«Oh buon Dio! Ni', non posso mettermi questa roba». Fissai orripilato il mio riflesso nello specchio.
«E perché? Sei sexy!».
«Ma sono praticamente nudo! Non hai un costume meno stretto? Questo non lascia nemmeno spazio all'immaginazione».
«No, questo è quello che copre di più».
«Dài, Louis, hai un corpo incredibile. Non sai quanto darei per avere un culo come il tuo, devi sfruttarlo di più».
«Non so bene come me la caverò, se mi presenterò conciato così in mezzo a un branco di ragazzi gay».
Era giovedì, e avevamo già preparato le borse per passare il weekend a casa di Harry. Ni' aveva dimenticato di dirmi fino all'ultimissimo secondo che quella sera i ragazzi avrebbero fatto il barbecue. Nell'attesa ci saremmo rilassati in piscina, tutto il pomeriggio.
«Te lo ripeto, è proprio questo il punto. Bisogna mettere in mostra la merce. Zayn ci resterà secco non appena ti vedrà».
«Penso che morirò prima che possa vedermi», mormorai.
Lui alzò gli occhi al cielo e prese zaino e chiavi. «Sono sicuro che sopravvivrai. E adesso andiamo».
Non feci altro che lamentarmi per tutto il tragitto, e non chiusi la bocca nemmeno quando mi ritrovai in cortile con addosso solo il costume.
«Louis, smettila di coprirti. Non ce la fai, e sembri stupido». Lanciai un'occhiata di fuoco al mio amico, ma la piantai. Se non altro i ragazzi non erano ancora tornati.
Mi stesi sull'asciugamano accanto a Ni'. Aveva acceso la docking station dell'iPod, e ascoltammo un po' di musica mentre ci abbronzavamo. Ci eravamo girati di nuovo di schiena da pochi minuti quando un gigantesco splash, seguito da gocce d'acqua gelata, ci fece sobbalzare.
Urlammo entrambi e saltammo su: a quanto pareva, era proprio quello che volevano che facessimo, perché non appena balzammo in piedi ci buttarono in piscina. Riemersi sputacchiando e diedi una botta a Derek. «Ma che fai?»
«Adesso ti ammazzo, Drew!». Ni' gli spinse la testa sott'acqua e cercò di affogarlo.
Io guardai Zach che rideva a bordo piscina, doveva essere stato lui a tuffarsi e a dare inizio a tutto.
Nuotai fino alla scaletta e saltai fuori, raggiunsi di corsa l'asciugamano, ma scoprii che si era inzuppato per tutti quei tuffi. «Fantastico».
Mi passai le dita tra i capelli, e rimasi fermo finché non smisi di gocciolare. Ni' era ancora in piscina con tre ragazzi, perciò decisi di andare a prendere degli asciugamani per tutti. Ero quasi arrivato all'armadio nel corridoio, quando Harry uscì dalla sua stanza.
Si paralizzò e spalancò gli occhi quando mi vide in costume. «Dannazione, Cucciolo. Sei...». Si schiarì la gola e alla fine incrociò il mio sguardo. «Wow».
Avvampai violentemente e incrociai le braccia al petto. «Stavo... ehm, sono venuto a prendere altri asciugamani».
Frugò nell'armadio e ne prese un paio. Li fece cadere tutti a terra tranne uno, poi scosse per bene quello che aveva ancora in mano e me lo posò sulle spalle. «Come stai?».
Mi sfiorò la guancia e poi il collo, costringendomi a soffocare un gemito. «Eh?».
Harry ridacchiò e mi premette piano le labbra sulla gola. «Bene, a quanto pare». Chiusi gli occhi e li riaprii di nuovo, poi mi allontanai da lui, ignorando quel ghigno che adoravo tanto.
«Perché continui a comportarti così?»
«Che vuoi dire?». Stava per stringermi tra le braccia, ma feci un passo indietro. «Così!». Indicai il suo braccio teso. «La devi smettere. Adesso sto con Zayn, e tu la devi smettere».
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Ti lascio ma restiamo amici || Larry&Zouis remake
FanfictionLouis ha diciotto anni ed è cresciuto in una base militare, sotto la rigida supervisione di suo padre, un marine severo e poco comunicativo. Ma finalmente è riuscito a spuntarla: farà l'università a San Diego, all'altro capo del paese, e potrà così...