«Ma che diavolo stai facendo, Harry?» urlò e si lanciò verso di lui.
Harry mollò la presa, e in quel momento il pugno di Zayn gli si infranse in volto. Io urlai e feci un salto indietro quando Harry cadde a terra. «Toglili le mani di dosso!».
Zayn si avvicinò e mi tirò a sé, prendendomi il volto tra le mani. «Ti ha fatto del male?». Mi limitai a fissarlo e posai una mano sulla sua, cercando di rassicurarlo. Non avevo bisogno di un ragazzo che corresse a salvarmi, ma, accidenti, vedere Zayn che metteva al tappeto Harry mi aveva eccitato!
«Andiamo, usciamo da qui». Mi spinse verso la porta, fermandosi di fronte a Niall.
«Ni', mi dispiace...». Lui sollevò una mano per zittirlo. «No, se lo meritava». Ci fece un sorriso, poi guardò suo fratello, ancora a terra.
Zayn doveva averlo colpito duro. «Puoi accertarti che Louis abbia un letto in cui dormire stanotte? Non voglio che Harry gli si avvicini».
«Certo».
«E tu tieni le mani a posto», disse Niall con voce secca, sollevando un sopracciglio.
«Sissignore», rispose Zayn e mi strinse delicatamente prima di condurmi in mezzo alla calca che si affollava in corridoio.
Quando entrammo nella stanza buia, lui si voltò a guardarmi e mi prese di nuovo il volto tra le mani. «Stai bene?»
«Sì, tutto a posto. Stavamo solo parlando, non mi ha fatto nulla».
«Non può costringerti a parlare con lui, né a rimanere in una stanza se non vuoi. Avrebbe dovuto lasciarti andare la prima volta che gliel'hai chiesto».
«La prima volta?». Lui sospirò.
«Abbiamo sentito tutto, Louis». Mi lasciai sfuggire un gemito e abbandonai il capo contro il suo petto, ringraziando in silenzio l'oscurità che nascondeva il rossore delle mie guance.
«Fantastico. Sto cominciando a pensare che farei meglio a non mettere più piede in questa casa».
«Forse solo quando Harry è qui». Rise quando gli detti un colpetto scherzoso sullo stomaco.
«Io ti proteggerò».
«Me ne sono accorto. Penso che tu lo abbia steso per un bel po'».
«Fidati di me, si riprenderà presto. Ma l'ho colpito abbastanza forte, così la prossima volta ci penserà due volte prima di toccarti di nuovo». Mi lasciò andare, in modo da potermi guardare negli occhi, o quantomeno ci provò, dato che in quella stanza era davvero buio.
«Ti ha infastidito?»
«No, mi ha solo sorpreso. Non me lo aspettavo».
«Mi dispiace, è stato bruttissimo beccarvi insieme per la seconda volta stasera e sentirti dire "lasciami andare"».
Se lo avessi picchiato io, non mi sarei accontentato di un solo colpo. E invece Zayn si scusava per avermi difeso! Gli gettai le braccia al collo, avvicinando il suo volto al mio. Mi fermai un attimo prima che le nostre labbra si sfiorassero.
«Non devi dispiacerti di nulla». Premetti piano le labbra contro le sue, due volte, prima di poggiare la fronte sulla sua testa.
Nnon si era reso conto che tutto il mio corpo stava bruciando per quello che era appena successo, ma non avevo alcuna intenzione di rivelarglielo.«Sei sicuro di non avergli fatto troppo male?». La risata piena di Zayn mi avvolse, e sospirai per la sensazione di calore che provai.
«È quello che faccio per vivere. Sono sicuro di non averlo colpito così forte».
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Ti lascio ma restiamo amici || Larry&Zouis remake
FanfictionLouis ha diciotto anni ed è cresciuto in una base militare, sotto la rigida supervisione di suo padre, un marine severo e poco comunicativo. Ma finalmente è riuscito a spuntarla: farà l'università a San Diego, all'altro capo del paese, e potrà così...