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Stava venendo a prenderci, l'appuntamento era fissato direttamente sul posto.

«È strano che io sia così nervoso all'idea di vederlo combattere?».

«Non dovresti, Harry ha detto che non perde mai, e tutte le volte che l'ho visto è stata una cosa straordinaria».

«Ma per te è diverso: tu non devi mica guardare il tuo ragazzo che rischia di farsi massacrare!».

«Sono sicuro che se la caverà alla grande!». Alzò gli occhi al cielo. «Forza, dobbiamo andare».

Corremmo fuori e saltammo nella jeep di Zayn. Lui aveva l'iPhone all'orecchio e stava sorridendo tutto felice quando si girò verso di me per baciarmi. Zayn comunicò a qualcuno un indirizzo e il nome di un edificio di cui non avevo mai sentito parlare, poi si interruppe per un secondo. «Sì, iniziamo tra quaranta minuti, tu comincia a chiamare la gente».

Dopo aver riagganciato, mi passò il telefono. «Tienilo tu finché non sarà tutto finito, ti dispiace?».

Stava ancora sorridendo, il ginocchio sinistro rimbalzava su e giù freneticamente. «Mmm, sei un po' eccitato?».

Io ero terrorizzato, e lui invece era eccitato!

Non che non avessi mai visto degli incontri dell'Ultimate Fighting Championship, ma di sicuro non conoscevo i ragazzi che combattevano, e poi quelli erano in tivù: una bella differenza.

Lui rise piano. «Non ho mai combattuto contro questo tizio, ma da quello che ho sentito dire non ha mai perso e ha una bella reputazione, a quanto pare di solito vince per KO. Ho intenzione di dargli una lezione. Stasera dovrei guadagnare bene, e in più ci sarà il mio ragazzo. Quindi sì, certo che sono eccitato».

«Non posso dire altrettanto», mormorai. Probabilmente mi sentì, perché il suo sorriso si allargò e lui mi strinse il ginocchio.

Arrivammo a un ristorante che era già chiuso ed entrammo da una porta sul retro. Scendemmo le scale fino alla cantina, e subito venni assalito da voci e musica a tutto volume.

«Da questa parte». Zayn mi strinse la mano e io mi aggrappai a Ni', mentre continuavamo a svoltare un angolo dopo l'altro in quel corridoio buio. Quando raggiungemmo una fila di porte, Zayn mi prese fra le braccia e mi baciò. «Devo parlare con lo Spaventapasseri, tu vai con Ni' e trova gli altri ragazzi prima che il combattimento inizi. Ci vediamo quando sarà finito».

Imboccò un corridoio e io guardai Ni'. «Lo Spaventapasseri?»

«È il tizio che organizza gli incontri. Trova i posti, prepara ogni cosa, decide chi combatte, seleziona gli arbitri, mette insieme i soldi, insomma, fa tutto lui».

«Ah. Bel nome». Niall sbuffò e spalancò le porte.

Rimasi a bocca aperta quando guardai la sala. Non so che cosa mi aspettassi, ma non pensavo certo di ritrovarmi davanti a un centinaio di persone, se non di più - senza contare quelli che continuavano a entrare dall'altra porta -, tutte accalcate intorno a un ring improvvisato.

«Ecco Jared!», urlò Ni' e indicò un ragazzo che non avevo mai visto prima.

Subito dietro di lui c'erano Drew e Derek. Cercammo di farci largo per raggiungere l'altro lato della sala, ma cinque minuti dopo eravamo ancora là: a quel punto alzarono la musica e un ragazzo, immagino fosse lo Spaventapasseri, cominciò ad aizzare la folla, annunciando Kale e Zayn.

C'era già abbastanza casino, con la musica e tutta quella gente che urlava, ma il rumore diventò insopportabile quando Zayn fece il suo ingresso: indossava solo un paio di pantaloncini larghi. Il suo sorriso mozzafiato era più che sufficiente a far sospirare qualsiasi ragazza, ma se poi abbassavi lo sguardo e vedevi il suo corpo abbronzato e muscoloso il sospiro ti moriva in gola e iniziavi letteralmente a sbavare.

Ti lascio ma restiamo amici || Larry&Zouis remakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora