Capitolo 29

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Buon venerdì!
Alloooora ecco a voi l'appuntamento che tutti sembrate aspettare con ansia. Spero che non vi deluderà ;)
Mi dispiace di non essere ancora riuscita a rispondere ai messaggi che mi avete inviato! Lo farò sicuramente al più presto, scusate :)

Un bacio e buona lettura! x

***

"Sono da te alle otto, non fare tardi. Ah, vestiti elegante .x"

Si può dire che, sia nei giorni precedenti che per l'intera mattinata di quel martedì, fossi rimasta piuttosto calma: mi ero infatti convinta del fatto che andare in panico per una semplice uscita non sarebbe servito a niente, soprattutto perché quanto poteva essere diversa da una qualsiasi altra serata che io ed Harry avevamo passato insieme?

L'unica differenza sarebbe stata che, questa volta, entrambi eravamo consapevoli del fatto che, se eravamo noi due da soli, il motivo non era una semplice casualità, o il fatto che i nostri amici fossero impegnati a fare altro, oppure che non conoscessi la città e quindi lui mi avrebbe fatto compagnia nel visitarla, ma il fatto che avessimo spontaneamente deciso di passare quella serata in quel modo.

Per questo, nei giorni scorsi avevo scelto con calma cosa indossare, avevo programmato il mio studio in modo che quel pomeriggio potessi tornare prima dall'università per prepararmi ed avevo persino trovato un po' di tempo per prendermi cura delle unghie delle mani e dei piedi, di fare un bagno caldo ed uno scrub al viso.

Proprio perché avevo pianificato tutto fino all'ultimo dettaglio, quel messaggio di Harry che mi arrivò non alle due, non alle tre e nemmeno alle cinque del pomeriggio, ma addirittura alle sei e mezza, ovvero quando ero già quasi pronta, mi fece praticamente salire il sangue al cervello.

Vestiti elegante. Si ricordava di dirmi di vestirmi elegante appena poco più di un'ora prima di venirmi a prendere?!

Gettai il cellulare sul letto e mi lasciai cadere sul materasso con un tonfo, ancora con un accappatoio addosso ed un'asciugamano a coprire i capelli bagnati.

Cosa intendeva per elegante? Elegante da cena? Elegante da cocktail? Da matrimonio? Ricevimento? Ballo scolastico? Festa di diciotto anni?!

«Dio, io lo ammazzo.»

Mi rialzai con uno sbuffo e mi diressi verso l'armadio, aprendolo e cominciando a tirare fuori tutti i vestiti che avevo lì dentro. Per fortuna, il fatto che negli ultimi due anni avessi partecipato a numerose cene con i colleghi di lavoro di Lucas - che, avevo imparato, non uscivano di casa con una polo e le loro mogli con un jeans neanche a pagarli - aveva fatto arricchire il mio guardaroba di abiti anche un po' più formali, oltre ai jeans e ai vestiti più giornalieri che possedevo. Anche se quindi avrei dovuto ricominciare praticamente da capo a pensare a cosa indossare quella sera, il fatto che avessi un po' di cose tra cui scegliere riuscì a placare almeno un po' i miei istinti omicidi.

Dopo aver cambiato idea circa cinquecento volte, alla fine reputai che un tubino nero lungo un po' oltre la metà coscia, con le maniche a tre quarti e la scollatura a barca, potesse essere la scelta ideale: elegante ma non troppo, adeguabile a quasi tutte le occasioni aggiungendo o togliendo accessori, era decisamente uno dei miei capi preferiti tra quelli che avevo. Ci aggiunsi delle scarpe con il tacco dello stesso colore, un sottile girocollo d'oro bianco con un punto luce e degli orecchini abbinati, che i miei genitori mi avevano regalato anni prima, ed una pochette, rimediando così l'aspetto elegante che aveva richiesto per quella sera.

Stavo finendo di curvare i capelli in morbide onde lunghe quando, senza preavviso, la mia porta si aprì per lasciar passare Britney: la ragazza mi guardò con un sorriso enorme e a labbra strette prima di procedere verso il letto alle mie spalle, sprofondando su di esso con poca se non inesistente leggiadria.

My Boyfriend's BrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora