Capitolo 1

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Quanto sono scomode le poltrone della classe Economy da uno a dieci?

La giornata è iniziata col verso sbagliato: mi sono svegliato tardi, sono inciampato nella valigia nella fretta di salire sul taxi,ho quasi rischiato di perdere l'aereo, e come se non bastasse ancora mi rimbomba nel cervello la hit parade portoricana che il tassista ha sparato a tutto volume durante il tragitto da casa all'ingresso del terminal.

Avete presente il film Mamma ho perso l'aereo!, dove ai protagonisti per poco non prende una sincope mentre cercano disperatamente di prendere il dannatissimo aereo? Ecco a me è andata proprio così.

Varcato l'ingresso dell'aeroporto, corro a perdifiato in direzione del gate. Ovviamente non appena arrivo,quasi in preda ad una crisi asmatica, la Hostess mi comunica gentilmente che c'è un ritardo di almeno mezz'ora... Siamo partiti alle dieci!

Ho cercato di chiudere gli occhi per recuperare un po' di sonno. Nonostante dovessi svegliarmi molto presto stamattina, ieri sera sono uscito con i miei amici di New York: Major, Frank e Markus. Frank e Markus sono una coppia omosessuale consolidata:la loro è una di quelle storie d'amore sdolcinate che dura da secoli. Non vi nascondo la mia invidia, ma quei due farebbero invidia persino alla coppia Pitt/Jolie, complici e sinceramente innamorati come sono ed accade di rado.

Frank è un uomo tutto d'un pezzo, il suo più grande sogno è quello di diventare sceneggiatore di serie televisive e,in effetti, ci sta anche riuscendo. E' stato scelto per scrivere i copioni di una web serie che dovrebbe essere trasmessa o caricata online (non sono un esperto del settore) a partire dal prossimo autunno. Markus, invece, è un'amante dell'arte e,nonostante sia ben consapevole che non riuscirà mai a viverci, dipinge le sue emozioni su tela.

Negli ultimi anni, sono diventati un punto di riferimento. Frank e Markus si sono conosciuti al primo anno di college, ma in realtà il loro non è stato amore a prima vista. Frank si era preso una bella sbandata per me e ,devo ammettere, che neppure a me era indifferente. Biondino dai penetrati occhi castani, fisico asciutto e scolpito che non guasta. Siamo stati insieme per qualche mese, ma abbiamo capito presto che funzionavamo meglio come amici che come fidanzati.

Poco tempo dopo la nostra rottura, le cose si son fatte un po' strane, all'inizio non ci parlavamo granché, poi però ci siamo abituati a questa nuova situazione e lui ha iniziato a frequentare Markus.

Major dice sempre che se Frank fosse stato etero o almeno bisessuale, non se lo sarebbe lasciato sfuggire. A quanto pare ha un debole per i ragazzi gay.

Ripensando alla cena "d'addio" ( spero di poter rientrare nella mia amata New York nel più breve tempo possibile) della sera precedente mi viene un po' di malinconia, sto abbandonando il primo e finora unico luogo dove mi sia mai realmente sentito a casa, in cui ho potuto finalmente affermare me stesso senza temere di mostrare chi fossi in realtà ed ho potuto guardarmi allo specchio senza pensare di essere "sbagliato".

Adesso torno a Boston con la paura che il vecchio me possa tornare a bussare alla porta,la stessa persona che ho profondamente disprezzato per quasi tutta la mia vita; il tizio che non andava mai bene a nessuno e che faceva vergognare la sua famiglia perfetta.

Accettare chi ero ha significato intraprendere un percorso arduo durato anni e anni,per giunta ostacolato dai miei genitori.

Forse lo avevano capito persino prima di me. La mia sessualità è sempre stata motivo di discussioni con i miei, per questo motivo, mi sono sforzato di vivere più "normalmente" possibile la mia vita, soffocando la mia vera essenza. Il mio Essere.

Oggi non rifarei molte cose, ad esempio, non darei più ascolto alle critiche dei miei genitori o alle prese in giro dei miei compagni. Adesso sono una persona totalmente diversa rispetto al ragazzino di sedici anni spaventato dalla vita.

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