Buoooonasera!
Prima di tutto mi scuso per non aver pubblicato nei giorni scorsi come avevo detto inizialmente che avrei fatto, ma purtroppo per me le vacanze sono già finite da un paio di settimane e si può dire che mi ritrovo già di nuovo con l'acqua alla gola ahah
Per questo volevo avvertirvi fin da subito che non riuscirò quasi sicuramente più ad aggiornare così frequentemente come ho fatto nell'ultimo periodo. Due capitoli così lunghi in una sola settimana è un lusso che vi posso concedere solo quando ho tempo per starmene con le mani in mano, ma purtroppo soprattutto in questo periodo mi è impossibile scrivere tanto come vorrei :/
Detto questo... Ancora una volta volevo chiedervi - supplicarvi - di non chiedermi di passare dalle vostre storie o di farvi pubblicità. So di essere ripetitiva, ma purtroppo mi dispiace dover rispondere sempre di no quando mi inviate qualche messaggio per chiedermi di farlo, perché ho già detto mille volte che, per quanto mi dispiaccia, non ho davvero il tempo materiale per farlo.
Per rimanere in tema di tempo mancante e acqua alla gola, volevo poi scusarmi per non aver ancora risposto ai messaggi che mi avete inviato. Li leggo, ma per rispondere ogni volta ci metto una vita e quindi rimando e rimando fino ad accumularne circa un milione, ma giuro che appena avrò un po' di tempo - l'ho già ripetuto cento volte, lo so, ma è la verità - risponderò sicuramente con immenso piacere :)
Dopo questa interminabile nota dell'autore, io vi saluto e vi lascio al capitolo!
Un bacio e grazie per continuare a seguire questa storia con così tanto interesse e partecipazione :) x
***
Quando tornai all'appartamento lo trovai, come d'altronde mi aspettavo, vuoto: sia Ashley che Britney erano ancora via, e non sapevo se il motivo fosse che avessero entrambe deciso di dormire altrove oppure perché sarebbero tornate più tardi.
In ogni caso, la prima cosa che feci fu andare in camera mia per spogliarmi, struccarmi ed in generale completare la mia solita routine prima di dormire; invece di mettermi a letto, afferrai però la mia preziosa coperta ed il cellulare e mi sistemai sul divano nel soggiorno. Accesi la TV sperando che mandassero qualcosa che mi avrebbe tenuta sveglia per un po', ma la programmazione notturna non era mai qualcosa su cui poter contare; per questo finii per guardare le repliche di un telefilm che, in realtà, non avevo mai visto, motivo per cui ebbi bisogno di un po' di tempo per entrare nella storia e comprendere le relazioni tra i vari personaggi.
Fatto sta che questo non m'impedì comunque di cadere in uno stato di dormiveglia, che venne tuttavia interrotto dalla vibrazione del cellulare sul tavolino che mi segnalò l'arrivo di un messaggio. Erano da poco passate le tre e la festa doveva essere appena finita, poiché solo allora Harry mi scrisse di essere appena sceso di casa; un po' mi dispiacque il fatto che, dopo la sua festa di compleanno, alle tre del mattino, con il freddo che faceva fuori e per giunta forse anche un po' ubriaco, fosse dovuto uscire di casa e venire da me piuttosto che gettarsi direttamente nel letto, ma in fondo lui era stato d'accordo, no?
Mi strinsi la coperta addosso e ripresi a guardare la TV mentre lo aspettavo, ma fu dopo poco che il mio telefono riprese a vibrare questa volta per uno squillo, ed allora mi tolsi la coperta di dosso e trotterellai verso il citofono per aprire il portone. Aprii anche la porta e rimasi in attesa sulla soglia, vedendolo sbucare dopo appena pochi minuti dall'ascensore: un beanie gli copriva la testa, una sciarpa gli avvolgeva il collo, il cappotto era, stranamente, abbottonato ed in più aveva una borsa su una spalla ed una busta nella mano.
«Cazzo, fuori ci saranno meno dieci gradi.»
Entrò velocemente e tutto infreddolito, rabbrividendo alla grossa differenza di temperatura tra dentro e fuori. Il suo aspetto mi ricordò un po' quello dei cuccioli de "La carica dei 101" quando sono in mezzo alla neve, ed al pensiero non potei che sorridere.
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My Boyfriend's Brother
Fiksi Penggemar«Ti paga?» gli chiesi sovrappensiero; si voltò verso di me con le sopracciglia aggrottate, così indicai con la testa la borsa che cadeva al centro del suo petto. «L'università. Ti paga per scattare foto a tutti gli eventi?» Harry e la sua macchina f...