«Guance Rosse, io ti voglio. Ti desidero da quando ti ho conosciuto, l'anno scorso».
A bocca aperta, scossi la testa. «Che cosa?»
«Io ti amo, Louis».
«No, non è vero, non è questo che c'è tra noi, e tu lo sai!».
«No... no che non lo so. Mi sono trasferito qui per te, ti ho seguito da una parte all'altra del Paese pur di starti accanto».
Guardai tutte le persone che ci stavano fissando e cercai di tenere bassa la voce: «Liam, tu sei il mio miglior amico. Non farlo. Non cercare di cambiare le cose tra noi. Torniamo a essere quello che siamo sempre stati».
«Non hai mai capito tutto quello che ho fatto per te? Non hai mai sentito tutto quello che ti ho detto?». Mi guardò, incredulo. «Non ho mai pensato a te come al mio migliore amico. Tuo padre non avrebbe mai accettato la nostra omosessualità, ma sapevo che ti saresti trasferito presto, ed ero certo che quella sarebbe stata la nostra opportunità di stare assieme».
«Liam», mormorai. «Io ti voglio bene, ma non in quel senso. L'hai detto tu stesso, sono come un fratellino per te».
«Lo sai che stavo mentendo. Ho dovuto farlo, perché tu non hai voluto aspettare nemmeno cinque fottuti secondi prima di metterti con il primo ragazzo che hai trovato».
Non ci potevo credere. «Liam!», sibilai.
«Devi dare una possibilità a noi due, Guance Rosse. Io posso amarti e prendermi cura di te meglio di lui. Meglio di chiunque altro».
«Io amo Zayn, ma anche se non lo amassi, non penserei mai a te in quel modo. Mi dis...».
Le sue labbra erano di nuovo sulle mie, e mi tirai indietro per quanto potevo.
«Basta!», urlai e lo spinsi via.
Appena fu a qualche centimetro di distanza, qualcuno mi prese da dietro e mi allontanò da lui: in quello stesso istante Zayn si lanciò addosso a Liam, ed entrambi finirono a terra.
Sean e un altro marine, Anthony, si buttarono su Zayn, cercando di tirarlo via, e poi anche Drew e Zach si tuffarono nella mischia. Io scattai in avanti, ma Derek mi teneva stretto a sé, dicendomi di restarne fuori.
Finalmente riuscirono a dividerli, e Brad continuava a urlare a tutti di fare un passo indietro. Dovettero arrivare altri ragazzi per mettere fine alla rissa. Anthony e Sean tenevano Liam che continuava a lanciarsi contro Zayn. Rimasi sorpreso quando mi accorsi che non stava sanguinando. Zayn, invece, se ne stava fermo con le braccia lungo i fianchi.
«Tutto qui?», sibilò Liam. «E tu che ti vanti di essere un grande lottatore... Dài, fammi vedere».
Zayn ancora non si muoveva né diceva nulla.
«FA' QUALCOSA!», urlò Liam.
«Basta!». La voce di Brad riecheggiò in tutto il giardino. «Fuori di qui. Tutti e tre, andatevene. Subito». Si guardò intorno e sollevò le mani. «Anzi, facciamo così, andatevene tutti. La festa è finita. Se non vivete qui o non dovete dormire a casa, andatevene!».
Tutti gli invitati si diressero verso la porta, tenendosi a distanza dai due marine che portavano fuori Liam. Stava ancora insultando Zayn, che si era spostato al mio fianco: adesso era lui a tenermi per le braccia, non più Derek. Però lui più che bloccarmi mi abbracciava, disegnandomi con le dita piccoli cerchi sui fianchi e sulla schiena.
«Stai bene?», chiese piano, senza togliere gli occhi di dosso a Liam.
«Tutto a posto. Gli hai fatto male?»
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Ti lascio ma restiamo amici || Larry&Zouis remake
FanfictionLouis ha diciotto anni ed è cresciuto in una base militare, sotto la rigida supervisione di suo padre, un marine severo e poco comunicativo. Ma finalmente è riuscito a spuntarla: farà l'università a San Diego, all'altro capo del paese, e potrà così...