«Harry non viene. Di nuovo».
«Lo so, mamma e papà cominciano a innervosirsi. Ha saltato le ultime giornate in famiglia».
Ne aveva perse cinque: non che tenessi il conto, eh. Non lo vedevo da una settimana, a parte quello, lo avevo solo intravisto di sfuggita tre volte dopo il nostro addio, un mese e due giorni prima. Lo so, sono patetico.
«Forse non dovevo venire a casa tua, Ni'. Forse sono io il motivo per cui non si fa più vedere».
La mia risposta gli fece finalmente sollevare la testa. «Perché mai?»
«Non lo so, forse non gli va che metta becco nel giorno dedicato ai suoi».
«Non "metti becco", ma che dici?». Scoppiò a ridere e ricominciò a guardare un video. «Ti giuro che in questa famiglia ci stai meglio tu di lui. Vorrei avere un altro fratello: ti farei sposare lui, così potresti diventare mio cognato».
Per poco non mi strozzai con la patatina che mi ero appena messo in bocca e uscii dalla stanza per mandare giù un sorso d'acqua. Quando finalmente riuscii a liberarmi la gola, saltai su uno sgabello e frugai di nuovo nella busta.
«Un' altra cicca, Louis?». Mi interruppi per un secondo, poi me la ficcai in bocca.
«Sì».«Non mangi da tre giorni». Ni' fissava la busta con disgusto.
«Lo so». Sospirai.
«Uhm». Scoppiò a ridere e cliccò di nuovo sul video. «Oddio, Louis, vieni a vedere». Mi alzai e lo raggiunsi ma non feci in tempo a vedere niente perché subito Niall parló.
«Be', guarda un po' chi ha deciso di unirsi alla festa. Papà e mamma stanno già dormendo».
Mi voltai lentamente per guardare Ni'. Stava parlando con me? Aveva messo in pausa il video, si era irrigidito contro lo schienale, le braccia sul petto, e lanciava occhiate di fuoco verso il salotto. Seguii la direzione del suo sguardo e lasciai cadere a terra il pacchetto di cicche quando lo vidi lì, in piedi.
«Avevo da fare. Louis, posso parlarti?»
«Oh». Studiai l'espressione infastidita ma confusa di Ni'. «Credo di sì».
Seguii Harry sul vialetto d'ingresso, e anche se avrei voluto avvicinarmi di più a lui, mi tenni a distanza.
«Ciao», dissi. Patetico. Come potevo dirgli addio per sempre se non riuscivo nemmeno a vincere il desiderio di baciarlo? Sbuffò dal naso.
«Ehi, Cucciolo».
«Dove sei stato?»
«Ho lavorato un sacco, poi le lezioni, il surf. Le solite cose». Annuii e mi guardai i piedi.
«La tua famiglia sente la tua mancanza».
«E tu?»
«Ma certo, Harry». Come poteva pensare il contrario?
«Louis, ti ho concesso tutto il tempo. Più che a sufficienza. Non posso più tenermi lontano da te, devo sapere chi hai scelto».
«Vuoi davvero parlarne adesso? Forse Ni' ci sta ascoltando!».
«Sì, lo so. Ma devo sapere».
«Harry, non puoi chiedermi di scegliere tra te e lui», sibilai a denti stretti e sostenni il suo sguardo. «Mi hai lasciato, come fai sempre. Mi hai completamente evitato per un mese, come potevo pensare che tu mi volessi ancora?»
«Ti stavo solo dando tempo! Me l'hai chiesto tu!».
«Non volevo che mi evitassi come se avessi la peste, volevo che combattessi per me. Che mi facessi vedere che mi amavi, come avevi detto».
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Ti lascio ma restiamo amici || Larry&Zouis remake
FanfictionLouis ha diciotto anni ed è cresciuto in una base militare, sotto la rigida supervisione di suo padre, un marine severo e poco comunicativo. Ma finalmente è riuscito a spuntarla: farà l'università a San Diego, all'altro capo del paese, e potrà così...