Le sue mani mi accarezzarono le guance e il polpastrello del pollice mi sfiorò lo zigomo, ancora e ancora.
Sentii vagamente gli invitati scandire in coro gli ultimi numeri prima di scoppiare in urla di gioia, e poi le labbra soffici di Harry sulle mie.
Rimasi imbambolato per qualche secondo; poi gli gettai le braccia al collo e lo baciai.
Quando mi accarezzò il labbro inferiore con la lingua, aprii la bocca per stuzzicarlo e lui non si fece pregare. Sentii il calore irradiarsi nello stomaco mentre premevo il corpo contro il suo. Indietreggiò barcollando fino al muro e mi afferrò i fianchi, stringendomi fra le gambe.
Una mano salì fino ai miei capelli, portandomi ancora più vicino, e gemetti nella sua bocca. Riversammo in quell'unico bacio quattro mesi e mezzo di attesa e desiderio, quattro mesi e mezzo passati a ignorare la chimica che ci univa...
Quando fu finito, sapevo che nulla sarebbe più stato come prima. Appoggiò la fronte contro la mia, e dovetti portarmi una mano al petto, perché giuro che il cuore mi stava per esplodere.
«Louis». La sua voce era roca, piena di passione. «Penserò a questo bacio per il resto della mia vita».
Mi allontanò, fece un passo indietro e mi osservò per un istante; poi si voltò e uscì di casa. Rimasi immobile a guardare il punto in cui si trovava fino a un attimo prima e cercai di convincermi che non era successo proprio nulla.
E poi mi ritrovai in camera di Ni', la schiena poggiata contro la porta. Non ricordavo neppure di aver fatto le scale. Stavo ancora cercando di calmare il mio cuore impazzito, quando mi squillò il telefono e mi lanciai a prenderlo. Sentii un'ondata di delusione quando vidi che non era Harry.
Zayn: Buon anno baby. Ti amo.
Il premio per il peggior ragazzo dell'anno era mio, di sicuro.
Passarono cinque giorni, in cui non vidi Harry né ebbi sue notizie. E questo mi faceva soffrire, anche se odiavo stare male per lui. Odiavo sognarlo. Odiavo l'intensità delle sensazioni che provavo nei suoi confronti. Ero pazzamente innamorato di Zayn, perciò perché dovevo amare anche Harry?
Mi stavo rilassando sul divano di Ni', cercavo ancora di giustificare quel bacio, quando il mio telefono si illuminò. Il cuore perse un battito quando guardai lo schermo.
Harry: Allora... vieni a farti quel tatuaggio?
Il giorno che avevamo deciso di restare amici, ero tornato dal pranzo con mamma e Ni' e lo avevo trovato chino su un foglio, sul divano. Appena mi aveva visto aveva chiuso di scatto il taccuino, dicendomi che stava lavorando a un tatuaggio per me. Ma c'era un problema: io non potevo vederlo finché non avessi accettato di farmelo fare.
Avrei potuto ammirare solo il risultato finito. Io volevo un tatuaggio, certo, ma per me era già difficile restare nella stessa stanza con lui: sentirmi le sue mani addosso per ore sarebbe stata una tortura a cui non sarei sopravvissuto.
IO: Quando sei libero?
Harry: Dici sul serio?
IO: 😛 Prendimi un appuntamento. Verrò.
Harry: Apriamo alle quattro, vieni.
IO: Posso sapere che cosa sarà?
Harry: Lo vedrai quando sarà finito. Ti avverto, ci vorranno ore.
IO: Harry, ti giuro che se mi disegni addosso qualcosa che non mi piace... ti ammazzo.
Harry: Ti prometto che lo adorerai.
IO: Non farmene pentire.
Harry: Ci vediamo tra un paio d'ore, Cucciolo.
Era esattamente quello che stavo cercando di evitare. Se prima non credevo che sarei stato in grado di tollerare le sue mani sul mio corpo, cosa sarebbe successo ora, dopo il nostro bacio? Diavolo, me ne sarei pentito, poco ma sicuro.
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Ti lascio ma restiamo amici || Larry&Zouis remake
Fiksi PenggemarLouis ha diciotto anni ed è cresciuto in una base militare, sotto la rigida supervisione di suo padre, un marine severo e poco comunicativo. Ma finalmente è riuscito a spuntarla: farà l'università a San Diego, all'altro capo del paese, e potrà così...