Appena mi ebbe raggiunto, Zayn mi diede la mano. «Non ci siamo ancora presentati, mi chiamo Zayn Malik». Buon Dio, quella voce... sarebbe stata capace di riscaldare chiunque nel giorno più freddo dell'anno.
«Louis Tomlinson, molto piacere». Mi sorrise mentre mi apriva la porta.
«Il piacere è mio. A quanto pare conosci molto bene gli altri ragazzi, anche se è la prima volta che ci vediamo. Mi hanno detto che sei il compagno di stanza di Niall, vero?»
«Uh, sì. Abito con lui, ma non li conosco poi così bene. Ho parlato con loro per un totale di dieci minuti prima di oggi».
«Davvero?». Gli angoli della sua bocca si sollevarono in un sorriso. «Allora si vede che in così poco tempo hai lasciato proprio il segno».
«Ah, questo è sicuro», mormorai. Mi guardò perplesso, ma io scossi la testa e lui non insistette. Ci fermammo quando raggiungemmo il viale che avrebbe portato me al dormitorio e lui a lezione. Mi voltai e senza alcun pudore guardai i jeans sdruciti - li portava bassi sui fianchi sottili - e la maglietta nera aderente, per poi risalire sul volto. Non mi ero reso conto di quanto fosse alto mentre uscivamo, ma di sicuro mi superava almeno di trenta centimetri.
La sua altezza e il corpo muscoloso mi facevano venire voglia di rannicchiarmi tra le sue braccia, avevo la sensazione che là sarei stato in paradiso. Mi mordicchiai nervoso il labbro inferiore mentre osservavo i suoi occhi scuri che percorrevano piano il mio corpo minuto. Non era come con i ragazzi alla festa, non mi guardava come se fossi un bocconcino da mangiare. I suoi occhi mi facevano sentire bellissimo, e quello sguardo mi eccitava.
Sei contento che ti stia guardando? Datti una regolata, Louis, l'hai conosciuto solo due secondi fa.
«Andiamo, CC, andiamo». Harry mi prese per il braccio e cominciò a tirarmi via.
«Harry! Fermati!». Mi liberai con uno strattone e gli scoccai un'occhiata furibonda.
«Che c'è? Voglio portare te e Niall a casa, e devi prendere le tue cose per il weekend, quindi diamoci una mossa». Provò ad afferrarmi di nuovo, ma schivai la sua mano.
«Il weekend?...»
«Sì, staremo assieme, vai a prendere le tue cose». Socchiusi gli occhi.
«Ok, però aspetta un attimo», gli dissi mentre mi voltavo verso Zayn.
«Louis».
«Vattene, Harry, ci vediamo in camera tra un minuto. Vai da Niall».
Lui invece si avvicinò e rimase dietro di me. Io mi limitai a sospirare e feci un sorriso imbarazzato a Zayn. «Scusa, a quanto pare devo andare. Ci vediamo stasera?».
Non so perché glielo chiesi, dato che in realtà lui viveva lì. Un sorriso sexy gli illuminò il volto mentre la sua mano scattava veloce a sfiorarmi il braccio. «A dopo, allora». Con un cenno deciso del capo in direzione di Harry, si voltò e se ne andò.
Seguii Harry e non mi voltai neppure una volta fino a che non entrai nella stanza. Lui rimase in corridoio, mentre io e Niall facevamo le valigie per il weekend: questa situazione mi mise molto a disagio perché non potevo chiedergli quali vestiti portarmi dietro.
Buttai dentro le cose che avevo preso al centro commerciale, qualche paio di boxer, pantaloni della tuta per dormire, prima di rivolgergli di nuovo la parola. «Mi fai un favore? Puoi portarmi questa?». Dalla mia voce si capiva chiaramente che ero arrabbiato, e la cosa sembrava divertirlo molto.
Cercai di superarlo schiacciandomi contro la porta, ma lui mi prese per la vita e mi tirò a sé. Il suo sorriso era caldo mentre mi sussurrava all'orecchio: «Tutto quello che vuoi, tesoro». Il mio cuore iniziò a battere furiosamente, mentre le gambe tremavano. Rimasi lì abbandonato tra le sue braccia un secondo di troppo, e lui se ne accorse. Lo spinsi via non appena vidi quel sorriso arrogante allargarsi sul suo viso.
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Ti lascio ma restiamo amici || Larry&Zouis remake
FanfictionLouis ha diciotto anni ed è cresciuto in una base militare, sotto la rigida supervisione di suo padre, un marine severo e poco comunicativo. Ma finalmente è riuscito a spuntarla: farà l'università a San Diego, all'altro capo del paese, e potrà così...