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Quello stesso weekend io e Zayn trovammo una villetta a schiera: ci saremmo trasferiti l'indomani. C'erano tre camere da letto, due bagni più uno di servizio, un garage abbastanza spazioso per due macchine e il giardino: era perfetta. Era a meno di dieci minuti di distanza dalla casa di mamma e papà, e anche se loro erano dispiaciuti perché non avrei più abitato da loro, erano davvero felici che Zayn e io avessimo dato una svolta alle nostre vite.

Mamma disse che avrebbe preparato un'altra cameretta a casa loro, in modo che avrebbe potuto fare da baby-sitter e noi saremmo potuti andare a trovarli spesso. Il giorno prima avevamo finito di scegliere e comprare tutto quello che serviva per arredare la nuova casa, e le cose che ancora non erano state depositate nel garage di mamma e papà ci sarebbero state consegnate l'indomani mattina.

Adesso ero dall'avvocato, ed era il nostro primo appuntamento da quando Zayn e io eravamo tornati insieme. Era venuto anche lui e stavamo per vedere le foto dell'icografia. Come avevo immaginato, la dottoressa Lowdry non fu sorpresa di vedere Zayn, ed era sinceramente contenta che mi avesse accompagnato.

«Allora, Louis. Come vedi il bambino si è già girato ed è sceso un po'. Di solito non succede così presto, quindi purtroppo deve mettersi a riposo. Probabilmente nascerà comunque prima, ma per come stanno le cose adesso potrebbe succedere in qualunque momento. Dobbiamo fare in modo che rimanga lì dentro almeno qualche altra settimana per consentire a tutti gli organi di svilupparsi bene. Se necessario esistono dei farmaci che possono essere d'aiuto, ma preferirei non utilizzarli. Quindi più sta a riposo, meglio è».

Il giorno seguente fu davvero assurdo sistemammo la casa e continuai finché Zayn non tornò con un altro carico di scatoloni e del gelato allo yogurt per me: l'aveva preso da Golden Spoon, e quella sorpresa mi mise a tacere. Decisi così di essere di buon umore per il resto della giornata. Quattro ore più tardi, quando finimmo di sistemare casa, io ordinai la pizza per tutti quelli che erano venuti ad aiutarci. E infine per le otto la casa era tutta per noi due.

Zayn e io passeggiammo di stanza in stanza per vedere come avevamo disposto i mobili: sinceramente, non avrei potuto essere più soddisfatto. Eravamo appena usciti dalla cameretta del bambino, quando Zayn mi bloccò in corridoio.

«Chiudi gli occhi, tesoro».

«Perché?», domandai con voce cantilenante.

Zayn si avvicinò e mi posò le labbra sull'orecchio. «Ho una sorpresa per te. Puoi chiuderli per favore?».

Obbedii, e lui mi prese per mano per portarmi in un'altra stanza. Rimasi a bocca aperta quando finalmente potei aprirli.

«Quando lo hai fatto?».

Mi guardai intorno nella camera da letto. Era illuminata solo da una luce soffusa proveniente dalle candele e vidi degli enormi mazzi di gigli arancioni. Almeno altre due dozzine di gigli erano sparsi sul letto. Mi baciò con tenerezza e mi condusse verso il letto.

«Ho fatto in modo che ti tenessero impegnato per un po'. Davvero pensavi che Ni' non sapesse dove mettere gli oggetti del bambino e le stoviglie?».

Mi fece sedere e si chinò su di me, baciandomi di nuovo.

«Grazie Zayn. Per tutto».

«Louis, ti amerò per sempre e prometto che mi prenderò cura di te e dei nostri figli per il resto della mia vita».

Si allungò verso il comodino e tirò fuori qualcosa dal cassetto; poi si chinò su un ginocchio, e io rimasi di stucco. «Ti prego, vuoi sposarmi?».

Non riuscii quasi a parlare: le lacrime mi scorrevano copiose in viso, e a malapena sussurrai un «Sì!».

Lo tirai verso di me e lo baciai: poi tutto diventò meraviglia. Sussultai quando lui aprì l'astuccio nero: c'erano due grandi anelli d'oro bianco. Lui prese l'anello e me lo infilò all'anulare della mano sinistra. Io risi, gli misi il suo e premetti le mie labbra sulle sue, e lo tirai giù nel letto, accanto a me.

Ti lascio ma restiamo amici || Larry&Zouis remakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora