più comprensive (e meno aggressive, per piacere) nei miei confronti.

Mi dispiace se con ciò che ho detto vi sono sembrata scorbutica, ma quando vedo qualcosa che non mi piace non riesco proprio a tenermelo per me.

Detto questo, spero che il capitolo vi piacerà :) un bacio! x

***

*Flashback*

HARRY'S POV:

«Non stavo dormendo.»

Le labbra arricciate della ragazza, che, insieme alle sopracciglia aggrottate, le davano una perfetta aria imbronciata, mi fecero ridere.

«Sì che stavi dormendo.»

«No, avevo soltanto chiuso gli occhi!»

«Ma se c'è mancato poco che cominciassi anche a russare?»

A quel punto all'aria imbronciata si aggiunsero le guance che, come succedeva fin troppo spesso, le si colorarono di una sfumatura ancora più rosea di quella che già le segnava a causa dell'alcool che non era abituata ad avere in circolo.

«Non ho mai russato in tutta la mia vita, sicuramente non l'avrei fatto ora!»

«Magari semplicemente non te l'hanno mai detto, raggio di sole

Le feci un occhiolino che le fece aggrottare ancora di più le sopracciglia, ma non appena aprì bocca per controbattere venimmo interrotti da una voce diversa dalle nostre.

«Vi state zitti per almeno dieci secondi, tutti e due? - si lamentò Niall, lasciandosi andare contro il sedile con un sospiro - Dio, voi due ubriachi insieme siete insopportabili.»

«Non sono ubriaco.» Risposi subito, in contemporanea alla ragazza che occupava uno dei sedili posteriori dell'auto; mi voltai allora all'indietro per guardarla e, non appena i nostri sguardi s'incrociarono, non potemmo fare a meno di scoppiare a ridere.

Nonostante avessi appena affermato il contrario, sapevo di essere ubriaco. Magari non tanto quanto lo ero stato altre volte in passato, ma ero ubriaco.

Me lo confermavano il fatto che sentissi la mente fin troppo leggera ed una sensazione di soffusa euforia che mi faceva trovare esageratamente divertente qualunque cosa, come ad esempio il fatto che avessi appena dato ad un mio amico la stessa, falsa, risposta che, contemporaneamente, gli aveva dato anche la fidanzata di mio fratello.

My Boyfriend's BrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora